capitolo 2 -La scoperta-

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Il mese di Agosto era finito ed era tempo di tornare a scuola.
Ariel si ritrovò con Isabelle Mills, la sua migliore amica detta anche Bella.
Si erano conosciute alle elementari quando stavano litigando per un giocattolo. Da quel giorno, nel quale avevano deciso di giocare insieme, per smettere di litigare come aveva consigliato la maestra, divennero inseparabili.
Bella aveva capelli lisci e biondi, occhi marroni ed era un po' più bassa di Ariel.

-Bella- urlò Ariel andandole in contro e abbracciandola.

-Mi sei mancata un sacco, come sono andate le vacanze? E con Jack?-

-Tutto a posto, quando usciamo da scuola devo parlarti di Jack a proposito...-

-Aspetta... Cosa?! Vi siete lasciati per caso?!- urlò Bella ai quattro venti sbiancando.

-Sh ... zitta hanno sentito tutti- concluse Ariel in tono severo guardandosi intorno -Comunque- continuò -ti pare?! Non lo lascerei mai per nessuno! Ha illuminato la mia vita lui!-

-Menomale! Mi era preso un colpo- disse tirando un sospiro di sollievo.
Entrarono a scuola e iniziarono le lezioni.

Durante le lezioni

Alla prima ora avevano storia.
Bella si sedette in prima fila mentre Ariel optò per andare verso il fondo della classe.
Subito entrò il professore a mo' Piton quando in Harry Potter e la pietra filosofale entrava nella classe di pozioni per svolgere la prima lezione con i ragazzi del primo anno.
Il professore sbattè il registro sulla cattedra per richiamare l'attenzione degli alunni.
È da lì che incominciarono i guai per Ariel.

Appena fu chiamata per correggere i compiti notò che dalla sua bottiglietta iniziò a levarsi in aria una scia d'acqua.
Si bloccò subito ma nessuno notò quello che era appena successo (probabilmente era un'allucinazione del lunedì mattina). Ariel si dimenticò presto di ciò che aveva visto quando scorse Bella guardarla con le soprracciglie che quasi arrivavano all' attaccatura dei capelli, indicando il professore ormai spazientito.
Tutti i suoi compagni si misero a ridere.
"Ecco! La prima umiliazione dell'anno, incominciamo bene direi!" Pensò tra se e se.
Al termine della prima ora arrivò in classe la professoressa di italiano.
Per fortuna non accadde nulla di strano in quelle due ore, ci mancava solo che succedesse qualcosa durante la sua materia preferita!
Durante l'intervallo mentre si diressero alle macchinette per prendere qualcosa da mangiare, Bella volle delle spiegazioni sul comportamento al quanto strano della sua amica alla prima ora.
Ariel si giustificò dicendo che non era successo nulla, si era solo incantata per qualche minuto a guardare la finestra.

- Non è vero, non stavi guardando la finestra. Piuttosto stavi fissando il vuoto-

-Si vabbè, non ha importanza, te l'ho detto, mi ero solo incantata un attimo.È umano succede a tutti a volte. Non farmi una predica perché ti ho detto che stavo fissando la finestra piuttosto che il vuoto!-.

-Ok calmati-

-Hai ragione scusami-

-Tranquilla. Vieni. Andiamo in bagno e datti una bella rinfrescata alla faccia.
Se vuoi ti presto il mio correttore, hai delle occhiaie da far paura. Hai dormito?-

-Si, ho dormito- disse Ariel guardando in basso -anche se ho fatto un incubo inquietante ma si, ho dormito-

-Che cosa hai sognato?- chiese Bella mentre entrarono in bagno

-Non lo so con precisione, erano strane creature che mi inseguivano.

Inoltre, mi stavano rincorrendo sott'acqua- spiegò mentre si dava una sciacquata alla faccia.

Dopo l'intervallo ci fu chimica. I ragazzi vennero portati in laboratorio e messi in coppia dalla professoressa Bryan.
Ariel capitò con un ragazzo robusto di nome Trebor McGuillan.
Stavano creando una lozione chimica quando ad un certo punto, i composti dentro l'ampolla evaporarono creando una nube tossica.
Tutti gli studenti dovettero evacuare l'edificio.
Fuori dalla scuola mentre tutti si agitavano tra la folla domandandosi cosa era appena succeso, Bella corse da Ariel per sapere se stava bene.

-Tutto ok?-

- Si tutto ok-

-Tranquilla probabilmente Trebor aveva aggiunto troppa anidride carbonica e troppo azoto al composto ed è evaporato tutto-

-Si probabile- disse sapendo che però non era stata colpa di Trebor, ma sua.

Nelle due ore sucessive della giornata avevano arte.
Si diressero in aula d'arte per ricopiare un famoso quadro di Matisse.
Peccato che anche in quelle ore tutti i pennelli che erano dentro i bicchieri d'acqua caddero a terra e tutta l'acqua si riunì creando un enorme vortice in mezzo all'aula.
Ariel sbattè gli occhi un paio di volte e tutto tornò come prima. Come per magia.
L'acqua era nei bicchieri, i pennelli anche. Tutto normale.
L'ultima ora, fisica la materia che più odiava Ariel, era interminabile .... ogni volta che guardava l'orologio non passava nemmeno un minuto dalla volta precedente.
Gli insegnanti ricoprirono di compiti gli alunni che scocciati iniziarono a fare la cartella.
Finalmente la campanella suonò e Bella si precipitò da Ariel per chiederle di cosa dovevano parlare prima.

-Non qui, andiamo a casa tua ma facciamo in fretta perché dopo ho allenamento a pattinaggio-
-Si e io di pallavolo-

Arrivate a casa di Bella parlarono delle vacanze estive e poi Ariel raccontò a Bella che Jack era un lupo e tutte le cose strane che erano appena succese.
Bella rimase stupefatta.

-È impossibile- esclamò

-Si é quello che credevo anche io ma fidati Bella... sto dicendo la verità-

-Ma sarà stato un sogno- disse Bella sulle sue

-Se non mi vuoi credere ... beh ... fa purè- disse Ariel andando verso la porta di casa di Bella e uscendo.

Bella la fermò in tempo prima che chiudesse la porta.

-No, mi hai frainteso... è strano, ma non riesco a crederti finché non elaboro la notizia e sai che mi ci vuole un po' di tempo-

-Ok-

Ariel andò ad allenamento e finalmente riuscì a saltare un metro di altezza con la rampa e l'asta, una disciplina chiamata "High jump" nel pattinaggio.
Arrivata a casa andò subito a farsi in bel bagno caldo.
Mentre si stava insaponando la spalla notò che il livido che si era fatta cadendo una delle tante volte era scomparso e stupita fece cadere la saponetta.
Dall'acqua contenuta nella vasca salirono gocce d'acqua fluttuanti.
Si alzò in piedi con le mani nei capelli e con quel gesto le gocce d'acqua si unirono in una enorme bolla d'acqua sospesa in aria.
Preccupata si vestì all'istante e chiamò Jack.

-Dimmi Ariel-

-Jack devi venire subito ... è successa una cosa, anzi è tutto il giorno che mi succedono cose strane.... vieni dobbiamo parlarne... non credo hai miei occhi.... ti prego muoviti-

-Ma che è successo Ariel, devo preoccuparmi?-

-Per ora preoccupati di venire qua! Ti prego veloce!-

Eccomi!!!
Sono tornata con una nuova parte spero vi piaccia... più tardi posterò anche il terzo capitolo.
Spero la storia vi stia piacendo
In ogni caso siete curiosi di scoprire cosa sta per succedere? E cosa sta succedendo ad Ariel? Provate a scrivere nei commenti, vediamo se indovinate!
E... mi raccomando votate la storia ne sarei molto felice!!

Julia ❤🔥

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