Il mio mondo

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"Giocatori, benvenuti nel mio mondo. Il mio nome è Kayaba Akihiko. In questo momento, io sono l'unica persona in grado di
controllare questo mondo."
-Akihiko Kayaba..- sussurrai -sul retro della copertina c'era questo nome...quindi è il creatore del gioco che ci sta parlando?!-
"Penso che molti di voi abbiano notato che il pulsante el Log Out è sparito dal Menu Principale.
Non è un bug, ma una caratteristica del sistema di «Sword Art Online»."
"Cosa?! Non..non può essere!" Pensai affrettandomimi ad aprire il menu ed andare a controllare l'opzione. Tutta la tensione che avevo si dissolse vedendo che il tasto logout c'era. Tutta la mia tensione si dissolse, ma venne rimpiazzata da un'altra strana emozione...la delusione.
Spinsi il tasto logout prevedendo che mi sarebbe apparsa la solita domanda "Ne sei sicuro?" degli MMORPG, ma non successe nulla. Lo ripremetti. Ancora. Ancora più volte. Finche non mi accorsi di starlo cliccando più velocemente che potevo.
"Allora è vero...siamo davvero bloccati qui". Vidi gente disperarsi attorno a me, sentii le loro urla e i loro insulti propagarsi per tutta la piazza.
Gli amici si abbracciavano, i solitari cadevano a terra...i più deboli piangevano.
Io invece,
sorridevo.
"Quindi mi stai dicendo che dovrò vivere in questo mondo? Quando li fuori non ho nessuno ad aspettarmi, tranne una vita stupida e monotona?"
Mi appoggiai alla fontana e, continuando a sorridere, mi apprestai a sentire il seguito del discorso di Kayaba.
"Finché non raggiungete la cima di questo castello, non potrete disconnettervi di vostra spontanea
volontà... Inoltre, lo spegnimento o la rimozione del Nerve Gear dall'esterno sono strettamente proibiti.
Se dovesse succedere... i trasmettitori nei vostri NerveGear emetteranno un forte impulso elettromagnetico,
distruggendo il vostro cervello e mettendo fine alla vostra vita.
Queste condizioni sono state fatte conoscere al governo e al pubblico tramite i mass media, fuori nel mondo reale."
Mentre parlava il mio sorriso si spense per un attimo immaginandomi mia madre che, tornata dal lavoro, tentava di strapparmi di dosso il NerveGear, per poi riaccendersi pensando che mia madre LAVORAVA per i mass media.
La domanda che più mi spaventava in quel momento era quante, tra le persone che avevano comprato quelle uniche 10000 copie, erano gia morti. Come leggendomi nel pensiero Akihiko Kayaba parlò.
"... a malincuore 213 giocatori hanno già lasciato questo gioco, e il mondo reale, per sempre."
213.
213 persone che non si erano presentate in quella piazza.
213 famiglie che adesso piangevano per la morte di un ragazzo.

Ma Akihiko Kayaba continuò, mentre il mio sorriso si era spento gia da tempo ormai.
"Dovete capire che «Sword Art Online» non è più un semplice gioco. È una seconda realtà... da ora
in poi, non ci sarà più alcun metodo per rinascere. Nel momento in cui i vostri HP raggiungeranno
lo zero, i vostri avatar saranno persi per sempre. E allo stesso tempo... il Nerve Gear distruggerà i vostri cervelli."
-Ka...Kazuki..- rividi nella mia mente l'immagine di quel ragazzo, del mio amico, mentre veniva trafitto da una zanna di cinghiale, ed esplodeva. Come un qualsiasi mostro in quel mondo. Pensai a come una semplice vita potesse essere strappata in modo così brutale da un ammasso di fottuti dati. Pensai che chiunque avesse fatto tutto questo, avrebbe dovuto pagare. Che siano cinghiali, dati, un uomo con manie di grandezza, qualsiasi cosa, avrebbe dovuto pagare per quei 213 morti, quelle 213 persone, tra cui anche Kaz.
Le mie mani si serrarono, potevo sentire il dolore delle mie unghie su quella pelle virtuale, e un rivolo bagnato scendermi sulla guancia destra, per poi diventare una goccia e cadere sul terreno, dove esplose, come altre centinaia di dati.
"Ora, vi mostrerò la prova che questa è l'unica realtà. Nei vostri inventari dovrebbe esserci un
regalo da parte mia. Per piacere, consultatelo."
Mossi due dita verso il basso, in un gesto ormai istintivo dopo mezza giornata a giocare, e guardai l'inventario. C'era un nuovo oggetto.
"Uno specchietto? Davvero Kayaba? Uccidi persone e poi ci regali uno specchietto?" lo schernii nella mia mente.
Mossi un dito sull'opzione "Crea oggetto" e mi si materializzò davanti un piccolo specchietto, che feci appena in tempo a prendere prima che cadesse sul suolo.
Mi guardai: "Per esser stato fatto in tutta fretta non è venuto troppo male" pensai tra me e me guardandomi allo specchio, poi un bagliore azzurro simile a quello visto sugli altri giocatori che venivano teletrasportati alla piazza principale mi avvolse coprendomi la visuale dello specchietto.
Non successe apparentemente nulla, ne a me ne agli altri, apparte che non ero più circondato dalle stesse persone. Ora erano molto più...come dire...normali ecco. Non erano più i soliti avatar stereotipati degli MMORPG, ma persone vere..quasi reali.
Mi sorse un dubbio.
Guardai la mia immagine riflessa nello specchio.
I capelli neri, gli occhi così scuri da esser considerati inquietanti da molte persone. Ero tornato me e, purtroppo, anche la mia altezza era quella del mondo reale. Mi accorsi di avere anche lo stesso buco all'orecchio. Cercai di fare un sorriso di disprezzo verso la mia immagine riflessa e verso quell'uomo che ci aveva condannato tutti a morire, anche se in un modo che, a mio parere, era il migliore.
Ma non riuscii a sorridere, la faccia spensierata del mio unico amico ritornava a far breccia nei miei pensieri più spesso di quanto ammisi mai in futuro.
"... Da questo momento è terminato il tutorial ufficiale di Sword Art Online. Giocatori... vi auguro
buona fortuna."

Angolo autore (ho sempre desiderato dirlo)
Scusate se questa parte è scritta il modo diverso (e peggiore) dalle altre, ma ero ansioso di pubblicare quindi ho messo online la prima stesura

Sword Art Online "FF" - A Real StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora