Capitolo 14.

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Aprii lentamente gli occhi e il mio corpo fu attraversato da brividi in ogni punto sfiorato dalla pelle di Justin.

Un dubbio mi si illuminò in mente.

'Resto o torno a casa?'

Con la coda dell'occhio guardai Justin.

I suoi occhi erano così rilassati, le sue labbra leggermente aperte.

Mi piaceva tutto questo, ma era meglio andare. Non volevo svegliare Justin,perché sapevo che il suo risveglio non sarebbe stato uno dei migliori senza me. La sua mano era sopra la mia,e leggermente scivolai via la mia e la sua si adeguò al soffice lenzuolo. Mi alzai dal letto e guardai ancora una volta Justin.

Era lì disteso,con le lenzuola che gli coprivano il bacino e la schiena nuda era visibile,la sua testa poggiata sul cuscino e la sua mano,adagiata sul lenzuolo era sola. C'era un vuoto di fianco a Justin. E quel vuoto era stato riempito da me.

Avevo una fottuta voglia di rimettermi sul letto e morire tra le sue braccia,che erano cosí sicure. Sbuffando mi avviai in salotto e ripoggiai il mio sguardo sulla foto.

Notai un altro personaggio che prima non avevo visto,dato la sua minuta grandezza. Era un cagnolino,era un cucciolo di pastore tedesco,aveva un color marrone con delle macchie nere.

Un sorriso si stampò sulle mie labbra,decisi cosa fare.

Mi vestii e corsi fuori casa.

Ero sul pullman,decisa di andare.

Ero felice,per davvero,dimenticando tutto quello che era successo la sera prima.

'Allora signorina,è questo che vuole?' disse il grande uomo indicando la piccola creaturina che ci guardava con i suoi occhi grandi. Aveva il pelo marroncino e due piccole macchie nere:una sull'orecchio destro,e l'altra sotto il mento. Gli occhi erano color miele,mi ricordavano proprio quelli di Justin.

Sì,era proprio un pastore tedesco,come quello della foto.

Uscii dal canile con una piccola borsa,dalla quale usciva la piccola testolina del cane.

Felice ripresi il primo pullman,passando tutto il tragitto ad accarezza quella piccola creatura che leccava la mia mano con timore.

Un nuovo messaggio illuminò lo schermo del mio telefono.

'Potevi anche salutarmi prima di scappare via'

Risi,e non riposi. Quando arrivai nella via della casetta di Justin,bussai alla porta e chiusi il piccoletto dentro la borsa per qualche secondo.

Justin mi apri e mi fisso con aria curiosa.

'Ma dove sei stata?' Chiese perplesso.

Ignorando la sua domanda dissi:'Ti sembra il modo di aprire la porta?' Guardai il suo corpo seminudo e invece di arrossire,risi.

Lui si sfregó la testa e chiuse la porta alle sue spalle.

'Chi vuoi che venga a farmi visita,tu sei l'unica persona che aspetto. Ma tu rispondi alla mia domanda.'

Divertita ignorai ancora una volta le sue parole e indicai la foto in cui era presente il cane.

'Che cos'era per te quel cane?' Chiesi sorridendo.

Lui spalancò gli occhi per quella strana domanda.

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