Capitolo 5

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Alexandra's pov

Dopo circa 5 minuti che questo idiota troglodita a me sconosciuto mi segue, decido di girarmi di scatto facendolo sobbalzare.
«Cosa non ti è chiaro della frase "io me ne vado"? Non vedi, è al singolare. Intendevo da sola!» Dico puntandogli un dito contro.
«Calma principessa, mi stavo solo divertendo a vederti sbagliare ancora strada, la segreteria è dal lato opposto!» Afferma divertito e per nulla intimorito da ciò che ho detto.

Ma questo è davvero idiota!
Perché cavolo non me lo ha detto prima, ha seri problemi.

«Ma tu hai dei problemi, me lo potevi dire prima invece di farmi girovagare come una stupida!» Sbotto già stanca di questo tipo.
Non mi piace per niente il suo attegiamento!

«Te l'ho già detto, era divertente!
Ora muovi quel bel culetto e seguimi se non vuoi perderti ancora»
Non ribatto e lo seguo, solo per non perdermi ancora!
Questa scuola è davvero enorme, non sò come farò tutto l'anno a non perdermi.
Nel frattempo siamo arrivati davanti alla segreteria e intravedo una signora sulla cinquantina masticare un chewing gum digitando qualcosa al computer.
«Beh, grazie per avermi accompagnata comunque. Questa scuola è davvero grande» dico al ragazzo a me ancora sconosciuto al mio fianco.
«Non ringraziarmi, potresti farlo in un altra circostanza in un futuro non molto lontano» dice sorridendomi maliziosamente.
Appena realizzo ciò che ha detto sgrano gli occhi. Non accadrà mai una cosa simile, ma nemmeno nei suoi sogni!

Non escludo che sia una bel ragazzo, ma questi modi, e il suo atteggiamento mi fanno innervosire, assolutamente NO!

«Non credo proprio.
Ora vado grazie ancora... emh...»
Vedendomi in difficoltà si presenta finalmente a me.
«Josh, Josh Collins»
Sorrido ed entro nella segreteria per iscrivermi, credo di averci messo troppo tempo a cercare questa segreteria, tra mezz'ora chiude!
«Buongiorno, sono qui per iscrivermi» dico mettendo sul tavolo la mia carta d'identità.
«Si certo, un attimo e sono da te» mi dice senza nemmeno guardarmi la segretaria continuando a masticare rumorosamente quella gomma.

«Ei tu, non ti sei presentata ancora a me. Che c'è non merito di sapere il tuo nome?» Domanda sorridendo sotto i baffi.
Mi alzo di scatto e gli tappo la bocca
«Ma sei impazzito? Non urlare!
E poi non sono tenuta a dirti nulla di me, nemmeno ci conosciamo!» bisbiglio per non fare un ulteriore figura di merda.
«Ma figuriamoci, la segretaria mi conosce da una vita sà come sono fatto.» dice ridendo
«E poi beh, se non me lo vuoi dire sono costretto a fare questo»
Eh? Costretto a fare cosa?
Con una abilità felina e uno scatto riesce a prendere la mia carta d'identità .
Mi precipito sul posto e salto cercando di prenderla, ma invano visto che è alto 2 metri.
«Questa è violazione della privacy, potrei sporgere denuncia lo sai?»
Ride, non ci posso credere questo ragazzo non prende mai le cose seriamente.
«Alexandra Jones, mhh... Non hai la faccia da Alexandra» mi deride ancora lui
«Ah no? E sentiamo la faccia di chi avrei?» dico incrociando le braccia al petto, mi sto facendo spazientire.
«Da carota, con quei capelli sembri una carota, da oggi sarai una carotina» E con questo mi ha già deriso per ben 3 volte.
Non è mica colpa mia se ho i capelli rosso carota.
A proposito... non mi sono mai descritta, bene...ho i capelli di un arancione carota, gli occhi verdi con iridi tendenti al castano e non mi reputo per niente una bella ragazza, tendo sempre a nascondermi in vestiti larghi, non sono come quelle ragazzine incoerenti che dicono di essere grasse ma in realtà sono stecchini, ho le forme al punto giusto e non sono né uno stecchino né in sovrappeso. Semplicemente non mi piace mostrare il mio corpo.
«Molto maturo devo dire, tu hai la faccia da sberle e basta» chiudo lì la conversazione e strappo la mia carta d'identità dalle sue mani porgendola a  Wanda, la segretaria.
Questa donna era talmente presa dal suo computer che non ci ha notati mentre discutevamo.
«Bene, ora deve compilare questo modulo d'iscrizione mettendo la sua firma con i corsi che vorrebbe frequentare, dopodiché ti darò le chiavi del tuo armadietto, sia quello in corridoio che quello nella palestra, dove troverai anche una divisa per l'attività fisica»
Ha parlato talmente veloce che mi sono fermata a quando ha parlato dei corsi.
Nel frattempo Jake è ancora dietro di me.
Si chiama Josh!
Si si, è uguale.

Prendo la penna e sento anche una sedia strusciare sul pavimento e Josh che si siede accanto a me.
«Letteratura eh... ci avrei scommesso le palle» dice con nonchalance.

Ma si è ufficialmente bevuto il cervello?
Usare questi termini in segreteria?

Faccio finta di non essere sconvolta e resto sulle mie continuando a segnare con una crocetta i corsi che mi interessano di più.
«Filosofia, biologia, storia, latino, inglese e... arte?» domanda
«Si esatto, perché? Hai qualche problema?» dico con un cipiglio sul volto, non mi darà mica della secchiona spero!
«Hai scelto tutte discipline umanistiche tranne la biologia e l'arte...Perché?» perché cavolo è così interessato?
«I fatti tuoi no?»
«Bene ho finito!» prorompo all'improvviso rivolgendomi a Wanda.
«Okay, queste sono le tue chiavi, il numero dell'armadietto è il 104 e questa è la lista dei tuoi libri»

Mi alzo e la saluto dirigendomi verso l'uscita per dormire, sono esausta!
Inizio a camminare ma qualcosa mi afferra il braccio..
Di nuovo NO!

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Hey mie piccole lettrici, siamo proprio in poche ma spero che il numero aumenterà mano mano..
Scusate se sono stata assente ma sono partita una settimana per andare in Puglia e dove stavo, non prendeva per nulla!

Ecco a voi i primi dialoghi dei nostri protagonisti.
Chi avrà afferrato il braccio di Alexandra? Come mai ha scelto quei 2 corsi? Tra lei e Josh nascerà qualcosa o sarà solo odio?
Per scoprirlo vi chiedo solo di essere pazienti e seguire la mia storia.
Baci,

Fra🌹


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