Parte 3

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Posò il bicchiere vuoto sul tavolo  guardandosi tristemente  intorno.

Camila era sparita, sapeva che la notizia avrebbe potuto sconvolgerla, ma non pensava fino a quel punto.

Era fuggita a gambe levate e, sicuramente, stava cercando di rimanere il più possibile lontana da lei. Cercarla e insistere sull'argomento non era nemmen da prendere in considerazione, doveva solo darle un po' di tempo per abituarsi all'idea e si sarebbe calmata da sola.

Riempì di nuovo il bicchiere e lo portò alle labbra.

'Sbaglio o è il quarto?' 

'Non sbagli'  rispose sorridendo 'reggo bene gli alcolici, comunque sono a piedi quindi non corro rischi'

'Anche a piedi è pericoloso. Posso accompagnarti io a casa, se vuoi'

Lauren la squadrò attentamente 'Dinah, giusto?' era una gran bella ragazza non poteva negarlo e, anche se non era esattamente il suo tipo, di certo non avrebbe rinunciato a una notte con lei se fosse stata disponibile. Dio, ma che diavolo stava pensando? Decisamente aveva bevuto troppo 'Ho bisogno di un po' d'aria fresca' affermò lasciando il bicchiere ancora mezzo pieno sul tavolo. Era veramente arrivato il momento  di smettere di bere.

Dinah la seguì, non voleva perdere l'occasione di parlare con quella ragazza così fuori dal comune. Lauren camminava davanti a lei e non poté evitare di esaminarla attentamente. 

Non era la prima volta che a Dinah accadeva di essere attratta da una donna, ma Lauren era diversa. In quella piccola città erano poche le coppie gay che vivevano alla luce del sole, la maggior parte si nascondevano e non esistevano locali in cui andare per conoscere gente nuova. 

Lei non  era certa di essere gay, guardava anche i ragazzi ma le donne... le donne l'attraevano un bel po'. Vivendo a New York, Lauren non si sarebbe di certo scandalizzata per questo suo anomalo interesse verso il suo stesso sesso.

'Quindi ti interessano le donne?' le domandò Lauren girandosi verso di lei non appena si trovarono fuori all'aria aperta. 

Non sarebbe stata così diretta se non fosse stato per l'alcool che scorreva abbondantemente nelle sue vene. Ma a Dinah non dispiacque, anzi, quella sua uscita le evitò tutta una serie di comportamenti banali che odiava. Il tono sereno che Lauren usò per dire quella frase la fece sorridere.

Si sentiva tranquilla a parlarne con lei e quegli occhi verdi nei suoi le stavano facendo girare la testa. Abbastanza strano, visto che Dinah non non aveva bevuto alcolici quella sera.

'È così evidente?'

Lauren si guardò intorno indecisa, le ci vollero pochi secondi per mandare tutto mentalmente al diavolo e fare la sua mossa 'Ti va di ballare?'

Dinah sorrise ed annuì.

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Che figura da idiota che aveva fatto. 

Doveva esserle sembrata una stupida ragazzina di provincia, spaventata all'idea che una donna potesse essere attratta a lei. 

Strinse la mano sul braccio di Austin e chiuse gli occhi. 

Quando i loro corpi si erano uniti, quando se l'era  sentita addosso... quel calore  l'aveva improvvisamente colpita. Si era eccitata. Diamine se lo aveva fatto. 

Ma lei non era lesbica. Stava da due anni con Austin e lo amava. 

Lei era indubbiamente etero.

Alzò lo sguardo e si ritrovò improvvisamente nel salone principale. Aveva seguito Austin senza accorgersene e si era ritrovata lì, proprio dove aveva lasciato Lauren quando era fuggita.

The Dark  Sun  -  CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora