01. Lizzie

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D'estate l'obiettivo di chiunque è quello di precipitarsi al mare, stendersi sull'asciugamano e prendersi la tanto agognata tintarella.
Bene, sembra essere lo scopo di tutti tranne che il mio. In ventiquattro anni che sono al mondo non ho mai sopportato la spiaggia, soprattutto se parliamo di Bondi. Sarà pure la meta balneare più rinomata di Sydney, ma è snervante la quantità di persone che vi si riversa e che si mette nei guai solo perché "Volevo provare il brivido del pericolo". Andiamo, se ci sono delle bandierine e dei cartelli ogni due passi ci sarà un motivo!
Oggi, giorno da segnare sul calendario, mi sono lasciata trascinare in spiaggia da Taissa e Jasmin, le mie migliori amiche. Erano così entusiaste che dire di no per l'ennesima volta mi era sembrago assai antipatico.
«Guardate quel gran figo» esclama improvvisamente Taissa puntando lo sguardo su un ragazzo in riva al mare. «Dite che è single?»
Mi metto a sedere sull'asciugamano per individuare la nuova preda della mia amica, ma ad un primo sguardo non noto nessuno di davvero carino.
«Siete tutte e due impegnate, cosa cercate nuovi ragazzi?» domando incerta tornando a stendermi. Già immagino la loro risposta, ma preferisco non dar loro troppa corda.
«Per te infatti, sciocchina!»
Ecco, appunto.
«Siete odiosamente ripetitive» rispondo affondando il viso nelle mie mani. Non sopporto quando le persone si intromettono nella mia vita, figuriamoci quando devono farmi pesare il fatto che ho un bellissimo futuro da gattara zitella. Però le migliori amiche servono anche a questo, no? Senza di loro sarei probabilmente già morta di noia.
«Liz, davvero, è ora che ti trovi uno straccio di ragazzo» continua Jasmin facendomi alzare gli occhi al cielo.
«Cosa vi cambia? È la mia vita.»
«Aspettiamo un'uscita a sei da tempi immemori» borbotta Taissa togliendomi le mani dal viso. I suoi occhietti da super bomba sexy sanno essere davvero espressivi.
«Certo certo.»
Osservo le mie amiche lanciarsi un'occhiata complice e capisco che, forse, assecondarle non è stata la giusta scelta.

Sei ore in spiaggia sono ufficialmente il mio nuovo record, ma sono certa di non poterne sopportare altre.
Sono le cinque di pomeriggio, il caldo è soffocante e le urla dei bambini cominciano a rendermi fin troppo nervosa.
«Io vado, vi chiamo più tardi» dico abbozzando un sorriso. Metto il cappellino di paglia che mi ha regalato mia madre e raccolgo la mia borsa, intanto le mie amiche non mi hanno ancora risposto. «Grazie per la considerazione!»
«Oh, sì, va bene» esclama Taissa sistemando un piccolo pacco di fogli. La osservo incuriosita, a cosa le servono in spiaggia? Lei evidentemente nota il mio sguardo e si affretta a dirmi «Cartacce che avevo in borsa, tranquilla.»
Annuisco, non completamente convinta, e le saluto ancora una volta con un cenno della mano.
Quelle due, insieme, sanno essere davvero pazze.

Nuova storiella senza troppe pretese.
Cover idea by -voidallison.
Enjoy!

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