Domenica...

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Mi sveglio.

Mi alzo di scatto.

Cazzo. Sono le 07:45. Farò tardi a scuola

Aspetta.

Oggi è domenica! Questo significa libri e musica tutto il giorno, puro relax.

Cos'è quello?

Macchie di sangue dappertutto.

Si, ora ricordo.

Ieri sera mi sono sfogata con così tanta rabbia che ho perso parecchio sangue. Ricordo anche di essermi medicata per poi addormentarmi. Le lacrime tendono a farmi bruciare gli occhi. Prendo le lenzuola e le porto il lavatrice.

Mamma è seduta sulla sua poltrona in soggiorno. Cerco di non farmi vedere.

M- cos'è successo lì? - guarda sospetta me e le lenzuola mentre beve un sorso di caffè

D- m-mi è venuto il ciclo- rispondo e scappo

Torno in camera e metto le lenzuola pulite. Sono blu, con i fiori.

Casa mia è molto grande, lussuosa, moderna. Beh i soldi non mancano. Ma la nostra non è una famiglia felice.

Io ho sempre avuto tutto ciò che volevo. Questo non lo esprimo esplicitamente, ma i miei mi facilitano le cose chiedendomi ,ogni anno, sia a natale che al mio compleanno, cosa desidero. Quest'anno è stato diverso, non sapevo cosa volessi veramente. Infatti a Natale, due mesi fa, i miei mi hanno regalato l'ultimo album dei green day, così,a caso. Quel genere di musica non mi è neanche mai piaciuta. Amo la musica commerciale, come tutti del resto, mi sento molto male se penso al fatto che i miei mi vedano diversa dagli altri. L'anno scorso invece ho chiesto una Canon, scatto molte foto ai paesaggi o animali, ma soprattutto, quando nessuno mi sta guardando, scatto foto a Charlie, per poi riguardarle e fantasticare su di lui e su come staremmo bene assieme.

Tolgo il pigiama e indosso una comoda tuta e un felpone della Nike, con dei caldi calzettoni.

Mi siedo sulla mia poltrona accanto alla finestra e indosso le cuffie.

Metto la riproduzione casuale.

Where's my love. Di SYML.

Parla di una ragazza, morta. Il suo innamorato la cerca, sente su di se il suo sangue, dice che è volata via, e le chiede di tornare da lui.

Osservo fuori dalla finestra.

E' una vita che non vedo una giornata di sole, per me il cielo ormai è e sarà sempre grigio.

Mi chiedo.

Se morissi, se me ne andassi, ci sarebbe qualcuno che pregherebbe per rivedermi?

Non credo.

Vedo il corriere in lontananza.

Finalmente quello che ho ordinato è arrivato.

Scendo di corsa al piano di sotto.

Adesso posso firmare un arrivo anch'io.

Apro il pacco e divido le mie cose da quelle di mamma.

Risalgo in stanza.

Come prima cosa estraggo dal pacco gli scarponcini in vernice nera, poi una gonna marrone in velluto con i bottoni, una camicia azzurra, una maglia a collo alto, un boyfriend, una salopette, un giubbotto di pelle bianco, una felpa Thrasher e un cappellino nero in cotone.

Mi arriva un messaggio.

Saranno i soliti messaggi promozionali.

No. E' Charlie. Non ci posso credere. Mi sta chiedendo di uscire.

Mi do un pizzico. Sono sveglia.

Non rispondo.

Altro messaggio.

Dice "so che non risponderai mai, ma stasera alle 21:00 sarò al G 53th Street. Ti aspetto". E uno smile alla fine della frase.

Rifletti Dana rifletti.

Andrò o non andrò?

...

Andrò.

Sono le 20:45. Sono pronta.

Zeppa,jeans strappato sulle ginocchia, camicetta bianca con sopra un maglioncino grigio e giubbotto abbastanza lungo a scacchi bianchi e neri. Capelli sciolti.

I miei non ci sono. Lascio un biglietto con su scritto "torno per le 23:00".

Prendo un taxi e vado via.

Sono arrivata. Lo vedo. E' bellissimo.

Mi avvicino pian piano.

C- Dana! Sapevo che saresti venuta.

D- ehm .... Io .... Si sono qui.

Mi guarda negli occhi.

Abbasso la testa.

D- cos....

Non mi da neanche il tempo di dire qualcosa che mi bacia.

Non ho mai baciato nessuno. Si vede.

Ci sto prendendo la mano.

Solo che ... mi bacia con troppa foga. Cos'ha intenzione di fare?

Mi prende in braccio.

Voglio staccarmi da lui.

D- mollami!!- sto quasi per urlare

C- che c'è piccola, non vuoi che ti faccia trovare un po'di divertimento nella tua vita di merda?

Nel frattempo da alcuni cespugli vengono fuori dei ragazzi, che ridono e schiamazzano, li riconosco, sono quelli del quinto anno.

Era tutto organizzato.

Volevano farmi star male. E ci sono anche riusciti.

Corro, voglio tornare a casa per impugnare un taglierino e farla finita. Come hanno potuto farmi una cosa del genere, sapevano tutti del mio amore per Charlie, ma questo ormai si è trasformato in un ricordo orripilante. Non lo guarderò più allo stesso modo

Ho le lacrime agli occhi, e credo di essermi persa.

In lontananza vedo qualcuno, nell'ombra, mi avvicino, non mi importa chi sia, se vuole uccidermi non mi interessa, è quello che voglio anch'io.

Si avvicina anche lui. Alla luce posso vederlo meglio, ha i capelli rossi e parecchi tatuaggi.

X- vuoi la roba?

D- cosa!?- tiro su col naso

X- non sei qui per la roba?!

D- mi spiace ma non capisco

X- piacere Swen, spaccio.

D- io son...

S- no tranquilla, non ho bisogno di sapere come ti chiami. Da quello che vedo hai avuto una brutta serata

Non so se fidarmi di lui

D- ho avuto una brutta vita...

S- tranquilla ho quello che fa per te- tira qualcosa dalla sua borsa per poi porgermela.

E' una confezione di pasticche, da otto.
S- io le chiamo "sky", grazie a loro potrai dare luce alle tue giornate.

D- allucinogeni ....

S- esatto! Provale, non ti farò pagare, se ti piacciono torna qui ogni domenica sera, sai dove trovarmi- detto ciò si mette in macchina e scompare.



Small DosesWhere stories live. Discover now