Capitolo 7

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Erano ormai passati due anni...

Io ora sono cresciuta e cambiata per qualcuno in meglio e per qualcuno in peggio.
Ma non mi è mai interessata l'opinione altrui.

Ora mi piacevo di più ero diventata alta e snella dimagrita tantissimo e poi anche il mio stile era migliorato, avevo intrapreso la strada del Liceo, ormai frequentavo il terzo anno non ero più una bambina.

Era novembre, quella mattina avevo scuola tutto il giorno, la sveglia suonó ma non volli svegliarmi finché il mio cane non si catapultó in camera per leccarmi tutta..

Mia madre e mio padre?!
Beh loro erano sempre a lavoro ora non so in che parte del mondo siano so solo che sono lontani da me e non so quando torneranno e se torneranno.

Mi alzai controvoglia e mi andai a fare una doccia lunga mi lavai i capelli e uscii dalla vasca avvolsi il mio corpo in un asciugamano e mi diressi in camera. Cercai un po nell'armadio alla fine optai per dei jeans neri stretti un maglioncino verde e le mie adorate Vans del medesimo colore della maglietta, mi asciugai i capelli e li lasciai sciolti mi misi un filo di fondotinta e un po di mascara e scesi a fare colazione.
Verso le 7 e 30 mi avviai per andare a scuola. Quella mattina la scuola era già piena io mi avvicinai al mio gruppo e capii il perché di tanto entusiasmo.
Doveva arrivare un ragazzo nuovo, la cosa non mi tangeva quindi decisi di andare dietro scuola per fumare.
Si avevo iniziato anche a fumare la solitudine di questi anni mi ha portata a prendere strade sbagliate.
Suonò la campanella spensi il mozzicone ed entrai in classe mi sedetti vicino ad una ragazza che non conoscevo.

Dopo tre lunghe ore di lezione bussarono alla porta entró il preside seguito da quello che doveva essere il ragazzo nuovo.
Non era niente male devo dire alto,muscoloso, capelli neri, occhi altrettanto scuri, vestiva un paio di jeans chiari strappati una maglia bianca e aveva un rosario nero al collo.

Il preside lo presentò dicendo che si chiamava Josh e che si era trasferito da una cittadina vicino a noi.
Annoiata dal discorso del preside mi misi a leggere tutte le notifiche che mi erano arrivate su facebook, all'improvviso vidi un'ombra davanti a me alzai lo sguardo e lo vidi davanti a me alzai un sopracciglio e chiesi
- ti serve qualcosa?
- mi chiedevo se potessi farmi da cicerone sai sono nuovo -
Mi chiese cin un sorriso imbarazzato mettendosi le mani tra i capelli.
- scusa e perché lo vieni a chiedere proprio a me?
-mi sei sembrata la meno oca qua dentro e.. vabbe dai scusa non volevo disturbarti.
Io non risposi semplicemente lo guardai andare via, per poi aspettare la fine delle lezioni.

Alle 2:15 suonò la campanella fu proprio quella a svegliarmi.
Mi alzai misi la mia roba nello zaino e mi diressi verso la porta ma avevo cantato vittoria troppo presto, mi sento tirare il braccio mi giro di colpo e lo vedo dinuovo davanti a me sta volta siamo più vicini però.
"Se mi guardi così però non ti resisto" disse lui con un tono malizioso che mi fece salire i nervi." Ti ho già inquadrato caro, vedi di andare da qualcun'altra a fare conquiste, con me hai sbagliato persona" tirai il mio braccio dalla sua presa e me ne andai nel giardino della scuola... Nel cammino verso casa accesi una sigaretta che fumai spensieratemente...

"Il mio domani sei tu"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora