Mi sveglio con il suono della voce di Hobi
"Buongiorno dormiglione, ci si sveglia alla buon ora "
"Perché che ore sono?"
"Sono le 13.30 ed è pronto il pranzo" mi lascia il vassoio con il pasto " ti volevo anche avvisare che oggi alle 15.00 hai una seduta." Che palle, odio questa clinica. Finito di mangiare mi affaccio dalla stanza, di tae non c'è ombra, vedo Hobi venire verso di me
"Allora pronto per la seduta?" Annuisco e lo seguo.Finita la seduta con lo psicologo mi dirigo verso il telefono, per fortuna mi hanno ridato il permesso di aggirarmi liberamente nella clinica, non ce la facevo più a rimanere in stanza, arrivato al telefono chiamo mio fratello Kookie
" hey Kookie,"
" Ciao, Jin ti stai ambientando lì in clinica?" Mi chiede con un finto entusiasmo, non me la sento di raccontargli tutto e dirgli che sta andando una merda perciò rispondo con
"Certo, oggi ho fatto la mia prima seduta privata ed è andata molto bene" non è assolutamente vero, è stata una delle cose più fastidiose del mondo, lo psicologo non smetteva di farmi domande sul mio stato d'animo ed io continuavo a inventarmi balle, spero di essere stato il più coerente possibile.
"Mi chiedevo se potevi portarmi delle cose, qui in clinica mi sto annoiando da morire"
"Certo cosa vuoi che ti porti? "
"Il mio iPod e dei libri, scegli tu quali"
"Ok non penso che domani ce la farò a venire forse dopodomani o tra un paio di giorni va bene?"
"Ok"
"Sai dovresti chiamare anche mamma o papà, si sono spaventati molto"
"Che si fottano" con questo attacco il telefono in faccia a mio fratello che mi ha messo davvero di cattivo umore, non ho un bel rapporto con i miei genitori, avevo i migliori voti a scuola, ero bravo negli sport, ho vinto svariati premi di scrittura ma tutto questo non bastava, io non ero mai abbastanza per loro. Ho deciso di lasciare la scuola, ho cominciato a respingere tutti i miei amici.... i miei genitori mi vedevano allo stesso modo anzi mi guardavano con uno sguardo di disgusto maggiore soprattutto quando ho portato a casa il mio primo ragazzo, non hanno preso bene la mia bisessualità. Il giorno che ho portato il mio ragazzo a casa è stata la prima volta che ho visto mia madre così aggressiva nei miei confronti, ancora ho le cicatrici dello specchio che mi buttò addosso.
Da quel giorno ho cominciato ad odiare mia madre, ho sempre odiato mio padre ma mia madre era l'ultima persona della famiglia che mi rimaneva e dopo quel giorno a stento gli rivolgevo parola, certo c'è sempre mio fratello ma in realtà so che a lui non interessa cosa faccio,come mi sento, se sono vivo o morto.
Con una faccia imbronciata mi dirigo verso il giardino ho bisogno di una sigaretta o qualcosa di più forte, mentre vado verso il giardino vedo Yoongi, non sono in vena di litigare perciò ignoro il suo sguardo.
Arrivato in giardino mi siedo su una sedia al ombra, faccio dei sospiri e mi godo l'aria fresca per un po' di tempo, fino a quando non vedo le altre persone dirigersi dentro la clinica penso sia ora di cena mi dirigo in mensa e come al solito mi siedo sul tavolo vuoto ma questa volta Tae si siede di fronte a me,ha un' area triste sembra aver pianto, ogni tanto tira su con naso e si strofina gli occhi arrossati, non mi va di cacciarlo via dal mio tavolo quindi gli accenno un sorriso, da quella volta in camera non abbiamo più parlato, al tavolo è calato un silenzio imbarazzante con Tae che gioca con il cibo e ha un'aria depressa, guarda il piatto ed io fisso il tavolo dove ci dovrebbe essere anche Jimin ma c'è solo quel Yoongi.
Finito di mangiare vado in stanza con Tae al mio fianco, entrati in stanza mi avvicino al mio letto quando sento qualcuno abbracciarmi forte da dietro, Tae comincia a piangere, mi giro e ricambio l'abbraccio accarezzandogli i capelli cercando di tranquillizzarlo
"Che hai?" Gli chiedo con voce calma facendolo sedere sul mio letto e asciugandogli qualche lacrima in volto
"Jimin non mi parla, si è chiuso in camera e non esce più..." dopo questa frase lo sento piangere più forte, ho paura che gli venga un attacco di panico perciò lo abbraccio forte e gli accarezzo la schiena fino a quando non sento il suo respiro farsi sempre più regolare
"Non so che fare" mi dice in un sussurro
"Non so cosa mi sia preso con te, ho reagito d'istinto, sei carino e volevo baciati ma io voglio stare con Jimin, io..... credo di amarlo"
Vedo Tae alzarsi dal mio letto e sdraiarsi sul suo, anche io mi sdraio, cosa posso fare aiutare Tae in questo momento? rimango in silenzio per qualche minuto, poi comincio parlare
" Vuoi che ti racconto cosa è successo con il mio ex ragazzo?" Senza aspettare una risposta comincio a parlare
"L'ho conosciuto alla fermata di un treno, io mi stavo facendo una sigaretta e lui me ne chiese una, anche se in realtà non fumava.., lo fece per attaccare bottone con me, siamo stati insieme 2 anni, l'ho presentato a i miei genitori...,quando sono stato con lui ho passato i momenti più felici della mia vita fino a quando un giorno mi ha lasciato, di punto in bianco, senza nessuna ragione mi ha lasciato, sono venuto a sapere che mio padre gli aveva offerto dei soldi per farlo e lui li aveva accettati, questo mi ha davvero........ distrutto." Dico l'ultima parola in un sussurro, sento Taehyung sdraiarsi accanto a me, mi abbraccia e mi sussurra
"Mi dispiace, davvero"io nascondo il mio viso nel incavo del suo collo e tutte e due ci addormentiamo in un sonno profondo.
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Love me
FanfictionDove jin è in una clinica per aver tentato il suicidio. Avvertenza: Coppie: Yoonjin, Taemin/vmin.