Salì al piano di sopra, e andai in bagno. Mi misi il pigiama, e tornai in camera. Chiusi la porta e mi accoccolai nelle morbide coperte. Dopo alcuni minuti, sentì bussare alla porta.
“Avanti.”
Dissi, e mia madre si fece spazio verso di me.
“Allora, cosa ne pensi del tuo capo?”
Non sapevo se lo stava dicendo in modo malizioso, oppure no.
Risposi comunque, sinceramente.“Si, beh.. Mi sembra una brava persona.”
D'accordo, lo ammetto. Non ho risposto poi così sinceramente. Avrei voluto dire ben altro. Ma ovviamente, timida come sono, non potevo di certo dire di fronte a mia madre, che morivo dalla voglia di toccare il suo fantastico corpo!
“Già, pensi proprio questo..”
Disse mia madre con un ghigno sul volto.
“Mamma, non ti farai mica fantasie sul mio capo!”
Certo, che la so fare bene la finta offesa! Potrei fare teatro!
“Beh, io no di certo. Ma chissà, potresti sposarti con lui..”
Disse, e insieme esplodemmo in una fragorosa risata.
“Si, come no!”
“Dai scherzavo. Adesso vai a letto. Domani devi essere puntuale.”
Nonostante i miei venticinque anni, mia madre mi trattava ancora come una bambina. Però, non sono viziata. Come parecchie della mia età. I miei genitori ci sono stati sempre, in ogni momento, ma nelle mie situazioni private, mi lasciavano il campo libero. In modo da diventare responsabile ed educata. È grazie a loro se oggi so prendermi le mie responsabilità.
Spense la luce, e mi addormemtai dopo pochi minuti.
La sveglia suonò alle 8:30 precise. Mi alzai e lentamente andai in bagno, mi feci una doccia. In modo da svegliarmi per bene, e poi passai la piastra sui miei capelli. Come vestiti optai per una camicetta ed una gonna nera che arrivava fin su le ginocchia. Applicai della matita e un filo di eye-lineer e infila i le scarpe col tacco, presi la borsa e uscì di casa. Erano le 9:15, sicuramente sarei arrivata puntuale. Chiamai il primo taxi che mi passo davanti, e gli diedi la destinazione. Esattamente alle 9:30 ero nella reception della lussuosa azienda. Mi avvicinai ad una giovane ragazza. E le chiesi informazioni.
“Buongiorno, sono la nuova segretaria del Sig. McLaren.”
“Buongiorno. Certo, il Signore la sta aspettando nel suo ufficio. Venga l' accompagno.”
L' edificio era ben allestito. L' esterno aveva un'entrata molto elegante. Così come l'interno.
Questo era impreziosito da comodi divanetti in pelle nera, con avanti dei graziosi tavolini in legno verniciati di bianco. Il pavimento era in marmo nero, con qualche striatura di bianco qua e la. L' edificio era molto possente, e le vetrate lasciavano una meravigliosa vista su tutta New York.
Arrivammo al 50esimo piano, quello più alto. Quello del CEO dell'azienda.“Prego.”
Mi disse la giovane, e poi chiuse la porta alle mie spalle.
L'ufficio del Sig. McLaren era ampio, il pavimento ero lo stesso degli altri, così come per le vetrate. I muri erano ricchi di costosi dipinti tutti in bianco e nero. La scrivania era di vetro, con un decoro moderno in metallo. La poltrona invece, era in pelle bianca.
“Buongiorno Signorina Parker. È stata puntuale.”
“Buongiorno Sig. McLaren.”
“È molto elegante, oggi.”
Il suo complimento mi fece arrossire.
“Ed è anche molto bella. Soprattutto quando arrossisce.”
“Ehm.. Grazie. Anche lei è molto elegante e.. Bello, oggi.”
Non so da dove sono uscite queste parole, riconosco di essere stato molto coraggiosa!
“Grazie. Prego si sieda. Dobbiamo discutere dei suoi compiti.”
Mi poggiò delicatamente una mano sulla schiena, e mi fece accomodare.
Dopo un quarto d'ora circa, uscimmo dal suo ufficio. E poi mi accompagnò nel mio. Si trovava affianco al suo. Notai solo ora che gli spazi fra un luogo e l'altro erano separati da un 'muro' in vetro. Quindi, avrei potuto osservarlo per tutto il tempo. Questo, lo ammetto, mi intrigava parecchio.
“Questo è il suo ufficio, in caso mi servirà qualcosa, la chiamerò.”
“Certo. Sarò disponibile in ogni momento. Grazie mille Sig. McLaren.”
“Di niente. In fondo questo posto se lo è meritato. Non assumo un personale scarso, e mi creda, lei di sicuro andrà benissimo.”
Detto questo uscì dal mio ufficio. Poggiai la borsa, e notai che sulla mia scrivania c'erano dei documenti con un bigliettino sopra. Lo presi e lo lessi.
“Buongiorno, spero che l'ufficio sia di suo gradimento. Questi sono i documenti di cui si dovrà occupare oggi. Per il pranzo, se non le dispiace, ho prenotato io. Pranzeremo insieme. Buon primo giorno di lavoro.
-McLaren”È stato molto carino da parte sua. Non me lo sarei mai immaginato. E non mi sarei mai immaginata neanche di andare a pranzo con lui, soli. Comunque se voglio fare una buona impressione meglio che mi sbrighi a lavorare.
Il tempo passò in fretta. I documenti erano quasi finiti. Erano ormai le 12:30, e credo che fra circa mezz'ora mi sarebbe venuto a chiamare. Nel frattempo gli ultimi due fogli finirono, e mi alzai per portarglieli.
Bussai. Una voce da dentro mi rispose.“È aperto.”
“Salve, questi sono i documenti. Ho finito.”
Con un movimento felino e allo stesso tempo elegante, si alzò dalla sedia, e mi prese i fogli che gli avevo gentilmente offerto.
“Grazie.”
“Grazie a lei per il bigliettino. È stato molto carino da parte sua.”
“Di niente. Allora le va di pranzare con me, giusto?”
“Si, per me va bene.”
“Perfetto. Prenda la borsa. L' aspetto di fronte all'ascensore.”
Lo raggiunsi. Lui nel frattempo chiamò l'ascensore. Entrati dentro si spostò frettolosamente verso di me. Diventati una statua.
Le nostre guancie a momenti si toccavano, e i battiti cominciavano a mancare. Sicuramente ero rossa in volto. Non mi era mai stato così vicino, fino ad ora.“Devo premere il pulsante.”
Disse lui. In quel momento, mi accorsi di quanto fossi stata stupida. E io che pensavo volesse fare altro! Sicuramente l' aveva fatto di proposito. Ma volevo delle prove...
“Le fa caldo? Sembra accaldata..”
Questa frase mi distolse dai miei pensieri, ma nello stesso momento ebbi la mia prova! Disse ciò con una specie di ghigno in volto, quasi una risata trattenuta. Si era ovviamente accorto del mio rossore quando si è avvicinato.
“Si, fa molto caldo in questo ascensore.”
Lo dissi nel modo più sicuro possibile. Se vuole giocare, non gliela darò vinta facile.
Le porte dell'ascensore si aprirono, e mi accorsi di essere in un sotterraneo pieno di veicoli. Ma solo uno attrasse la mia attenzione.
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Un Amore Di Troppo
Storie d'amoreLei. Sensibile e romantica. Lui. Romantico ma con un brutto passato. Leila Parker e Brad McLaren saranno i protagonisti di questa intrigante storia d'amore fra capo e segretaria. Classifica: #981 16/08/17 #826 18/08/17