Stavamo aspettando il pullman alla fermata, pioveva... anzi no, diluviava! Stavo tutta rannicchiata sulla panchina sotto la tettoia quando Harry mi si mise affianco.
- Che tempo eh? - mi chiese.
- Già... Harry? Posso farti una domanda? -
Mi guardò intensamente e fece un segno d'assenso con la testa.
Io un po' titubante gli feci la domanda che gli volevo fare da quando ero riuscita a vederlo.- Come sei morto? -
Chiesi in un sussurro; lui mi fece un dolce sorriso e portò la sua mano sulla mia guancia accarezzandola, io a quel gesto, chiusi gli occhi e appoggiai la testa sulla sua spalla, lui sorrise e mi circondò le spalle con un braccio.
- Ho sempre voluto farlo -
Mi disse in un sussurro..
- Lo facevi, sono io che non ti vedevo e non hai idea quante volte abbia desiderato farlo -
Sussurrai a mia volta, lui fece una risatina e mi strinse maggiormente a se.
- Il ragazzo di mia sorella -
Io non capendo cosa volesse dirmi, alzai la testa per guardarlo negli occhi. Lui capendo, si spiegò meglio.
- Mi ha ucciso il ragazzo di mia sorella -
Disse con amarezza. Io di slancio gli gettai le braccia al collo.
- Scusa, ma questa domanda mi ha sempre ossessionata, non voglio sapere i dettagli, mi basta questo... -
Proprio in quel momento davanti a noi si fermò l'autobus.
Salimmo e cercai due posti liberi ma, purtroppo, ne trovammo solo uno affianco ad una vecchietta.Guardai Harry negli occhi, prima si sedette lui e poi io sopra le sue gambe, la vecchietta di parte a me mi guardò con uno sguardo allucinato, si stropicciò gli occhi e deglutì.
All'inizio non riuscivo a capire a cosa era dovuta quella reazione, insomma, ero seduta sulle gambe di un ragazzo; che c'era di strano?! Ma poi mi ricordai che il ragazzo in questione era morto, probabilmente la gente mi vedeva fluttuare nell'aria, mentre io ero seduta semplicemente sulle ginocchia di Harry. Fico!Harry mise le braccia intorno alla mia vita e mi strinse possessivamente a sé, amavo quando lo faceva, cominciò ad attorcigliarsi una mia ciocca di capelli intorno al suo dito, nel frattempo gli occhi della vecchietta erano diventati di una grandezza inimmaginabile, sul serio! Sarebbe potuta entrare nei Guinness new record ( si scrive così? ) tanto erano spalancati, io la guardai con uno sguardo interrogativo e lei di risposta indicò, con mano tremolante, un punto vicino alla mia testa.
Voltai lo sguardo verso il punto indicato e trovai la mano di Harry con i miei capelli in mano.Mi misi a ridere, lei poteva vedere solo i miei capelli attorcigliarsi da soli!
Le feci l'occhiolino e la vecchietta svenne.
Ero così terrificante?Arrivammo davanti alla scuola, prenotai la fermata e ci alzammo dai quei luridi sedili.
Scendemmo e ci avviammo verso quel carcere minorile.Una volta entrati in classe mi sedetti al mio posto, all'ultimo banco vicino alla finestra; guardai Harry, mi sorrise, abbassai lo sguardo e sorrisi anche io.
- Non posso parlare con te! Mi prenderebbero per matta! -
Bisbigliai io.
- Hai ragione, ora sto qui e faccio il bravo -
Sorrisi involontariamente e lo guardai con gratitudine, si sedette sul mio banco e mi sorrise.
- Buon giorno ragazzi! Oggi parleremo.... -
Staccai il cervello e cominciai a pensare in che strana situazione mi trovavo. La campanella mi distolse dai pensieri poco casti che stavo facendo in quel momento su Harry e mi riportò alla realtà; possibile che fossero già passate due ore?
- Stavi forse pensando a me? -
Mi chiese con voce roca Harold.
- Ma chi io? Nah! -
Lui scoppiò a ridere e continuò a seguirmi fino alla mensa.
- Guarda chi si vede! -
Mi voltai di scatto all'udire quella voce.
Harry serrò la mascella e strinse i pugni.- Vlad! Che ci fai qui? -
Dissi io fingendo un sorriso.
- Bellezza io ci vengo a scuola qui -
Abbozzai un sorriso e lui di risposta fece una delle sue risatine "sexy" come le definiva lui.
Vlad era il tipico ragazzo che si trova nella maggior parte delle scuole americane, quello che si è fatto mezza scuola, se non tutta, capitano della squadra di Football. Tutte le ragazze gli stanno dietro, tutte ma non io... Ci prova con me da quando ha visto che non mi piace, sono il suo obbiettivo numero uno.
- Domani esci con me ok? -
Ma io dico, chi si crede di essere? No che non voglio uscire con lui!
- No Vlad, sono impegnata e con te non ci uscirei neanche morta -
Lui sbuffò e roteò gli occhi al cielo.
- Non fare la difficile Aria! Sentiamo cos'avresti da fare domani? -
Alzai a mia volta gli occhi al cielo e lo guardai truce.
- Sono affari miei, comunque sto con un ragazzo -
Detto questo, alzai i tacchi e me ne andai, lasciandolo lì a bocca aperta come un pesce.
- Chi sarebbe il ragazzo? -
Disse Harry tra i denti. Finora era stato zitto, limitandosi a trucidare Vlad con lo sguardo. Ma ora sembrava aver esaurito la pazienza. Io l'avevo detto che era geloso!
- Domani stai con me? -
Chiesi guardandolo negli occhi.
- Certo che sto con te! Dove dovrei andare sennò? -
Disse spazientito. Io lo guardai sorridente e gli dissi.
- Ora sai chi è il ragazzo -
Accennai una risatina.Lui mi guardò prima male poi, quando finalmente ebbe capito a cosa stessi alludendo, sorrise raggiante e mi prese la mano.
Lo adoravo.
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Forever
Cerita PendekCome ogni notte mi sveglio di soprassalto, sentendo stringermi la vita... Sono braccia o almeno, credo... Non vedo nulla ma so per certo che c'è qualcosa, lo sento. Comincio a respirare affannosamente, il suo respiro congelato mi sposta i capel...