Corro vi sbattendo la porta. I miei pensieri frullano nella testa e gli occhi mi bruciano nell' invano tentativo di trattenere le lacrime.
Non sapevo cosa fare,volevo solo smettere l' ennesima litigata con mia madre.
Basta.
Entro in camera e mi spoglio freneticamente mentre le lacrime mi rigano il volto e mi offuscano la vista.
Non volevo piangere, me lo ero ripromessa, ma in fondo sapevo anche io che sarebbe andata a finire così.
Mi metto il pigiama e mi infilo nel letto. Spengo la luce e mi sdraio,chiudo gli occhi e cerco, per un momento,di distaccarmi da tutto.
Spero di sentirmi meglio, e noto che le mie lacrime per un secondo si fermano.
Solo in quel momento tutt'a la mia attenzione si concentra su una fitta di dolore che proviene dal mio stomaco. Non è un male materiale,mi sembra solo come se mi stessero strappando L' anima.
È un dolore abbastanza famigliare ormai,lo sento tutte le volte che sto male. Pensandoci è come se rappresentasse tutto ciò che non va in me o nella mia vita: la rabbia per le litigate con mia madre, la gelosia per mia sorella,il dolore,L insicurezza e la paura.
La paura di rimanere sola.
Quel dolore si insedia sempre più dentro di me, risale il mio corpo e arriva fino alle guance,agli occhi e poi sgorga via.
Non so per quanto rimango lì,da sola,nel buio, alternando le mie lacrime all ascolto del mio mostro interiore.i pensieri scorrono veloci quasi quanto il mio pianto.
A volte vorrei solo farla finita. So che può sembrare drammatico detto così, ma nessuno ha vissuto la mia vita e può capire: vivo nella costante ombra di mia sorella selly, una ragazza bellissima,voluta da tutti e con ottimi voti a scuola, i miei genitori non mi capiscono. É una continua lotta su ogni argomento e nonostante io mi sforzi di far cambiare l ' andamento delle cose,alla fine torna tutto come prima.
"Farla finita"..."farla finita" é quella parola che mi spaventa. "Fine",certo,sotto alcuni punti di vista dá sollievo: la fine di ogni tormento.
Ma cosa perderei??? Non può essere tutto così semplice, l'esperienza mi ha insegnato che SI PERDE SEMPRE QUALCOSA.
Sarebbe banale dire che perdi la vita, perché ci rimetti qualcosa di più: un opportunità.
Mi spiego meglio:Entri nel tuo casinò preferito a Los Angeles e,preso dall'eccitazione,compri un sacco di fiches pronto a giocare, entusiasta. ma quando realmente devi usarle ti tiri indietro spaventato,avendo L unica certezza che se non giochi non puoi perdere, e così le butti via. Certo,così ti sei risparmiato la tristezza per l eventuale perdita,ma se invece avessi giocato? Magari avresti vinto il jackpot.
Ognuno ha un jackpot che vuole raggiungere, ed é quello che ci tiene vivi,o,perlomeno, spesso tiene viva me: la speranza di poterlo vincere prima o poi.
C' é sempre la consapevolezza che più si gioca e più avremo da perdere,più dovremo rischiare; ma allo stesso tempo più si gioca e più ci si avvicina al jackpot.
Apro gli occhi e contemplo per un attimo il buio della stanza.poi di scatto mi tiro su e sorrido:VOGLIO GIOCARE.Voglio lottare per quel jackpot.
***
Il mio jackpot?la mia speranza? Su questo non esito neanche un secondo:un nuovo inizio.
Fra due mesi,ventidue giorni e due ore raggiungerò parte del mio "premio".Andrò in un college a New York.
Sola,finalmente sola. Al solo pensiero mi sfugge un leggero sorriso.
Non sarò più L'ombra di nessuno, non dovrò più lottare per avere un briciolo di libertà.
Mi riscatterò,tutti conosceranno la vera me,e magari conoscerò qualcuno che mi ama veramente.
Ridacchio nel buio della mia stanza: più facile a dirsi che a farsi. Sará difficile lo so già.ma ho deciso di lottare e non posso ritirarmi in partenza.
Sono persa nei miei pensieri,ma improvvisamente, ritorno alla realtà e mi ricordo che domani devo andare a uno di quegli stupidi corsi ai quali mi ha iscritto mia madre " per far si che non diventi un obesona" dice lei...grazie tante mamma.
Mi giro sul lato e premo la sveglia blu appoggiata al mio comodino:3.45. Non pensavo di aver rimuginato sulle mie idee così a lungo.
Devo dormire,o domani sarò un cadavere.
Prendo le cuffie attaccate al mio piccolo ipod rosa.
La mia unica rassicurazione:ho sempre amato la musica e mano a mano che cresco diventa il mio rifugio;in questi momenti metto le cuffie,alzo il volume fino a spaccarmi i timpani,per non sentire,per non sentire più nulla.
È incredibile come delle note e delle parole mi possano fare sentire bene.
Metto le cuffie nelle orecchie per ascoltare parole di persone che mi hanno capito senza il bisogno di conoscermi; e spesso ho solo bisogno di essere capita.
Lo accendo e punto subito sulla mia playlist preferita, oggi ho bisogno di una consolazione forte.
Appoggio la testa sul cuscino.
Mentre la mia testa continua a vagare piano piano mi addormento sulle dolci note della mia canzone preferita: immagination, di Shawn mendes, sognando per la centesima volta come sarà la mia nuova vita.
***
CIAO A TUTTI!!!!
Vi scrivo semplicemente per dirvi che questa è la mia prima volta su Wattpad...mi è sempre piaciuto scrivere e spesso mi ritrovo in mezzo a una strada immobile a pensare a pezzi di un mio libro immaginario(sono pazza lo so ahahah)...
quindi ho pensato che provare a scrivere una storia su Wattpad potrebbe essere una bella idea.
la trama di questa storia mi tamburella nella testa da un po', ma mano a mano che scrivo mi vengono in mente aggiornamenti e modifiche.
non so quando pubblicherò il primo pezzo di questa storia ma da quando lo farò cercherò di essere costante nella pubblicazione.
Se siete arrivati fino a qui vi ringrazio infinitamente per la lettura di questo primo "capitolo" e di questa mia "breve"spiegazione.Grazie mille
Francy❤️
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Il mio jackpot
RomanceGrace, una ragazza di diciassette anni, ha sempre vissuto nella costante ombra di sua sorella sally e ed è perennemente in lotta con i suoi genitori. In lei però si accende la speranza di potersi riscattare e soprattutto di poter incontrare qualcun...