ー dodici

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i due finirono il loro pasto, ma il loro appuntamento non era ancora terminato. stavano passeggiando per una strada isolata, mano per la mano, e del vento fresco accarezzava i loro capelli scuri.

«ti piacciono le stelle?» domandò jongin all'altro, facendo dondolare le loro mani. kyungsoo annuì. «dormiremo con loro stanotte.»

il più basso rimase confuso da quella affermazione, ma in ogni caso seguì jongin, e poco dopo si trovavano davanti a una piccola casetta.

«benvenuto a casa mia!» ridacchiò lui, poi compose il codice per sbloccare la porta, facendola aprire.
«abiti con i tuoi?»
domandò curioso kyungsoo, mentre entravano in casa.
«si, ma stanno dormendo. hanno un sonno davvero pesante, quindi non devi sussurrare per forza.»

salirono al piano superiore, arrivando nella camera del ragazzo. era esattamente come kyungsoo se l'era immaginata: perfettamente pulita, scura e piccola.
sulle pareti c'erano diverse foto, ritagli di giornale, ma nell'insieme, creavano un ambiente piacevole.

poi vide il castano aprire una piccola finestra che dava sul tetto marrone, ed afferrare delle coperte imbottite, mettendole li fuori.

«che stai combinando?» chiese kyungsoo avvicinandosi, mentre l'altro usciva dalla finestra.
«vieni.»
il maggiore, titubante, lo seguì fuori dalla stanza, e subito gli vennero dei brividi di freddo.

pensava si sarebbero fermati lì, ma invece jongin stava salendo ancora più in alto, raggiungendo un altro pezzo tetto; soo lo guardò come se fosse pazzo.

«andiamo hyung, non è pericoloso. lo faccio sempre.» gli porse una mano, così da incoraggiarlo.
lui prese un grande respiro e si arrampicò: gli scivolarono i piedi un paio di volte, ma jongin lo teneva stretto per le mani, e non lo avrebbe lasciato cadere per nessun motivo al mondo.

così, si ritrovarono davvero in alto, kyungsoo poteva vedere benissimo le stelle brillare sopra di lui.
jongin sistemò le coperte a terra, creando un sacco a pelo di fortuna.
si stesero l'uno accanto all'altro, con i loro occhi che venivano illuminati dal bagliore delle stelle.
«ti avevo detto che avremmo dormito con loro.»

il moro sorrise e si avvicinò al corpo di jongin, socchiuse gli occhi quando i suoi capelli vennero accarezzati.
«facciamoci una foto.»
suggerì lui, poi rovistò nello zaino di kyungsoo prendendo la polaroid.

il maggiore si nascose tra le braccia di jongin, mentre lui scattava una foto a dir poco adorabile.

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non aggiornavo da marzo
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polaroid。  kaisooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora