capitolo tre.

2 0 0
                                    

Qualcuno bussa alla porta, stavo con le cuffiette e quindi non sentivo, poi la vedo aprire e allungo la gamba per chiudere.
Mamma: Tesoro stai bene?
Io: Una meraviglia.
Mamma: Ascolta io e papà usciamo, tuo fratello è uscito con un amico, stai attenta!
Io: Non ho più dieci anni.
Sento mia madre di sotto chiudere la porta. Ah cazzo, mi sono dimenticata di dirle a che ora ritornano!
Scendo giù velocemente e apro la porta e corro verso la macchina.
Io: A che ora tornate?
Mamma: Stiamo per un pó di giorni dal nonno.
Bene. Chiudo la porta e salgo le scale. Finalmente per un pò di giorni sto libera. Sento squillare il telefono, sicuramente è mio papà che mi dice di stare attenta e le sue cazzate.
James: Pronto Rose!
Io: Ei
James: Ascolta sta sera verso le nove c'è una festa a casa mia... Ci stanno tutti e a me piacerebbe che venissi anche te. Ci sei?
Io: Una festa? Nella tua grande casa? Ehm lo sai che le feste non sono per me...
James: Dai ci sono io!
Io: Va bene, a dopo.
James: Grande Rose!
Nessuno è mai riuscito a convincermi per andare alle feste, ma James è James. Ho un pò di paura ad andarci, beh non paura ma le feste non fanno per me. Ci saranno sicuramente tutti i suoi amici, tutti i ragazzi di scuola popolari e le ragazze che si credono troppo. E io l'unica da sola mentre James ci prova con una ragazza o magari sta con gli amici a ubriacarsi. È andata sempre così, ma ora che sto al liceo magari andrà diversamente. Non come in terza media.
Appoggio la testa sul cuscino e chiudo gli occhi.

The opposite of her.Where stories live. Discover now