5.L'inizio della nuova me

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Finalmente è lunedì.

È una mattina fredda e con un po' di nebbia,una di quelle che ti invoglia a rimanere tutto il giorno nel tuo morbido pigiama di pile con una tazza calda di cioccolata in mano.

Mi sono preparata alle basse temperature dell' inverno newyorkese ,portando maglioni e giubbotti pesanti,ma essendo una persona molto freddolosa faccio fatica a reggerle e a non desiderare di essere alle Bahamas.

Mi giro dall'altra parte e vedo yulia che dorme ancora beata,rannicchiata sotto le coperte.

Così mi rifugio nel mio letto,avvolta dal calore rassicurante delle coperte.

Amo stare lì,al caldo,come isolata in una bolla,lontana dal mondo.

Penso e rifletto.

E oggi l'argomento dei miei pensieri sembra scontato.

Lui.

Dopo il primo giorno di college,il venerdì,sono dovuta sopravvivere due giorni senza vederlo,e ora ne sento il bisogno.

È un bisogno strano,difficile da spiegare ma anche solo da comprendere.

Pensandoci bene tutto ciò che lo riguarda è misterioso e mi confonde,e magari è proprio quello che mi affascina.

Nessuno mi ha mai fatto questo effetto.

L' adrenalina che mi scorre in corpo tutte le volte che lo vedo o quando il suo sguardo incrocia il mio, mi rende dipendente da lui.

Però sono confusa.

Tutte le volte che mi parla passo dal volerlo avere per me e tenerlo vicino, a schiaffeggiarlo e abbassare il suo ego.

E così sicuro di se da essere intollerabile.

Intollerabilmente bello.

Ovviamente lui non mi ha notata,non penso neanche si sia reso conto che,l'insignificante ragazzina che aveva deriso sull'aereo è nel suo stesso college,ne che sempre la stessa ragazzina è così fottuttamente presa da lui.

Certo non mi illudo che in futuro se ne renderà conto,o mai lo saprà.

"In fondo,non lo conosco nemmeno,non so il suo nome ed è uno sconosciuto come tanti,perché dovrebbe interessarmi così ?"

Questa è la domanda che mi tormenta in questi giorni.

E seppure sia scontata e non chiarisca tutti i miei dubbi penso di aver trovato la risposta:

...forse perché a me non passa inosservato come gli altri ,o forse perché mi manca il fiato tutte le volte che lo vedo.

Il rumore dei miei pensieri sovrasta anche la sveglia,che suona invano,fino a che yulia,scocciata da quella situazione,mi corre incontro spegnendola e con essa anche le mie riflessioni.

***

"Questa lezione è stata in assoluto la più noiosa in tutta la storia delle lezioni" mi dice yulia ridendo mentre entriamo al bar.

"Concordo pienamente, però c'è da dire che è soprattutto colpa della flemma con cui parla la sign smith,gli argomenti non sono così noiosi dai..."replico.

"Sembri tu appena sveglia!!stessa flemma!"risponde yulia ridendo.

Faccio la finta sostenuta,ma yulia,evidentemente,capisce che sto scherzando e mi abbraccia dicendo:

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