Beastly Man.||HS||

3.

Chiamai Harry, non perchè avessi un motivo, lo chiamai solo per sentirlo un ultima volta, prima di cancellarlo dalla mia vita, se era vero quello che la ragazza mi aveva detto, ero stata un giocattolo, e tutte le notti passate con Harry al mio fianco, tutto il tempo con lui, non valeva nulla, era tutta una falsità.

Uno squillo, due, tre, quattro, agganciai.

Mi gettai sul letto della camera degli ospiti, come solo un corpo morto fa; ed era così, io mi sentivo spregiudicatamente morta dentro e avevo ancora più paura di diventarlo anche fuori.
Le ore successive le passai a guardare il soffitto, distesa sul letto a piangere lacrime che non cessavano di scendere.
In quel tempo pensai a quanto potessi essere io facilmente manipolata e messa alle strette.

Prima, anni prima non ero così, ero forte, ero terribilmente stronza, mi piaceva far distruggere le persone per me, mi piaceva vedere il controllo che avevo su di loro, ma ero una stronza buona, una di quelle che anche se non lo da a vedere si affeziona costantemente anche ad un peluche.

Non vi era motivo per essere così, è solo che pensavo che se fossi stata una tra le più "cattive" forse non avrei sofferto come le mie coetanee.

Quella notte di inizio marzo la passai in bianco, sommersa tra i miei pensieri, e immersa nei miei sbagli, non mi sarei mai immaginata di star così per un ragazzo.
Non mi meritava e io non meritavo in fondo quel dolore che aveva preso il posto della felicità.

La mattina seguente mi svegliai immersa in un cuscino gocciolante di acqua, le mie lacrime.
Mi alzai e varcai la soglia del bagno, rabbrividì subito dopo essermi guardata allo specchio.
Ero completamente distrutta, il mio mascara colato, i miei occhi verdi gonfi, le mie mani tremanti insieme al resto di me stessa ad accompagnare questo brutto risveglio ci furono un susseguirsi di immagini della sera prima...
Quasi in cuore mio speravo fosse tutto un sogno... ma la realtà si avvicina ben poco ad un sogno, ben sì ad un incubo.