2.Il volo in aereo

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Apro gli occhi e sento qualcosa fremere nel mio petto. Di scatto mi alzo:oggi si parte!

Al solo pensiero il cuore mi si ferma e stento a respirare.

Guardo l'ora sulla sveglia:3.05.

Il mio volo parte alle sette quindi potrei dormire ancora un po'.

So già che non succederà,sono troppo emozionata, e in fondo, avrò tutto il tempo di dormire sull' aereo che mi porterà a New York.

Mi alzo senza fare rumore,esco dalla camera e mi dirigo in cucina.

Dopo aver contemplato per dieci minuti ogni cibo a disposizione,decido che sono troppo emozionata per mangiare,quindi mi vado a vestire.

Appena finito ricontrollo per la centesima volta le valige,lo zaino e il mio piccolo bagaglio a mano.

Non manca niente,come già sapevo.

Mi siedo di nuovo sul letto e mi guardo intorno.Osservo tutto nei minimi dettagli,come forse non avevo mai fatto,e catturo tutto nella mia memoria.

È l'ultima volta che vedrò la mia stanza e l' intera casa.

La fitta allo stomaco mi ricorda ciò che sto provando: sembrando fredda e insensibile si miei stessi occhi,capisco che non provo tristezza o malinconia ,ma una grande eccitazione.

Osservo il mio comodino,senza il mio ipod rosa e le sue cuffiette sembra spoglio.

Riguardo di nuovo la sveglia:5.30.

È meglio andare,non vorrei perdere il volo.

Mia mamma deve avermi letto nel pensiero perché dalla cucina proviene un suo urlo:"grace!!!! Dobbiamo andare!!! Sbrigati!!!.

Oggi neanche la voce stridula di mia madre può mettermi di cattivo umore così le rispondo dolcemente:" Arrivo mamma!"

Esco dalla stanza e le dò un' ultima rapida occhiata mentre chiudo la porta. Sono pronta per la mia nuova vita.

Percorriamo  una breve strada che ci porta all'aeroporto .

Al momento dei saluti abbraccio velocemente mia mamma e le raccomando di salutarmi tutti gli altri miei famigliari; e mentre lei mi schiocca un bacio sulla guancia io sto già correndo via.

Mi imbarco quasi subito, ed essendo una delle prime,chiedo di essere messa vicino al finestrino.

Non ho mai viaggiato molto in aereo, ma mi ha sempre affascinato.

È un mezzo che fa sentire l'uomo potente, perché lo rende capace di andare in ogni dove solcando i cieli;ma allo stesso tempo ricorda a tutti noi quanto siamo piccoli e insignificanti,ci offre una nuova prospettiva.

E oltretutto amo osservare le nuvole perdendomi nei miei pensieri.

Affondo nello schienale del mio sedile e inizio a organizzare i vari oggetti che ho portato con me.

Mentre aspetto che tutti i passeggeri arrivino chiudo gli occhi e mi rilasso facendo respiri profondi e cercando di calmare il mio cuore: oltre a essere emozionata ho anche un po' di paura,devo ammetterlo.

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