~prologo~

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Era una giornata piovosa e fredda il giorno in cui io, mia mamma e Lucas mio fratello minore scappammo da quel posto che per anni ho chiamato casa. Adesso che siamo in un treno ci dirigiamo a Cape May in New Jersey, una piccola città dove ho abitato fin ai miei 12 anni. Non ho mai avuto una vita facile sopratutto nella mia infanzia, fin da piccola non avevo amici e l'unico affetto che potevo avere era quello di mia madre. Ricordo ancora il giorno che sono tornata a casa in lacrime dopo che Adam e i suoi amici avevano strappato tutti i miei disegni, ricordo lo guardo di mia mamma, ricordo anche quando caricò la macchina e partimmo per un viaggio che è stato la nostra fine. Adesso mi chiedo perché dopo tanta sofferenza mia madre ha scelto il lungo dove ha avuto inizio la mia distruzione personale ma sono consapevole che forse è l'unico posto deve lui non ci cercherebbe mai. Scendiamo dopo quattro ore dal treno e mi guardo in torno, il paesino è rimasto sempre lo stesso con i suoi colori vivaci e affascinanti. Sembra che solo ieri sia salita su questo treno lasciandomi alle spalle la bellissima ma dolorosa Cape May. "Andiamo" annuisco a mia madre e prendo la mano di mio fratello. Lucas ha solo cinque anni ma ha dovuto vedere cose più grandi della sua età. Nonostante i padri diversi io e Lucas siamo quasi identici, gli stessi occhi azzurri e capelli biondi, dal padre ha solo preso la forma delle labbra piccole e sottili mentre le mie sono grandi e carnose. Con un taxi arriviamo alla nostra vecchia casa, mia mamma non ha voluta mai venderla diceva che era troppo affezzionata ma io ho troppi brutti ricordi di questa casa.
Lucas si guardò intorno contento della sua nuova camera, lui non era mai stato qua sennò non sarebbe così felice. Entro nella mia vecchia stanza ma tutto è cambiato, il letto non è più quello singolo e scomodo ma è stato sostituito da uno matrimoniale a baldacchino con vari cuscini sopra. La scrivania non è più piccola e senza colore ma bensì grande e colarata di nero. L'armadio occupa quasi tutto il muro e con mia grande sorpresa noto anche un bagno personale che un tempo era una vecchia stanza. "Iris è bellissima la mia stanza" dice Lucas saltellando da tutte le parti felice come non mai. Mi abbasso alla sua altezza e gli accarezzo i capelli morbidi e profumati proprio come quelli di un bambino "sono contenta che ti piace" gli spunta un timido sorriso "ti voglio bene Iris" "Anch'io te ne voglio Lucas"

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Ehy lettori,
Grazie infinite di aver speso il vostro tempo a leggere il primo capitolo in assoluto.
Spero tanto che il prologo vi abbia incuriosito.

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