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Titolo: How much? (1464 parole) Rating: arancione Personaggi: Conor, Ned, genitori di Ned (handsome davil) Genere: romantico Tipo di coppia: slash Ship: Conor + Ned Note/avvertimenti: nessuna Trama: Ned è un timido e spesso bullizzato ragazzo gay che a causa dei genitori si trova costretto a chiedere l'aiuto tramite pagamento di Conor, ragazzo popolare e ben voluto da tutti
I miei genitori, o meglio, mio padre e la sua stupida fidanzata che potrebbe essere mia sorella maggiore, sarebbero arrivati di li a pochi minuti e io e Conor li stavamo aspettando fuori da scuola uno affianco all'altro.
Lui guardava apaticamente l'orizzonte, come se stesse ripassando mentalmente le varie battute per la serata.
"Grazie ancora" accennai debolmente per cercare di iniziare un discorso.
Lui sembrò ignorarmi, poi voltò quasi impercettibilmente la testa nella mia direzione.
"Non ringraziarmi per qualcosa che mi paghi per fare" rispose schietto per poi tornare a guardare avanti a se.
Abbassai lo sguardo leggermente dispiaciuto, mi ero quasi illuso che questa giornata sarebbe andata bene "invece ho motivo per ringraziarti" affermai più sicuro di prima dopo qualche secondo "avresti potuto sbattermi la porta in faccia e raccontare la mia storia a tutti, ma non l'hai fatto"
Lui sosprirò, come se la mia spiegazione gli avesse improvvisamente dato da pensare.
"Non lo faccio per te" sbuffò poco dopo, come se lo infastidisse il pensiero di dovermi spiegare un concetto tanto semplice "finché mi paghi e non mi chiedi di sembrare frocio davanti a tutta la scuola per me è conveniente" può sembrare stupido o infantile, ma sentivo il cuore spezzarsi un po' alla volta, finalmente sembrava che a qualcuno importasse anche solo minimamente di me, e invece era un illusione "non ci guadagnerei nulla a raccontare in giro la tua storiella".
In quel momento riallontanò lo sguardo da me, ma giusto per un secondo, poi mi si avvicinò bruscamente.
Si voltò nella mia direzione e il suo sguardo si addolcì.
Una sua mano calda andò a poggiarsi sul mio fianco facendo nascere da quel punto una scia di brividi che mi fecero arrossire e abbassare lo sguardo.
Che diavolo gli ha preso così di colpo?
Sentii il cuore accelerare bruscamente e crescere la voglia di stringermi al suo petto.
Che buon profumo. Era l'unico pensiero nella mia testa.
"Guardami" disse serio, quasi nervoso attraverso i denti e in quel momento la mano che non mi teneva appoggiata sul fianco andò ad alzarmi il viso gentilmente appoggiandosi sotto al mio mento.
"I tuoi genitori stanno arrivando"
Ed ecco di nuovo la mia fantasia sgretolarsi brutalmente come farebbe un castello di sabbia sotto i piedi di una dozzina di bambini arrabbiati.
