Capitolo 1

185 13 4
                                    

"Eren, se non finirai quest'anno con buoni voti, sappi che ti spedirò da tuo padre, che tu lo voglia o meno."

Mia madre mi parlava con tono severo e sguardo duro, davanti al cancello del college, nel quale avrei dovuto alloggiare per i prossimi nove mesi. La guardavo scocciato, ma anche un po arrabbiato, senza aprir bocca nonostante la sua affermazione.

"E non guardarmi così. Non ti permetterò di arrivare alla fine dell'anno con voti pessimi rispetto ai tuoi compagni, solo per uno stupido difetto. Quindi cerca di sforzarti e di studiare, anche di notte se necessario."

"Mamma! Ne abbiamo già parlato, sforzarmi non serve a nulla se non riesco comunque a superare i miei standard. Mi dispiace che tu abbia avuto un figlio difettoso, ma cerca di accontentarti. Ora, con permesso, dovrei andare."

Scesi dall'auto sbattendo la portiera e prendendo i miei bagagli. Ma perché non capisce(?!), le ho già detto che farò comunque del mio meglio, nonostante questo mio grande ostacolo.

Mia madre mi guardò un'ultima volta, mentre io abbassai lo sguardo offeso dal suo atteggiamento sempre così duro nei miei confronti e partì.

Presi un profondo respiro entrando nel cortile pieno di ragazzi e ragazze con i loro bagagli sotto braccio, prorpio come me, chi salutava i propri genitori, chi era diretto all'ingresso dell'edificio e chi da solo o in gruppo con i propri amici a chiacchierare.

Mi diressi a passo calmo e non troppo svelto verso l'ingresso, per evitare di fare brutte figure data la mia impacciatezza nel fare qualunque cosa e una volta entrato cercai di individuare la segreteria, che adocchiai in poco tempo dirigendomici.

Era tutto molto accogliente in quella struttura, molte piante adornavano l'ambiente rendendo tutto più colorato e dei divanetti arancioni giacievano al fianco della segreteria.
Mi aspettavo invece che fosse tutto sui toni del bianco e del grigio, in modo da rendere ogni mio giorno sempre più deprimente, ma a quanto pare mi sbagliavo.

Entrai in segreteria, e mi diressi verso una ansiana segretaria dai capelli grigi.

"Mi scusi, sono qui per gli orari delle lezioni e dei corsi e per la camera in cui alloggiare...per favore"

Sono sempre stato molto timido, soprattutto quando si trattava di essere gentile e chiedere qualcosa. Infatti arrossii appena la signora paffuta dietro la scrivania si abbasso gli occhiali da vista sul naso e mi guardò con un sorrisino sul volto.

"Il tuo nome giovanotto?"

"E- Ehm, Eren Jaeger signora"

Risposi con un sorriso imbarazzato e giocando nervosamente con la manica della felpa grigia che indossavo.

La segretaria posò lo sguardo su un computer per poi spostarlo su dei fogli sparsi  in un cassetto.

"Mh..Allora Eren, ecco gli orari delle lezioni, i corsi e i corsi pomeridiani. In più ecco le chiavi della tua stanza, sarai con altri due ragazzi. Ah, le doccie ci sono comuni oltre l'unica in ogni stanza, ci sono delle regole da rispettare, sono scritte qui."

Mi passò circa cinque fogli con tutte le varie informazioni e le chiavi della stanza. Restai un po' confuso per tutte le informazioni datemi, ma misi i fogli  in ordine e apposto per poi mettere le chiavi in tasca, prendere la mia valigia con lo zaino e dirigermi verso i piani superiori, ringraziando e uscendo dalla segreteria.

La mia stanza era la G28, quindi immaginai si trovasse verso il terzo piano.

Presi l'ascensore e arrivato al terzo piano ero intento a camminare verso il corridoio, ma solo dopo mi resi conto del caos che effettivamente c'era. Il corridoio, nonostante fosse stretto, era pieno di ragazzi, che facevano qualsiasi cosa gli pareva.

Compagni di stanza ~||ERERI||~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora