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La mattina seguente mi svegliai con un forte mal di testa ed una brutta sensazione allo stomaco. Avevo fatto uno strano sogno di cui non ricordavo praticamente nulla. Sapevo fosse accaduto qualcosa di particolare ma avevo la mente annebbiata. Come se, da ieri sera a ora, avessi smesso di vivere, una sorta di stand-by.

Mi massaggiai la fronte dolorante e a malincuore mi alzai per raggiungere la cucina. Dovevo assolutamente mangiare qualcosa o sarei capitolata al pavimento come un salame.

La casa era immersa nel buio più totale e a tentoni riuscii a raggiungere l'angolo cucina. Trovai l'interruttore e la scena che mi si parò in seguito davanti mi costrinse a chiudere gli occhi.

«Mh ciao splendore, bella l'America eh?» ammiccò con voce assonnata il tizio che, del tutto a proprio agio, stava finendo i suoi cereali completamente nudo.

Le guance involontariamente mi si colorarono di rosso e pregai mentalmente che non lo notasse.

«P-puoi metterti qualcosa addosso per favore?» balnettai continuando a tenere le mani sugli occhi.

Lo sentii sospirare e, subito dopo, allontanarsi nel corridoio.

«Sono sicuro che tra non molto mi pregherai di farmi trovare nudo a colazione» disse prima di sparire dietro la porta di quella che credo sia la sua stanza.

Guardai incredula il punto in cui poco prima era sparito il moro e mi ricomposi. Per quella giornata ne avevo già avuto abbastanza.

Mi versai una tazza di latte, afferrai delle brioche e completai il tutto con un abbondante porzione di cereali.  Divorai il tutto in pochi minuti ed, essendomi svegliata di buon ora, decisi di rassettare un po' casa.
Lavai una pila di piatti lasciati marcire nel lavello, ripiegai i vestiti sparsi per la casa e disinfettai il bagno. Questo appartamento sembrava troppo freddo e spento, così mi appuntai mentalmente di fare alcuni acquisti prima di ripartire.

Tornai in camera ed infilai un jeans scuro e un maglione beige. Truccai leggermente gli occhi e lasciai i capelli sciolti raccogliendone solo due ciocche laterali in una piccola treccia.

Scrissi un messaggio veloce a Lus e mi stravaccai sul divano accedendo la televisione.

Tu:

Ciao biondo, che fai?



Niall:

Perché hai chiamato Harold?
Ti ha dato di volta il cervello?

Agrottai le sopracciglia e mi concentrai nel rileggere il suo messaggio. Non riuscivo a comprendere se scherzasse o se seriamente ieri sera fosse accaduto qualcosa di paranormale.
Fatto cosa?


Tu:

Di che parli?

Niall:

Della telefonata di ieri sera


Sgranai gli occhi e cercai di fare mente locale degli avvenimenti delle ultime ore. Non avrei mai avuto il coraggio di farlo di compiere un gesto così idiota, no?

Controllai il registro chiamate e, immediatamente, mi saltò all'occhio  l'ultima telefonata presente:

Harold 📲 chiamata in uscita di 04:53 minuti.

Chat With Stranger | HSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora