Poteva sopportarlo, quel fastidioso dondolio, ma solo fino ad un certo limite e, come al solito, la ragazza seduta accanto a lei, quel limite lo aveva più che oltrepassato.
'Dinah!' l'avvertì in tono fermo, posando i piedi in terra per bloccare totalmente quel movimento per lei esageratamente sgradevole.
'Ero nei limiti' si lamentò subito l'amica 'e poi questo è un dondolo, serve per dondolare'
'Ma questo è il mio dondolo, nella mia veranda... della mia casa. Quindi, mi sembra ovvio, che debba essere io a decidere quando deve o non deve dondolare. Mi stai facendo venire il mal di mare' sbuffò alzandosi per andare subito ad occupare la poltroncina che era proprio davanti a loro.
'Sei nervosa Mila?' L'amica la scrutò attentamente 'C'è qualcosa che non mi stai dicendo?'
Camila distolse lo sguardo nervosamente.
'Si tratta di Austin, ho capito' ridacchiò Dinah dando per scontata la risposta e tornando immediatamente a leggere il suo libro.
'Tutto qui?' la spronò l'altra delusa 'Non hai niente da dire o nessun consiglio da dare?'
'Dio Mila, ne abbiamo parlato duecentomila volte' Dinah abbassò il libro sulle gambe e scosse la testa sconsolata 'sono due anni che state insieme e non avete ancora fatto sesso. Direi che dovresti interrogare i tuoi sentimenti e cercare di capirne il motivo'
'Io amo Austin' fu l'affermazione decisa.
Dinah la guardò con un sorrisetto ironico 'Certo, come no, per questo lo stai facendo impazzire. Comunque mi spiace, ma sai che su questo non sono dalla tua parte'
'Lo so, tu vorresti che ci andassi a letto solo per farlo contento' sbottò Camila alzandosi per andare verso il parapetto, si appoggiò con le mani sul legno, lasciando andare tutto il peso del corpo.
'No, io vorrei che tu fossi sincera con te stessa, che ammettessi la verità'
'Tu vorresti che io lo lasciassi' continuò Camila.
'Vorrei che tu riuscissi ad innamorarti sul serio'
Camila sospirò.
Forse Dinah aveva ragione.
Forse non amava Austin altrimenti non avrebbe avuto tutti quei dubbi.
'Si sta fermando un'automobile dall'altra parte della strada' constatò Dinah dopo pochi secondi.
'L'ho vista' Camila si sporse per cercare di vedere meglio.
'Da quanto non vive più nessuno in quella casa?'
'Da tre anni' chiuse gli occhi, l'immagine del furgone che portava via tutte le cose dei suoi vicini, le tornò alla mente più vivida che mai 'Da quando i Jauregui si sono trasferiti a New York'
'Forse sono tornati'
'Tu lasceresti New York per trasferirti in questo paesino sperduto? Sarebbe da pazzi' continuò a guardare con interesse quello che, alla fine, si rivelò essere un taxi.Dinah si alzò per mettersi al suo fianco.
Pochi secondi dopo videro la figura di una ragazza scendere dall'auto e Camila sussultò.
'Chi è?' domandò l'amica scrutando la sconosciuta.
'Lauren Jauregui' mormorò Camila infastidita.
'La famosa Lauren?' esclamò divertita.
'Esiste una sola Lauren Jauregui e ce l'hai davanti'
Dall'altro lato della strada la ragazza appena scesa dal taxi rimase ferma, rivolta verso l'edificio che aveva di fronte. Le due amiche, da quella posizione, non riuscirono a vedere l'espressione del suo viso. Entrambe immaginarono che, alla vista della sua vecchia casa, Lauren fosse stata colta da un improvviso senso di nostalgia.
Dopo qualche secondo, ancora ferma su quel vialetto, si voltò e fissò lo sguardo sulle due ragazze che la stavano ancora osservando con curiosità.
Il corpo di Camila ebbe un sussulto, aveva dimenticato quanto fossero profondi e intensi quegli occhi. Si trovava a parecchi metri da loro, ma anche a quella distanza facevano comunque il loro effetto.
Lauren spostò lo sguardo dall'una all'altra fermandosi infine su di lei.
Il sorriso che le rivolse la destabilizzò totalmente e lei, senza rendersene nemmeno conto, lo ricambiò.
Subito dopo prese le valigie e si avviò verso la porta, sparì dalla loro vista senza voltarsi di nuovo.
'Non avevi detto che la odiavi?' le domandò confusa l'amica.
'La odio infatti' confermò Camila senza spostare lo sguardo dalla porta dietro la quale Lauren era appena sparita.
'Le hai sorriso' obiettò Dinah.
'Mi ha presa alla sprovvista' chiarì subito Camila allontanandosi di corsa e rientrando in casa.
'Come mai sarà tornata? Ed è anche da sola' Dinah la seguì, elettrizzata da quell'inaspettato ritorno. Non succedeva mai nulla in quella piccola cittadina, finamente qualcosa che avrebbe spezato la monotonia.
'Perché lo domandi a me?'
'Certo che oggi non ti si può proprio parlare' si lamentò Dinah captando la nota acida nella non risposta dell'amica 'Comunque, quella povera ragazza avrà la casa sottosopra, sarà il caso di andare a vedere se le serve qualcosa?'
Camila si girò verso di lei, incredula per le parole che aveva appena sentito arrivare alle sue orecchie 'Credi che sia il caso dopo quello che mi ha fatto?'
'Dai Mila' riprese a ridere 'avevi quattordici anni, non posso credere che ancora ci pensi'
'L'ho colta in fragrante mentre baciava il mio ragazzo, queste sono cose che ti segnano Dinah, sono cose che non si perdonano, sappilo'
Dinah inarcò le sopracciglia e decise di soprassedere, se avesse riso di nuovo Camila, come minimo, l'avrebbe cacciata di casa.
'Ma sbaglio o Brad tempo fa disse che era ancora in contatto con lei?'
Camila annuì infastidita.
Non riuscì a capire da dove arrivasse tutta quella morbosa curiosità che Dinah stava mostrando verso Lauren.
Non sapeva il motivo per cui fosse tornata e non voleva nemmeno saperlo.
L'unica cosa che realmente voleva, era che Lauren Jauregui si tenesse a distanza di sicurezza da lei, non le avrebbe permesso di interferire di nuovo nella sua vita.
NOTA:
Ok, come al solito non mantengo le promesse!
Lo so avevo detto che con le Camren, dopo The Fourth Question, avrei chiuso, ma non è colpa mia le Camren mi ispirano :D
:(
Comunque come sempre buona lettura!
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The Dark Sun - Camren
FanfictionDISPONIBILI SU AMAZON PRIMO E SECONDO LIBRO CONCLUSIVO Camren AU