Capitolo dodici
"Parliamo dopo io e te!" Afferma Harry lasciandomi fuori la mia classe mentre lui va nella sua. Entro.
"Signorina Stoph! Le sembra ora di entrare in classe questa?" Mi sgrida il professore di lettere. In qualche modo si deve vendicare eh.
"Mi scusi" chino il capo camminando verso il banco vuoto avanti a tutto. Mi sono scusata anche se sono solo le otto e trenta e la lezione inizia alle otto e venticinque. Dall'espressione di Ariana capisco che è rimasta un Po delusa dal fatto che Non mi sono seduta vicino a lei, chiaramente non sa che ho scoperto tutto.
La lezione comincia e il professore mi fissa per tutto il tempo fin quando non bussano alla porta.
"Avanti" mormora il professore
"Buongiorno, dovrebbe uscire Stroph." È Liam. Che vorrà mai?
"Non se ne parla!" Urla il professore
"Ho il permesso della preside, mi servono delle ragazze per l'assemblea." Dice soddisfatto di essere rappresentante.
"Per quanto?" Domanda il professore.
"Tempo necessario" fa spallucce Payne, il prof fa cenno che posso uscire ed io mi alzo per andare fuori mente noto degli sguardi poco carini da parte di alcune ragazze in classe.
"Che vuoi?" Chiedo a Liam
"Mh realmente niente, volevo fare solo due passi con te" sorride accarezzando la mia guancia ma io indietreggio e lui ride con malizia
"Allora io vado in classe." Mi volto per andare in classe e lui mi afferra il braccio
"Che saranno mai due passi da amici? Hai paura che Harry possa farti qualcosa?" Ride.
"Io e te non siamo amici e non ho per niente paura di quello che potrebbe fare Harry." Mento sull'ultima parte.
"Io ne avrei se fossi in te Payne." Fatta la frittata. Ecco Harry.
"Amico le stavo solo parlando" alza le mani Liam in segno di "pace"
"Stai esagerando testa di cazzo! Ti ho avvertito più di una volta!" Dice Harry. Fa per avvicinarsi a lui con i pugni ma lo blocco avvolgendo le mie braccia intorno alle sue.
"Non ti conviene Styles" ride Liam
"Ci vediamo fuori bastardo!" Stavolta urla Harry afferando il mio braccio e trascinandomi via. Usciamo fuori all'edificio e ci sediamo nel cortile vicino alla mensa all'aria aperta.
"Perché cazzo sei uscita dalla classe?" Chiede Harry arrabbiato prendendo una sigaretta per poi accenderla e metterla in bocca.
"Perché mi andava" faccio spallucce
"Stasera mi scopo Bruc perché mi va." Fa spallucce cacciando il fumo dalla sua bocca.
"Vaffanculo!" Mi alzo e comincio a camminare verso il prato velocemente. Mi da i nervi quando fa questi discorsi da bambino. Ad un tratto me lo trovo dietro e mi afferra il braccio.
"Ora mi hai stufato! Sono stato fin troppo buono con te! Ma invece sei come tutte le altre. Bambina, immatura, bugiarda!" Urla. Le lacrime cominciano a scendere lungo il mio viso e la mia mano va a contatto con la sua guancia.
"E tu sei solo uno stronzo!" Non corro ma mi accascio a terra e lui buttando la sigaretta si mette in ginocchio difronte a me ma io lo ignoro.
"Scusa" mormora mentre mi stringe tra le sue braccia
"Pensi davvero tutto quello che hai detto?" Singhiozzo tra le sue braccia
"No Cloe, ma mi fai arrabbiare! Devi stare lontana da loro" mi informa
"Loro chi sentiamo?" Compare Niall
"Da uno come te Horan" Dice Harry alzandosi. Mi alzo insieme a lui.
"Puttana aspetto fino a oggi se non torni a casa chiamo papà!" Urla Niall
"Come l'hai chiamata.?" Urla Harry avvicinandosi a lui
"Già Niall come mi hai chiamata?" Mi limito a dire
"Puttana" ride Niall
Harry si avvicina a lui e gli sferra un pugno. Cavolo ben gli sta. Cade a terra ma si rialza ridendo
"Fuori Styles" continua a ridere e lo sputa.
"Fuori amore" sussurro ad Harry per farlo calmare. Lui mi stringe la mano e ci allontaniamo.
"Vai a prendere la tua roba in classe andiamo via." Ordina
"Va bene, ma ho ancora lettere e il professore non mi farà uscire di sicuro" mi giustifico. Lui sbuffa mi prende la mano e ci incamminiamo verso la mia classe. Arriviamo fuori la porta e lui la spalanca senza bussare. Senza lasciarmi la mano entriamo in aula.
"Styles!" Urla il professore alzandosi dalla sedia
"Non rompa i coglioni!" Urla sbuffando Harry "dov'è la tua roba?" Mi sussurra. Indico il banco e lui mi va a prendere le cose ed Ariana lo saluta
"Ehi Harry"
"Che cazzo vuoi?" Risponde Harry e io rido. Prende il mio zaino sulle spalle
"Prenderò seri provvedimenti se non ti vai a sedere Stoph! Se fossi in te non uscirei dalla classe!" Urla il professore e io abbasso lo sguardo
"Se fossi in lei non parlerei un minuto di più! Sarebbe un peccato denunciarlo per abuso di minori" Harry fa l'occhiolino e il professore china il capo mente noi usciamo.
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FanfictionLa storia avrà numerosi colpi di scena. Sconsigliata ai minori di tredici anni. Amore, passione, dolore e quant'altro saranno presenti in questa storia. Harry siccome la protagonista cambierà atteggiamenti nei suoi confronti farà lo stesso anche lui...