1. |primo giorno di scuola|

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"Lisa ha gli occhi di sua mamma, gli occhi del dramma, del cardiopalma...sogna una vita calma.."
La canzone Lisa dei Club Dogo rimbomba nella stanza, è la mia sveglia e decido di spegnerla subito, carica per la giornata che mi aspetta. Andrò a scuola in moto, ma solo oggi visto che la strada è abbastanza lunga. Infatti per convincere i miei mi accompagnerà Carlos. Io e Carlos siamo fidanzati da quasi un mese.

Scendo in cucina salutando i miei genitori e bevo il mio solito caffè (non mi sveglio senza ahahaha) e quando sto per andare in bagno a fare la doccia mia mamma mi blocca. "Signorina fermati. Devi fare colazione perché devi guidare e devi andare a scuola. Ah e prendi un panino perché magari non ci sono le macchinette" obbedisco roteando gli occhi e intanto mio papà ride sotto i baffi.
Faccio scorrere l'acqua per scaldarla, guardo l'ora e sono già le 6 quindi non riuscirò ad asciugare i capelli.
"Allora sono le 6 e mezza, metto la schiuma nei capelli, mi trucco e preparo lo zaino, si dovrei farcela in mezz'oretta" * da quando parli da sola cara?* sta zitta vocina del cazzo, è l'ansia. Esco salutando i miei genitori con un abbraccio e chiudo la porta. Mentre mi avvio nel vialetto ho la sensazione di aver dimenticato qualcosa così dopo aver salutato Carlos con un bacio a stampo controllo nello zaino e...porca puttana, i documenti della moto! Corro dentro entrando in camera e frugo nei cassetti lasciandoli aperti. Torno nel salone e mia mamma ha una felpa tra le dita e me la sventola davanti al naso. "Grazie mamma".
Indosso dei jeans a vita alta e un crop top bordeaux attillato. Chiudo la zip della felpa nera che mi ha dato la mamma e infilo il casco. Accendo il motore e lo faccio scaldare tenendolo al minimo per alcuni secondi, dopodiché io e Carlos sfrecciamo verso la mia nuova scuola.
Abbiamo deciso di partire mezz'ora prima per il probabile traffico e per poterci salutare.
Carlos è un ragazzo dolce, mi fa sorridere sempre, mi ha insegnato a guidare e un giorno mi ha portato a fare enduro. Ma sento che qualcosa tra noi non va. È come se non provassi i suoi stessi sentimenti. Il problema è che devo capirlo prima che sia troppo tardi.

"Ciao amore a dopo, chi esce prima da scuola viene ad aspettare l'altro, va bene cucciola?" annuisco e gli do un rapido bacio prima di entrare nel grande edificio. Vicino alla segreteria c'è un armadietto dove ognuno può ritirare le proprie cose e tenere le chiavi. Scelgo un posto abbastanza comodo in modo da non abbassarmi ne allungarmi e ritiro il casco.
"1° B allora gli alunni sono... Esposito Luca, Rossi Chiara..." una signora abbastanza alta sulla 50ina sta dicendo i nomi degli alunni della classe 1° B e mi preparo a sentire il mio nome "Montgomery Alexia...bene ora seguitemi"
Stiamo camminando in un lungo corridoio dove ci sono tutte le classi, alla fine del corridoio c'è la classe prima B. Tutti si fiondano dentro l'aula per prendere posto, compresa me. Vado verso il fondo della classe e scelgo un posto nell'angolo. Spero che nessuno si sieda di fianco a me, ma subito dopo una ragazza mi chiede se può sedersi, scruto i posti ma l'unico è di fianco a me cosí annuisco. Lei diventa rossa in viso, sembra molto timida così inizio a parlarle
"Ciao, io sono Alexia, tu come ti chiami?"
"Gio..Giorgia piacere"
Sembra simpatica, ha i capelli biondi e lisci(non so se è per la piastra o no), occhi verdi e ha delle lentiggini chiare che le contornano il naso a patata.
"Bene ragazzi, io sono la vostra professoressa di cucina, ora vi spiego il programma di quest'anno e poi voi vi presenterete, dicendo nome, hobby, materia preferita eccetera..." la nuova professoressa ci spiega cosa facciamo oggi e dopo alcune presentazioni è il mio turno.
"Buongiorno, sono Alexia, ho 14 anni e vengo da Roma. Mia mamma è italiana, mentre mio papà è americano, viene dalla California..." dopo una breve pausa ricomincio a parlare "mi piace molto cucinare e amo le moto..." driiin-driin è l'intervallo e tiro un sospiro di sollievo perché non sapevo più cosa dire. Io e Giorgia andiamo verso le macchinette e quando prende gli oreo gli urlo in un orecchio che io li amo. Ride e prende il pacchettino e me lo porge come a offrirmene uno, accetto e dopo aver preso una bottiglietta di Coca-Cola vado nel cortile per fumare una sigaretta. Prendo la sigaretta rollata e la infilo in bocca, cerco l'accendino in tasca ma non c'è e un ragazzo ride "vuoi da accendere?"
"Si grazie" prendo l'accendino e alzo lo sguardo su di lui. È bellissimo, occhi verdi, capelli neri e muscoli perfetti. Gli restituisco l'accendino e ringrazio.
"Basta ringraziare ahaha, piacere Nicholas" mi porge la mano in segno di saluto e ricambio "alexia, scusa è che io ringrazio sempre per tutto"
"Non preoccuparti, da dove vieni?"
"Da Roma e tu?"
"Anche io, dalla garbatella"
"Anche io ahaha"
Finisco la sigaretta e sto per tornare nell' edificio quando lui mi chiama: "se vuoi una di queste sere possiamo uscire, mi daresti il tuo numero per favore?
Arrossisco e mi faccio dare il suo iPhone, digito il numero e gli chiedo" come mi salvo?" "ah non preoccuparti, ti salvo io" sorride e torno nella sala mensa. Giorgia mi aspettava e sulla faccia aveva un sorrisino pervertito "che hai da guardarmi così?"
"Bhe...quello è il ragazzo più carino della scuola e ho visto come vi guardavate" mi fa un sorrisetto complice e rido seguita da lei. Sento il telefono vibrare e per un secondo spero sia Nicholas ma il mio sorriso svanisce appena accendo lo schermo. È Carlos. Cazzo come ho fatto a dimenticarmi di lui. Un ragazzo 5 minuti fa stava flirtando con me e non gli ho detto di essere fidanzata!
Ehy cucciola, sto facendo l'intervallo, comunque io esco a mezzogiorno oggi e tu?
Rispondo velocemente al telefono ma sembro fredda nel dargli la risposta.
Ehy, anche io
"Cos'è successo?" Giorgia mi guarda con aria preoccupata.
"Eh...ho un piccolo problema. Ho un ragazzo"
"E quale sarebbe il problema?
" non lo so, penso di non essere innamorata di lui. Non mi sento felice con lui... E non voglio una relazione così...aiutami non so cosa fare"
"Ascolta, io ci sono passata, prova a passare più tempo con lui e prova a vedere se stai bene con lui, altrimenti diglielo subito prima che entrambi state male"
Un altro messaggio: se vuoi passo a prenderti e andiamo al MC Donald.
Accetto con malavoglia e torno in classe.
Per tutto il tempo penso a cosa sta andando storto fra noi ma Giorgia mi distrae parlandomi infatti stiamo legando molto.
Il suono della campanella mi risveglia dai miei pensieri. Esco dalla classe e vado a prendere il casco, uscita dall'edificio aspetto Carlos ma dopo 10 minuti non arriva cosi vado a prendere la moto nel parcheggio e di fianco alla mia c'è un bellissimo KTM Duke, resto ad osservarlo per un po', quando una voce mi interrompe: "bello vero?"
Mi giro e trovo Nicholas con le braccia sui fianchi.
"Si molto bello, ora devo andare ciao, non possiamo uscire mi dispiace"
Metto il casco e accendo la moto prima che lui possa parlare. Torno all'entrata e vedo Carlos in lontananza.
"Ehy cucciola, come stai?"
"Tutto bene, andiamo? Ho una fame...ahahaha"

L'inizio di un sognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora