6 Epilogo

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Esco di casa per andare a fare colazione, sono le nove e mezza, mi fermo al solito bar, entro e non posso fare a meno di soffermarmi sulla scollatura di Wilma, la cassiera.

Al banco ordino a Pino il solito caffè lungo, prendo un cornetto dalla teca, mi metto a sfogliare distrattamente il giornale sul frigo dei gelati.

Comincio come al solito a commentare a voce alta il mio disappunto su ciò che accade in Italia, farei bene a stare zitto, tanto è sempre la solita storia, mi rendo conto che sto facendo i tipici discorsi da qualunquista.

Meglio prendere il caffè. Ho l'impressione che Wilma, quando mi sono voltato, abbia volutamente alzato leggermente la gamba accavallata per mostrarmi ancora di più le sue belle cosce. Temporeggio nel sorseggiare il caffè, sbirciando distrattamente dietro la cassa per controllare i movimenti delle gambe della cassiera.

Dovrei sentire Carlo, ho due avvisi di chiamata di non so chi e un suo messaggio "ti devo sentire chiamami" Non mi va, lo chiamo dopo.

Però, non sarebbe male andare alla cassa, far scivolare una mano in mezzo a quel paradiso, sentire la consistenza della carne, dovrebbe essere bella soda.

Percepire, man mano che la mano sale, lo schiudersi delle gambe. Mi sembra di sentire sui polpastrelli la temperatura e l'umidità aumentare fino a raggiungere i peli del pube ... sono sicuro, non porta le mutande, l'ho sempre pensata così Wilma, senza mutande, potrei scommetterci.

Ho finito di prendere il caffè, non ho voglia di uscire dal bar, mi rimetto a sfogliare il giornale. Arriva Paolo

"Pino fammi un caffè"

"ciao, che fai"

mi chiede dandomi una pacca sulle spalle, un po' troppo forte per i miei gusti

"niente, mi rompo le palle, dovrei fare un sacco di cose che rimando da tempo, ma non mi va di fare niente" ...

Potrei andare avanti così all'infinito, ma non ne ho più voglia.

Sono consapevole che in ogni istante ci troviamo di fronte ad un bivio senza sapere dove ci condurrà la strada che stiamo per prendere.

Sarebbe bello sapere prima "Quale Vita" ci è toccata, quali altre possibili alternative avremmo potuto avere.

Si, sarebbe troppo bello, poterle conoscere tutte, e poi, poter scegliere quale vivere, o magari poterle vivere tutte.

Ma non è così, possiamo solo fantasticare.

Ed è già molto.

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