James: Soffia le candeline Rose...
12:14.
Apro gli occhi di scatto. Ricapitoliamo. Sono andata a dormire alle 3:30 perchè ieri era il mio compleanno e avevo fatto troppe cose. Mi ricordo soltanto l'ultimo commento che mi disse James, il mio migliore amico: "Soffia le candeline, Rose...". Poi non mi ricordo niente, o perché ho bevuto, o perché sono troppo mezza addormentata. Credo sia la seconda opzione anche perché ieri ho preso un bicchiere di birra massimo. Qualcuno bussa la porta. Dovrebbero saperlo che appena svegliata nessuno mi deve disturbare perché il mio carattere diventa peggio del naturale no?!
Io: Eeeeeh?!
Vedo spalancare la porta e alzo lo sguardo su James con un piattino con sopra una fetta di torta.
James: Che c'è?
Io: È l'ultima fetta quella?
James: Ehm... Si... Ceh..
Lo guardo malissimo e cammino ad un passo violento e veloce verso di lui e gli butto la torta con il piatto in faccia.
James: Ti voglio bene anche io donna!
Io: Hai cambiato nome! Prima ero bimba, wow!
James: Giusto perché hai fatto 14 anni ieri.
Non gli rispondo e lui va a lavarsi. Prendo dei pantaloncini sportivi e una maglietta con un alieno in alto a destra. Mi arriva un messaggio da un certo numero.
*****: Ciao cogliona
Io: Ci conosciamo?
****: Ahahah, ma certo che ci conosciamo! Tu sei quella che si veste sempre di nero e che tutti chiamano emo!Non ci posso credere, sono quelli della mia scuola che mi hanno sempre preso in giro. Forse perché io non sono la solita tipa che si vuole far vedere, quella che si veste sempre con pantaloncini tirati su su, e magliette stra corte con le tette di fuori. Io sono più la tipa della serie 'felponi forevah'.
E sicuramente diventare una di quelle ragazze popolari non ci tengo proprio per niente. Sto bene così, anche con tutti gli insulti.
Comunque a quel messaggio decido di non rispondergli più. Anche se con il passare dei minuti cominciano ad arrivarne sempre di più. Per fortuna l'anno prossimo vado al liceo, comunque prendo cimenatografico, mi piace davvero tanto. E jnfatti domani è il mio primo giorno di scuola.
James entra in camera soltanto con un asciugamano in vita e a petto nudo, si siede sopra il mio letto e mi fissa mentre io scrivo sul mio diario.
James: Cosa sono tutti quei messaggi che ti inviano?
Io: Secondo te?
James: Ancora? Ma non è possibile?!
Io: Hey James, dai su, lo sappiamo entrambi che non smetteranno mai.
James: Scusa ma si dovrebbero accontentare di avere una ragazza diversa dagli altri, o meglio... Da loro.
Io: No James, loro odiano quelle diverse da loro, devono essere tutte uguali sennò sono tutti gli insulti del mondo.
James sbuffa...
James: Non hanno proprio un cazzo da fare eh... (Dice sottovoce fra se)
Rido, e cominciamo a ridere insieme. A caso, soltanto con uno sguardo io e lui ci capiamo.
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The opposite of her.
Hài hướcUna bambina con un infanzia piena di ostacoli impossibili da affrontare da sola. Una ragazza con un mondo tutto suo nella sua oscurità. Lei e la sua nuova vita. Rosaly.