13. Us

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Sul viso di Camila spuntò un sorriso mai visto prima, Lauren ne rimase talmente incantata che non si accorse che le aveva già preso la mano.

«Terra chiama Lauren, Lauren chiama Terra, ti sei pietrificata?» scherzò la piccola.

«Mi scusi signorina Cabello, ma il suo sorriso mi incanta ogni volta» Camila arrossì e abbassò lo sguardo, cercando di non darlo a vedere, ma era troppo tardi. Salirono in macchina ed arrivarono davanti ad un grandissimo ristorante.

«Cosa? Ma sei matta?» chiese Camila davanti all'entrata «Il ristorante più famoso della città?»

«Questa sera non sono concesse lamentele» disse Lauren prendendola per mano ed incamminandosi dentro al ristorante.

«Buonasera signorine, avete prenotato?» chiese un uomo anziano porgendo un piccolo inchino alle ragazze.

«Jauregui» rispose con la sua voce roca che fece rabbrividire Camila.

L'uomo fece segno di seguirlo. Attraversarono l'atrio ed una sala che sembrava non terminare più. Arrivarono di fronte ad una scalinata che sembrava quella di un castello. Proseguirono per un corridoio, fino ad arrivare in una sala  più grande di quella che era presente al piano terra. Al soffitto erano appeso tre candelabri e alle pareti altre lampade in vetro. Gli occhi di Lauren brillavano ancora di più sotto quelle luci. Camila rimase a fissarli fino a che non arrivarono al loro tavolo, situato vicino ad una finestra che dava sulla città illuminata.

Lauren spostò la sedia per far sedere la più piccola, per poi andare a sedersi di fronte a lei.

È un'incanto pensò tra sé e sé la ragazza dagli occhi smeraldo.

«Allora, che gliele pare signorina Cabello?» chiese con la sua voce roca ed un sorriso stampato sul viso

«È tutto splendido» ricambiò il sorriso «Ma è trop-»

«Ho detto niente lamentele» la zittì mettendole un dito sulle labbra.
In quel momento arrivò il cameriere e porse loro i menù «Cosa posso portarvi da bere nel frattempo?» chiese sorridendo alle ragazze.

«Una bottiglia di vino bianco» disse Lauren e il ragazzo fece un lieve inchino e si girò dirigendosi verso la cucina.
La piccola osservava ogni movimento di Lauren, il suo sguardo scivolava continuamente dai suoi occhi alle sue labbra. Lauren se ne accorse ed alzò lo sguardo verso Camila, che rituffò gli occhi sul suo menù.
Il cameriere tornò con la bottiglia di vino ed iniziò a versarlo nei calici delle ragazze. Camila restata sempre più senza parole, era sempre più stupita di tutto quello che stava succedendo. Pensava a quanto tempo ci aveva messo per organizzare una serata del genere.

«Siete già pronte per ordinare?» chiese il cameriere sorridendo nuovamente alle ragazze.

«Sì» risposero in coro scambiandosi un sorriso.

Lauren prese il suo bicchiere «A questo anno che sta per finire e al fantastico anno che sta per iniziare» anche Camila prese il suo calice facendolo scontrare contro quello di Lauren.

«Vacci piano Camz, non ti voglio ubriaca stasera» rise e fece scendere lo sguardo sulle labbra della piccola.
Camila si morse il labbro inferiore per l'imbarazzo e Lauren fece lo stesso girando la testa dall'altra parte, sapeva che non avrebbe resistito ancora per molto a quelle labbra.

«Che cosa ti aspetti da questo nuovo anno?» chiese Lauren rigirandosi e dando un altro sorso dal bicchiere.

«Beh, spero che le cose possano andare come in questo periodo o migliorare ancora di più» iniziò «Penso di non essere stata così bene, ho conosciuto persone fantastiche, che riescono a farmi dimenticare tutto ciò che ho passato» sorrise.

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