Parole Guru

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E così anche stasera mia sorella è riuscita a farmi perdere di nuovo le staffe.
Complimenti, questa volta il premio "lecchina dell'anno" non glielo toglie nessuno!
È una vita - la nostra -  che mamma e papà si bevono le sue stronzate, ma anche gli amici della compagnia adesso... e basta, non ne posso più!
Che si faccia una vita sua, la vipera!
Appena mette piede in casa metto i puntini sulle "i" una volta per tutte, ma intanto mi tremano le mani per il nervoso, e per darmi una calmata, mi butto sul letto con il mio fidato telefonino e inizio a spippolare un po'. "Parole Guru", proprio quello che ci vuole. Questo gioco ultimamente è diventato una droga, prima o poi scommetto che ci finirò risucchiata dentro...

U-O-N-M-E-R

Inizio a incastrare mentalmente le lettere.
REMO... MENO... UNO...
Giro e rigiro e... UMORE... NERO... - già, ironico, come il mio - URNE... NUMERO.
Livello completato. Altro giro, altra corsa.

O-R-C-O-U-E

Ok, vediamo... CORO... ROCO... CUORE è tra le parole bonus, e adesso me ne manca solo una per riscuotere il premio.

ORCO... sí, eccola, e all'improvviso sbadiglio come se non ci fosse un domani e mi prende un gran sonno.

                      *******

"Ma che diavolo..." quando mi risveglio non sono più in camera mia, ma in un luogo tetro, che puzza di marcio e di uno strano odore metallico che non so meglio identificare.

Un incubo, dove sento arrivare da lontano un bisbiglio roco , ma più mi avvicino, più mi rendo conto che si tratta di un coro di voci, appartenente a un gruppo di persone fasciate in lunghe tuniche bianche, che rivolgono tutte lo sguardo vuoto e adorante verso un altare.
Proprio lì giace il corpo martoriato di una giovane donna, dove una specie di sacerdote invasato affonda le mani e preleva le viscere, per poi depositarle in una serie di grandi urne.

Non credo ai miei occhi, sono paralizzata dal terrore, ma quando il tipo affonda di nuovo le dita ed estrae il cuore ancora palpitante - per offrirlo simbolicamente a una specie di orco sanguinario raffigurato sulla parete - non riesco più a reprimere un conato di vomito.

È la fine, perché adesso mi sono guadagnata l'attenzione di tutti quanti.

Senza pensarci mi metto a correre a perdifiato, ma mentre mi volto indietro per guardarmi alle spalle, scivolo in una specie di pozzo e mi ritrovo immersa fino ai fianchi in un orrido umore nero, caldo e vischioso, che rallenta la mia fuga.

Annaspo quasi totalmente nelle tenebre. Remo con le braccia attraverso una specie di tunnel, cercando di dominare il respiro e il mio terrore, inseguita da un rantolo raggelante, che mi tortura facendosi sempre più vicino, ma senza raggiungermi mai.

Sento le mie forze che vengono meno, ma appena il tunnel si riapre alla luce mi rendo conto che sto nuotando in mezzo a resti di corpi umani, e anche che per tutto questo tempo ho solo girato intorno, e di essere tornata al punto di partenza.

È arrivato il mio numero, e nonostante la mia strenua resistenza, vengo ripescata e trascinata di fronte all'altare, al cospetto del sacerdote.

Mi trattengono saldamente per gambe e braccia, mentre urlo e mi divincolo, e dai gesti del celebrante capisco che sta chiedendo alla comunità di decidere del mio destino.
Uno vita... due...

                     *******

Ma dove cavolo è quella scema di mia sorella?
Quella piazzata davanti a tutta la comitiva poteva anche risparmiarsela... ha fatto la figura della pazza isterica.
Opppsss, il suo telefonino incustodito sul letto... non ci posso credere!
Fammi dare un'occhiata... tanto stasera più indiavolata di così nei miei confronti...
"Parole Guru", mmm, figo, quasi quasi mi faccio una partitina.

R-O-T-E-M-O

Vediamo...
Ma sì, certo... MORTE!

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