Capitolo 10

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Non abbiamo più parlato del bacio. Anzi non ci siamo rivolti più la parola.

Harley mi ha accompagnata in centrale e successivamente a casa. In completo silenzio. Mi ha rivolto a stento due parole in croce della serie Stai bene? e Ci vediamo domani quando mi ha riaccompagnata.

E per un certo verso a me non è dispiaciuto per niente: non so cosa mi sia preso e c'é comunque una parte di me che continua a pensare che tra noi due non ci debba essere.

Oggi sono completamente da sola in mensa, Seth non ha lezione e oltre a lui non ho quasi più amici all'università.

Evelin è il capitano delle cheerleader dell'università e quando ancora eravamo amiche frequentavo quelli con cui stava lei di solito. Ora, beh, ora tutti mi ignorano.

Una volta preso il mio pranzo faccio per sedermi al mio solito tavolo quando una voce interrompe le mie azioni.

- Hanna, non vorrai pranzare tutta sola. Vieni qui con noi.

Ashlyn si sbraccia per attirare la mia attenzione come se non la vedessi nonostante siamo a pochi metri di distanza.

In pochi secondi tutti gli occhi del suo tavolo sono puntati verso di me mettendomi in imbarazzo tranne un paio di occhi color oceano che mi mettono letteralmente in soggezione.

Valuto tutte le possibili soluzioni che non comprendano sedermi al tavolo con Harley ma non ne trovo e sospirando annuisco e raggiungo il loro tavolo.

E ormai sono più che convinta che il karma si stia abbattendo su di me con forza inaudita visto che l'unico spazio libero è proprio quello vicino a lui.

- Hey - mormora non smettendo di fissarmi.

- Ciao - sorrido forzatamente e sento che la tensione (o attrazione) tra noi è così palpabile che anche gli altri la avvertono.

- Io sono Dave.

Mi giro verso la mia sinistra e osservo il ragazzo che mi tende la mano. Dave è il terzo membro della famiglia Colton. Capelli color biondo cenere, occhi verdi. E un sorriso accecante.

- Non ci provare Dave. Non credo le piacciano i mocciosi.

- Ehi, guarda che sono alla Colton da un anno meno di voi, fratello.

- Solo perché hai iniziato le elementari con un anno di anticipo, fratellino - dice Harley enfatizzando sull'ultima parola. - Altrimenti ti ritroveresti al primo con Ashlyn.

- Non riesci proprio a tenere la bocca chiusa - borbotta il più piccolo abbassando lo sguardo sul suo cibo.

- Scusa è che ci trovo troppo gusto ad umiliarti - lo deride e Dave risponde con un grugnito.

- Devi scusarli. Devono ancora imparare a crescere - esordisce Ashlyn scuotendo la testa esasperata.

- Parla la ragazza che ha ancora paura del buio.

- Dave ha ragione: non riesci mai a tenere la bocca chiusa? - esplode lei. - E per la cronaca io non ho paura del buio, ho paura di quello che si nasconde nel buio e quella notte c'era veramente qualcuno nella mia stanza - si giustifica arrossendo violentemente.

- Certo come no - alza gli occhi al cielo Dave.

- Ti ci metti anche tu adesso?! - sbuffa la castana incrociando le braccia al petto e fingendosi offesa.

Sorrido. Sono divertenti da guardare mentre discutono.

- Beh sappi che puoi sempre contare sui tuoi cavalieri dall'armatura d'argento per qualsiasi cosa - la rassicura Harley con dolcezza. Si vede che tiene tanto alla sorella.

- Sempre disposti a salvarti - aggiunge Dave.

- Se ci fosse anche Johnatan sareste perfetti come i tre moschettieri - ridacchia lei riferendosi al fratello più grande laureatosi un anno fa. - E a proposito di salvataggi, come stai? Ho saputo cosa ti è successo.

La domanda di Ashlyn mi coglie un attimo impreparata visto che non me la aspettavo e sento Harley irrigidirsi vicino a me.

- Bene ma preferirei non parlarne - dico sentendomi a disagio e muovendomi leggermente sulla sedia.

- Certo, è comprensibile. Scusa.

- Non fa niente tranquilla.

Le sorriso per rassicurarla e all'improvviso sento una mano calda posarsi sulla mia e stringermela da sotto il tavolo. Guardo Harley il quale fa finta di niente e sembra concentrato nella conversazione con i suoi fratelli. I battiti del mio cuore accelerano quando il suo pollice prende ad accarezzarmi con movimenti circolari il dorso della mano alternandosi ogni tanto, tracciando delle linee immaginaria sulle mie nocche. Mio Dio.

Possibile che questo piccolo gesto possa farmi sentire così bene? Sono patetica.

Nel momento in cui Ashlyn si rivolge a Dave per parlargli Harley si china verso di me avvicinando pericolosamente le labbra al mio orecchio. Cavolo. Cavolo. Cavolo.

- Noi dobbiamo chiarire un'ultima cosa.

Can't forget youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora