Ci si può sentire così vuoti?
Ci si può sentire così morti in un corpo così vivo?
Cosa dovrò aspettarmi da oggi in poi?
Seriamente l'amore può farci sentire così male, incompresi, spezzati e triturati?
Perchè più i giorni passano più mi sento completamente svuotata, persa in un limbo e non riesco a venirne a capo.-"Hai gli occhi così belli che sarebbe un peccato mortale vederci delle lacrime."
-"Ti amo."
-"Sai, mai prima di adesso avevo notato la piccola fossetta, che ti spunta sulla guancia destra, quando sorridi."La voce di Harry, continua a ronzarmi nella testa, le sue parole, le attenzioni che mi dava, i dettagli che notava dopo aver fatto l'amore.
Illusioni, futili e inutili illusioni.
Mentre ascolto il professore, provo a prendere appunti ma non ci riesco, il mio telefonino continua a vibrare, è Harry.
Non posso rispondergli, non posso permettergli di confondermi, di gettarmi ancora di più nel baratro.Guardo l'orologio situato sul muro vicino alla cattedra, respiro, mancano 2 minuti.
Respiro, ma i miei occhi iniziano ad appannarsi, le mie mani a tremare e quasi mi sembra che il mio cuore già distrutto stia diventando ancora più piccolo.
Respiro, chiudo gli occhi, respiro, penso a qualcosa di bello, l'immagine di Harry mentre mi sorride compare nella mia mente, la caccio via.Delle lacrime salate cadono dai miei occhi andando a finire sul mio quaderno bagnandolo, per un istante è come se fossi disconnessa, non sento più le persone chiacchierare, il professore spiegare e non sento neanche più l'orologio ticchettare.
Ci siamo solo io, il mio dolore e le mie lacrime.
Ogni lacrima che cade sembra fare un rumore assordante quando va a contatto con la carta, le labbra tremano, e le mani sudano.Respiro, provo a ricompormi, raccolgo le lacrime che mi bagnano il viso, respiro.
La campanella suona e io scatto in piedi raccogliendo le mie cose e fuggendo dall'aula.I corridoi mi sembrano sempre più stretti ogni passo che faccio, i volti così poco familiari che mi autoconvinco di star sognando, ma mi correggo subito, il dolore è troppo forte per essere solo un sogno.
Abbasso lo sguardo, facendo fatica a non scontrarmi con nessuno dei presenti per raggiungere il bagno delle ragazze, gli occhi non pizzicano più ma le mani continuano a tremare.
Alzo gli occhi per un solo istante, e me ne pento immediatamente: lui è lì con lei, la fa stare sulle sue ginocchia, lei è bella ma la sua risata no, lui è stupendo in tutto e per tutto, e mentre le strizza i fianchi e la guarda in viso, gioca con i suoi lunghi capelli biondi.
Perchè Harry?
Perchè mi fai questo?
Perchè mi fai così tanto male?
Perchè se stai con lei hai chiamato me prima al cellulare?
Testarda continuo a guardarli appoggiata su alcuni armadietti dietro di me, con le mani tremanti stringo i miei libri al petto.
Lei è così bella.. e io in confronto a lei sono una semplice ragazzina.Succede tutto troppo in fretta, i miei libri cadono sul pavimento della scuola nel l'esatto momento in cui le loro labbra si scontrano, e io stupida e masochista resto a fissarli con le lacrime che cadono per la seconda volta sul mio viso in poco più di dieci minuti.
Non mi preoccupo di raccoglierli, corro verso il bagno e mi rintano dietro una porta.
Le lacrime continuano a scendere e io rannicchiata su un pavimento lercio non mi capacito del potere che do ad Harry e a chiunque altro di annientarmi.-"Questa.."sussurro, asciugandomi la guancia sinistra, -"e questa.." passando l'avambraccio su quella destra -"Sono le ultime lacrime che verserò in vita mia."
Con il labbro ancora tremante mi rialzo da terra, apro la porta e mi ritrovo davanti la bionda che stava baciando Harry. La stessa bionda che lo baciava sul marciapiede di una stradina londinese e la stessa che mi era venuta sotto casa dicendomi che non avessi mai significato nulla per Harry.
Alzo il capo, non le permetterò di devastarmi, faccio un passo e mi avvicino allo specchio situato al disopra del lavandino.
La bionda non fa che fissarmi con un ghigno, mentre si ripassa il rossetto sulle labbra carnose, indossa semplicemente un crop top blu con un jeans stretto, che le modella perfettamente il sedere e risalta le sue forme magre.Specchio quel che di me rimane, gli occhi gonfi, spenti e vuoti, i capelli crespi e appiccicati al viso, il poco trucco che avevo ormai è colato.
È vero non sono mai contata nulla per lui, non sono mai stata abbastanza.Mai abbastanza bella, mai abbastanza simpatica, mai abbastanza magra, mai abbastanza popolare, mai abbastanza intelligente, felice, mai abbastanza.
-"Sai, se solo ti curassi di più, non sembreresti un cane abbandonato, guardati." dice la bionda che ricordo solo adesso che si chiama Sasha; mentre mi sciacquo il viso.
Non rispondo, sento il mio cuore ricomporsi ma diventare sempre più freddo.
-"Ah si comunque, non trovi anche tu che io e il ricciolino stiamo bene insieme?" continua con voce stridula.Alzo lo sguardo, mi metto dritta, faccio in modo di mostrarle un sorrisetto, prendo la mia borsa e mi avvio verso l'uscita.
Niente più lacrime, mi ripeto, niente più vittimismo, sono forte abbastanza da fingere di essere stronza quanto basta per zittirla.
-"Si, concordo con te, le troie d'altronde vanno d'accordo con i coglioni." sputo in tono velenoso, guadagnandomi una risata irritata da parte di Sasha.Esco dal bagno a testa alta, sorriso stampato sulle labbra, provo a fingere di essere la Stef di sempre, e chi mi conosce sembra non rendersi conto della mia recita e va bene così.
Alla fine alle persone non interessa come io stia, e per me non è un problema, anzi.Torno al punto in cui avevo lasciato cadere i miei libri e con sorpresa, noto che non ci sono più.
"Li ho messi nel tuo armadietto, stai tranquilla. Ci vediamo a pranzo.
N."Ringrazio il signore per avere un amico come Niall, giro i tacchi ed esco in cortile, ormai la seconda ora l'ho saltata, tanto vale saltare le altre quattro.
STAI LEGGENDO
Beastly Man.||HS||
Fanfiction-"Non so se ti rendi conto di quanto sei fortunata ad averlo, di quanto sei fortunata a stare con lui. Per favore, trattalo bene. Non farlo soffrire, ok? Dagli le sicurezze di cui ha bisogno perché fa tanto l'eroe ma in realtà ha paura di perde...