#12🔥

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Tra i denti, Chanyeol aveva un pezzo di stoffa, che avrebbe dovuto mordere quando l'agonia fosse iniziata. Nella mano sana teneva stretta la mano di Baekhyun, quasi facendogli male.
Poi Jongdae iniziò a toccargli il braccio. Ad ogni minimo tocco, urlava, stritolando la mano di Baekhyun sempre di più.
Mentre tratteneva le lacrime, il suo ragazzo continuava a rivolgergli parole dolci per farlo calmare, anche se non ebbero l'effetto sperato.
Appena Jongdae iniziò a tirargli il braccio, riposizionando le ossa, si lasciò andare ad urli di dolore mentre esercitava sempre più pressione sul pezzo di stoffa.

Jongdae, gli fai male così!

Crack dopo crack, il braccio tornò dritto, anche se continuava a sanguinare.
Tao andò a prendere dei panni asciutti per avvolgergli le braccia, fermando il sanguinamento.
La fronte di Chanyeol era zuppa di sudore e i capelli gli si erano attaccati alla pelle, ma Baekhyun continuava ad accarezzarlo come fa una madre con il proprio figlio.

Chanyeol...

Visto, adesso siamo uguali: abbiamo tutti e due qualcosa di rotto.

Scemo...

Jongin guardava Kyungsoo da lontano. Anche se esternamente era lui, si vedeva lontano un miglio che ormai di lui non c'era rimasto niente.
Decise comunque di andare a chiedere a chi stava dentro Kyungsoo il perché dei suoi gesti.

Quella donna... è morta qui...

Dimmi qualcosa che non so: viveva qui suppongo.

No...

Venne fuori che la donna che attaccò Minseok, Yifan e Chanyeol, era una una prostituta che veniva dalla campagna. Era lì per lavoro quando fu uccisa.
Mentre guardava il suo aggressore terrorizzata, lui la gettò in cantina e nella caduta si ruppe prima la gamba e poi il collo. L'ultima ferita fu tale da ucciderla.
Quello che l'aggressore non sapeva era che aveva un figlio; figlio che amava più di sé stessa, per questo è così arrabbiata, per questo cerca vendetta. Aver lasciato il suo bambino solo, l'ha uccisa una seconda volta, e se la prende con chiunque. Anche se le capitasse davanti suo figlio lo ucciderebbe.
Kyungsoo pronunciava quelle parole quasi come un robot, mentre Jongin lo osservava ancora incredulo del suo comportamento.

Chi la uccisa? Dammi un nome.

Sono stato io.

Disse il più basso, finalmente alzando lo sguardo, che fino a quel momento aveva tenuto basso, e rivelando gli occhi di un omicida.

HORROR STORY: *Exo*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora