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Stefano'pov

Trascino il fatto che forse sarebbe tornata,e non so come dovevo assolutamente rifiutare,fino a quel momento l'avevo amata davvero ma ora ero confuso,ma sapevo che i miei sentimenti nei suoi confronti non erano gli stessi di un tempo e io non volevo farla soffrire.In lontananza vedevo la sua figura avvicinarsi mentre mi sorrideva,aveva i capelli lisci corti,una camicietta beige e dei pantaloni corti con i suoi soliti occhiali,non fui capace di ricambiare,odiavo essere falso e se avessi sorriso lo sarei stato.Nei suoi occhi comparve la paura che scatenai io con il mio comportamento.Lei si sedette vicino a me e mi guardó negli occhi,io abbassai lo sguardo,guardando le mie scarpe,non reggevo i suoi occhi sui miei."dovevi parlarmi"si mise una ciocca dietro l'orecchio e si girò dall'altra parte"guardami"le chiesi cortesemente,lei mi guardó,aveva le lacrime agli occhi,distolsi per un paio di secondi i miei occhi,scuotendo il capo"io..."non riuscivo a tenere un discorso serio"non riesco a parlare"sussurrai toccandomi il naso,non volevo essere diretto,non volevo ferirla"Marina io..."sospirai"Non provo più le stesse sensazioni di una volta"conclusi velocemente,meno male che non volevo essere diretto.Lei aguzzó gli occhi,probabilmente aveva capito"ti posso assicurare di non aver mai mentito e ti giuro che non ti ho mai tradito Marina;te lo giuro"ero completamente sincero"ma tutto quello che...che;tutto quel fuoco che scorreva dentro le mie vene improvvisamente si è spento"ormai non reggevo più, dovevo sfogarmi"e se te lo chiedi no;non ho trovato qualcuno con cui sostituirti"lei era stata troppo speciale per essere sostituita e non volevo che lo pensasse"...ti voglio bene"mi alzai e lei fece altrettanto,stava piangendo da metà del mio 'discorso';l'abbracciai,lei mise le braccia al mio collo e appoggió la testa nell'incavo del mio collo;crollando.Per tutto il tempo non aveva detto neanche una parola,mi ha ascoltato;da brava donna e gliene sono grato eternamente.Dopo svariati minuti lei si staccò"grazie per essere stato sincero"aveva la voce strozzata;io annuì prima che lei si girasse,prendesse la sua borsa e se ne andasse.La guardai finché non la persi di vista e mi sedetti nuovamente nella vecchia panchina di legno.Ero convinto che poteva trovare di meglio,non ero stato capace di darle ciò si meritava,almeno non nel ultimo periodo e la ringrazio mentalmente per avermi sopportato.Rimasi lí fino a tarda sera,con le mani che sostenevano il mento e un leggero brivido di freddo che mi accompagnava;di colpo sentì delle urla,probabilmente fidanzati che litigavano,l'ultimo urlò che sentì fu un 'vaffanculo'urlato da una voce maschile e poi una porta che sbatteva.Dal palazzo dietro di me uscì un ragazzo,sembrava essere fortemente arrabbiato,io restai fermo a guardarlo infatti lui se ne accorse;smise di camminare e si tolse il cappuccio per successivamente girarsi a guardarmi "che cazzo hai da guardare?"fece un passo in avanti per ogni parola"devo chiederti il permesso per guardarti?ma senti questo!"ero davvero un bravo ragazzo,ma ciò non significava che non sapevo difendermi.Il ragazzo stava per controbattere alzando il dito come per minacciarmi ma poi velocemente lo ritrasse e continuò a camminare lungo il marciapiede dalla parte opposta.Lunatico il ragazzo pensai prima di alzarmi dalla panchina,scaricando il peso sulle mani per alzarmi;tornai velocemente dentro la mia auto che era dall'altra parte della strada.La raggiunsi correndo,ormai aveva iniziato a piovere,i miei occhiali iniziavano a bagnarsi;sospirai e feci partire la macchina.Attraversai il centro città per arrivare a casa salutando molti dei miei amici.Parcheggiai nel mio garage ed entrai a casa;come sempre era vuota,era bruttissimo sapere che quando arrivi a casa non ce nessuno che ti aspetti per stringerti fra le sue braccia e che lasci entrare nelle narici un buon profumino.Era tutto ciò che desideravo,volevo qualcuno d'amare.

alone||SaschefanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora