Primo giorno

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Mi hanno portato qui ieri sera dopo 2 giorni di ricovero in ospedale per aver tentato il suicidio. Devo riflettere per trovare una strategia per andarmene via il prima possibile. Mi metto a guardare il soffitto con aria pensierosa fino a quando sento una voce.
"Ciao"
"............." non rispondo da quando mi sono svegliato in quello schifoso ospedale non sono risuscito a parlare con nessuno.
"Mmm.... " dopo un po' di silenzio sento lo stesso ragazzo parlare con un tono di voce molto più alto "CIAO IO SONO TAEHYUNG IL TUO COMPAGNO DI STANZA" mi giro di scatto e lo guardo stranito, lui mi sorride con aria innocente. Mi sento a disagio non mi piace stare in mezzo alle persone e ancora di più a persone mentalmente instabili. Continuo a fissarlo non sapendo cosa dire e dopo un paio di minuti di imbarazzo lui si siede sul secondo letto presente nella stanza e comincia a scrivere qualcosa su un diario.
Senza rendermene conto mi addormento fino a quando non sento la voce squillante e fastidiosa di quel ragazzo nel orecchio.
"HEY SVEGLIA È PRONTO IL PRANZO DOBBIAMO ANDARE A MANGIARE" mi scuote e mi prende il braccio trascinandomi fuori dalla stanza. Questo ragazzo mi sta facendo odiare questo posto più di quanto immaginassi. Mi stacco dalla sua presa e dico le prime parole dopo giorni di silenzio "Lasciami in pace non mi toccare le persone come te mi fanno schifo" non lo so cosa mi sia preso ma quel ragazzo mi ha fatto veramente arrabbiare, come si permette a svegliarmi in quel modo e a trascinarmi fuori dalla stanza.
Stranamente il ragazzo non reagisce, con una faccia impassibile si incammina verso la mensa senza proferire parola. Mi sento strano non volevo dire ciò che ho detto mi sono fatto prendere dal momento, sono sempre in una clinica psichiatrica. Ritorno nella stanza e mi rimetto a letto quando, dopo un altro po di tempo sento qualcun altro. Sembra un infermiere dalla divisa che indossa. "Salve Seokjin giusto?" Mi chiede con un sorriso smagliante. "Si" rispondo con un tono di voce basso. "Io sono Hoseok se hai bisogno di qualcosa mi puoi trovare in infermeria o puoi chiedere al centralino, hai conosciuto il tuo compagno di stanza? Strano che taehyung non ti abbia portato a mensa.... vieni è ora di pranzo" L'infermiere mi accompagna fino alla mensa dove trovo un bel tavolo vuoto perfetto per me.
Mi viene servito il cibo, mi aspettavo di peggio a dirla tutta, con lo sguardo cerco Taehyung e lo vedo seduto ad un tavolo con due ragazzi, con sguardo impassibile mangia il cibo che ha davanti mentre il ragazzo che gli sta di fianco gli accarezza i capelli e lo guarda con aria preoccupata. Finito il pranzo ritorno nella mia stanza ,spero che la terapia non cominci oggi,
Mi addormento per l'ennesima volta, ma questa volta mi sveglio da solo. Nella stanza c'è quel ragazzo Taehyung che scrive sul quel diario, lo osservo per un po' di tempo fino a quando non dice con voce flebile "È ora di cena" ed esce dalla stanza. Cena? Vedo l'ora sul orologio appeso in stanza e cavolo sono già le 19.30, mi alzo pigramente dal letto e mi dirigo nuovamente in mensa.
Durante il pasto incrocio più volte lo sguardo del ragazzo seduto vicino taehyung, che mi guarda per qualche minuto e poi distoglie velocemente lo sguardo. Non sopporto quando la gente fa così se hai dei problemi con me vienimi a parlare, non rimare a fissarmi in un angolo.
Finita la cena decido di esplorare la clinica, non  è male, il colore delle pareti è bianco e verde e ci sono un sacco di quadri appesi in giro. Cammino fin quando non trovo uno di quei telefoni appesi alla parete e una macchinetta per gli snack. Un telefono.
Prendo coraggio e decido di chiamare mio fratello. Sento il telefono squillare fino a quando "Pronto"
"Kookie" dico con voce tremante.
"Jin" risponde lui con un tono di voce speranzoso
"Finalmente sento la tua voce, come ti stai trovando li in clinica?"
"Fa tutto schifo, non vedo l'ora di uscire da qui."
Non so cosa dire, questa situazione non mi piace, mi vergogno per quello che ho fatto ma avevo tanto bisogno di sentire la voce di mio fratello al telefono l'unica persona che tenta di ascoltarmi. " mm... capisco ma è il tuo primo giorno vedi che andrà meglio, se hai bisogno che ti porti qualcosa o di parlare chiamami, ti voglio bene ora devo andare....
Ciao"
"Ciao" rispondo io chiudendo la chiamata.
Pensavo che chiamare mio fratello sarebbe stato d'aiuto ma invece mi sento peggio di prima.
Quando entro nella mia stanza trovo taehyung e quel ragazzo della mensa seduti sul letto impegnati in una partita a carte.
Mi sdraio sul mio letto e li osservo giocare.
"Hey, vuoi unirti?" Mi chiede il ragazzo.
"Ah scusa non mi sono presentato, mi chiamo Jimin" il ragazzo si alza dal letto e mi porge  la sua mano, io gliela stringo
"Jin" rispondo
"Non mi va di giocare a carte" lui mi accenna un sorriso e si rimette seduto sul letto a giocare. Sembrano una coppia dal modo in cui Jimin guarda Taehyung di tanto in tanto gli sposta una ciocca di capelli dal viso e gli sorride in modo dolce.
Dopo circa venti minuti sento jimin dire a Taehyung " devo andare è tardi se non mi ritrovano in stanza mi beccherò un altro richiamo"
" ti prego rimani altri 5 minuti" risponde Taehyung. " Sai che non posso" gli dà un piccolo bacio sulle labbra ed esce dalla stanza.
Dopo svariati minuti di silenzio mi decido a parlare " era il tuo ragazzo?"
"...."nessuna risposta
"Mi dispiace per oggi pomeriggio, non volevo dirti quelle cose è stato più forte di me"
"No" mi risponde con voce flebile "è stata colpa mia, non sono abituato a parlare con persone nuove"
"Beh neanche io a dirla tutta"
"Da quanto tempo sei qui dentro?"
"Circa 3 mesi..... tu sei fidanzato?"
"Non più"
"Mi dispiace "
"Non è vero"

Mi rannicchio nel letto e poco prima di addormentarmi penso finalmente questo giorno si è concluso.

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