Prologo

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La mia vita è un ammasso di giorni messi li a caso da qualcuno: cose positive ce ne sono ben poche. Da quando sono nata mia madre mi ha abbandonato davanti all'orfanotrofio "Sun And Moon" posizionato su una collina al di sopra del paese di Buckshot in Inghilterra, insieme a mio fratello gemello Sean, ma nonostante questo, sono felice.

Io mi chiamo Grace, ho nove anni, e non sono una bambina normale. Anche se voi non ci crederete io ho un grande potere, che è quello di far sorridere tutti. Lo considero un potere perché qua i bambini sono sempre tutti tristi, allora io sono il loro eroe, portando loro il sorriso.

Sono una bambina allegra ed euforica, ma la maggior parte della gente mi definisce lunatica, io semplicemente non le do ascolto. Sono di costituzione magra e ho folti capelli rosso fuoco, molto, e quando dico molto, intendo davvero molto arruffati e ingestibili, questo mio aspetto è accompagnato da due occhi azzurri, e una marea di lentiggini. Sono estremamente bassa, e non dimostro i miei anni, mentre mio fratello Sean si. Lui è uguale a me in tutto e per tutto, apparte l'altezza, visto che dimostra molti più anni di quelli che ha. Io invece sembra che ne abbia sette, se non sei. Anche se devo ammettere che questo aspetto ha il suo lato positivo, cioè: posso sgattaiolare via durante le lezioni di matematica.

L'orfanotrofio è condotto da una coppia di sposi molto bravi e simpatici, Lucas Scott e May Hansword, tutte e due di trentacinque anni, sono gentili e cortesi con tutti noi, io, come tutti i bambini, li considero la mamma e il papà che non ho mai avuto. I bambini dell'orfanotrofio non sono molti, compresa me, siamo in quindici. Trascorriamo le giornate a fare lezioni noiose, o a correre nei prati. Io sono una bambina molto agile e veloce, per questo molte volte mi arrampico sugli alberi, "prendendo in prestito" alcune mele dal nostro vicino, il signor Gideon, e molte volte finisco in punizione, come per esempio adesso.

-《Grace!! È ora di pranzo, vai di corsa a lavati le mani!!! 》urla la signorina Molly, la domestica, al piano di sotto. Mi alzo dalla sedia, troppo velocemente, perché questa cade a terra facendo un rumore tremendo, ma poco importa, non ho intenzione di raccoglierla. Esco dalla stanza e vado verso il bagno, sgrano gli occhi alla vista della lunga coda, figuriamoci se ho intenzione di stare qua ferma. Poiché sono una bambina piena di risorse esco in giadino e prendo la pompetta dell'acqua, mi lavo le mani, e getto la pompetta al suolo senza neanche chiuderla.

Corro verso la cucina, e inciampo due o tre volte lungo il tragitto, quando arrivo trovo Sean intento a leggere, come al solito. Inizio a pensare che quel ragazzo sia un intellettuale.

Prendo posto vicino a lui e inizio a mangiare, poco dopo Jay, un mio amico, mi batte sulla spalla la mano piena di cibo, mi giro irritata e lo guardo male. Lui sembra non preoccuparsi di aver appena sporcato la mia camicia nuova, e mi porge un bigliettino, lo apro, è di Annabel.

Annabel è la mia migliore amica, io la adoro, e da quando è qua all'orfanotrofio siamo inseparabili. Apro il pezzettino di carta, c'è scritto:"Di secondo ci sono gli spinaci, vedi di mangiarli altrimenti finirai di nuovo in punizione" alzo gli occhi al cielo, non ho intenzione di farlo.
~
Dopo aver rifiutato malamente gli spinaci, e averli lanciati in faccia ad una mia amica che mi intimava di mangiarli, sono qua...in punizione. A lavare le padelle del pranzo, che brutta vita la mia. Passano dieci minuti e non ne ho già più voglia, davanti al lavandino vi è una finestra, e io ho proprio intenzione di uscire da li. Così faccio.

Inizio a correre velocemente, così che nessuno mi segua o scopra, arrivo in fondo alla collina, e intravedo il paese. Bene so cosa farò oggi.
Dopo dieci minuti di cammino sono arrivata, noto che il paese è in festa, a tutti gli angoli della strada vi sono festoni argentati e rossi. Girovagando un po', e dopo aver rubato tre mele da una bancarella, mi imbatto in un volantino, con su scritto:

I giorni 23 e 24 luglio, il "Circo Della Luce"
si esibirà in piazza, e all'orfanotrofio "Sun And Moon"
venite numerosi!! E non mancate!!

Strappo il volantino e corro verso casa, perché il sole sta tramontando, so bene che quando arriverò mi aspetta una bella punizione, ma poco importa, non vedo l'ora che sia dopodomani!!!
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La cosa che odio di più al mondo?
Le campane della domenica mattina che gridano "Grace è domenica ma ti devi alzare per andare a messa"
-《Forza bambini miei è ora svegliarsi!》urla la signora May, tutti si alzano, io non ho intenzione di farlo. Sento scuotermi violentemente la spalla, apro leggermente gli occhi, e i folti capelli marroni di Annabel cadono sul mio lenzuolo
-《Dai Grace, svegliati, sei sempre l'ultima》 mi rimprovera la sua voce assonnata, mi arrendo e faccio come dice.

Sulla sedia trovo il vestito lasciato dalla signora Molly, lo indosso, e poco dopo in stanza piomba mio fratello, insieme al suo migliore amico, Isaac.

Il secondo squadra Annabel come se fosse una dea greca scesa sulla terra per fare....bho quello che fanno di solito...sarei dovuto stare più attante durante le lezioni di epica.

Isaac: alto, bello e assolutamente irraggiungibile da una come me. Sono cotta di lui da quando eravamo più piccoli, lui non mi ha mai notata, siamo solo grandi amici. Ovviamente lui, come metà dei bambini presenti qua dentro, compreso mio fratello, è pazzo di Annabel. Lei non sa nulla di quello che provo, e credo dovrà essere sempre così. Infondo ho solo nove anni, chissà quanti ce ne saranno dopo di lui....

-《Grace insomma, muoviti sennò arriveremo ancora ultimi》 mi urla Sean, riportandomi alla realtà.

Ormai sono abituata che l'ottanta per cento della mia vita lo passo in punizione, ma giuro stavolta non è colpa mia...
È iniziato tutto dopo la messa, un bambino mai visto prima mi corre incontro, urlando a scuarcia gola di fermarmi, così mi fermo. Mi giro con sguardo assassino verso di lui, che sorride, e comincia ad accarezzarmi la guancia. Aveva le mani sudaticcie, e poi a me non piace essere toccata, e di tutta risposta li stampo un sonoro pugno sul naso, facendolo cadere a terra, lui si rialza piangendo, e correndo dalla mamma, come un poppante.

Ovviamente tutta la scena è stata vista dalla signoria Molly, che, dopo avermi fatto un sermone di 15 minuti sul fatto che la violenza sia sbagliata, mi ha messo in punizione.

E ora sono qua, sulla mia scomoda sedia di legno, e nella mia stanza dai muri bianchi peggio di un ospedale.

Non intenzione di rimanere qua dentro per ancora un ora, mi cambio, ed esco dalla stanza, piano, senza che il signor Lucas, nel suo studio, mi sentisse.

Mi dirigo verso il paese, e dopo qualche minuto di cammino guardando i negozi, mi viene fame.

Avvicinandomi di soppiatto al fruttivendolo prendo una mela, solo che, mentre indietreggiare più silenziosamente che posso, urto una cassa che cadendo a terra fa un fracasso infernale, stupendo, che giornata meravigliosa.
Il fruttivendolo si gira e mi fissa, poi urla
-《Brutta ladra!》prendo a correre più velocemente possibile, inseguita dal grasso fruttivendolo. Sono al massimo della velocità, quando sulla mia strada si para un ostacolo, un ragazzo dai capelli biondo platino, si sta allancinado la scarpa in mezzo alla strada.

Sono troppo veloce per schivarlo, e tanto meno per fermarmi, ritrovandomi ad un centrimento dalla sua faccia, impanicata, decido di saltare più in alto che posso. Sbaglio tutto e salto verso l'alto, anziché per lungo, così sono al punto di partenza. In aria devo pensare velocemente, altrimenti ci faremo seriamente male tutti e due. Senza esitazione mi rigiro su me stessa in avanti, tentando di allungare il salto, e così riesco.

Atterro, non so come, in piedi. E riprendo la mia corsa, okay che sono agile ma non avevamo mai fatto una capriola in aria...

Mi volto per guardare come sta il ragazzo, che si è alzato e guarda nella mia direzione, ammiro i suoi bellissimi occhi azzurri incastrati nei miei, quando viene disperatamente travolto da fruttivendolo.
~


Spazio autrice:
Ciao a tutti, è la prima volta che scrivo un storia qua, spero vi possa piacere. Mi scuso per gli errori di scrittura, che troverete, perché sono parecchi ahahaha. Ammetto che come primo capitolo non è gran che, ma la nostra protagonista è ancora una bambina di nove anni...abbiate pazienza
Grace🎀

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