12. Love, love, love

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«Quindi com'è andata?» chiese subito Reagan come se sapesse cosa fosse successo.

Lauren la guardò sorpresa «Ma è possibile che tu riesca sempre a capire tutto? E che cazzo» le rispose scocciata sedendosi sugli scalini sulla soglia di casa di Reagan. Si tirò fuori una sigaretta e se l'accese.

«Non è colpa mia se è così semplice leggere Camila» sorrise «E vedo che tu cerchi di nascondere certe cose Lau, ma sai che non ci riuscirai mai con me» rise.

«Ehi Bitch. Fammi almeno sperare un po'» rise anche Lauren con lei.

«Allora? Mi racconti?» chiese curiosa sedendosi di fianco a lei.

«L'ho baciata. Ho provato a resistere lo giuro, ma non ci sono riuscita» disse girando lo sguardo verso un'altra parte e facendo un tiro dalla sigaretta «Era così bella»

«Lauren Jauregui innamorata, davvero?» la guardò sorpresa Reagan «Non ti ho mai sentito parlare di una ragazza in questo modo»

«Non sono innamorata» sbuffò scocciata e facendo un altro tiro dalla sua sigaretta «Mi fa solo uno strano effetto»

Reagan la guardò e sorrise «Mh, come dici tu» si alzò «Io sono stanca Lau, vado a dormire, ci sentiamo allora» si abbassò per darle un bacio sulla guancia e si diresse verso la porta «E non pensare troppo a Camila» si girò e disse ironica prima di chiedere la porta.

La solita stronza pensò Lauren.

***

Lunedì 6:30 a.m.
La sveglia di Camila suonò come sempre, ma questa volta scattò immediatamente in piedi. Lei e Lauren non si erano sentite domenica, si sentiva in imbarazzo a scriverle e magari anche per Lauren era così.
Corse in bagno a fare una doccia e prepararsi. Si mise un paio di jeans chiari e sopra la maglia e la felpa di Lauren. Non se ne era mai staccata, ha girato tutta domenica per casa con la faccia immersa nella felpa, per poter sentire il suo profumo.

Scese le scale ed andò in cucina a fare colazione, bevve solo del latte ed uscì con la speranza di trovare ancora Lauren fuori da casa sua, ma non fu così.
Si mise le cuffiette ed iniziò ad andare verso la fermata. Aveva lo sguardo basso, ma intravide una macchina nera sfrecciarle di fianco, opposta alla sua direzione, e subito dopo una gran frenata.

La macchina si accostò a lei. Camila decise così di alzare lo sguardo e vide Lauren, con il suo solito sorriso. Si fermò e si tolse le cuffie «Sali. E scusa il ritardo» le disse Lauren con il fiatone.
Camila sorrise e salì «Ma hai fatto le corse?» le chiese.

«Sì, la mia sveglia ha deciso di non suonare oggi e volevo passarti a prendere, quindi l'unica cosa che potevo fare era correre» le rispose tutto d'un fiato. Camila l'abbracciò forte e lei ricambiò stringendola più forte.

«Mi sei mancata Camz»

«Anche tu Lolo»

Ripartirono, ed arrivarono davanti alla scuola con dieci minuti d'anticipo, così Lauren decise di andare nel parcheggio sul retro e di accendersi una sigaretta.

«Loloo» iniziò «Ma quanto fumii?» si lamentò.

«Ed ora fumo anche poco, menomale che non mi conoscevi l'anno scorso» rispose facendo un lungo tiro «Sto cercando di andarci piano con le sigarette ora»

«Mmh, sarà meglio» la rimproverò Camila.

«Se no?» rispose facendole un sorriso malizioso e mordendosi il labbro inferiore.

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