Capitolo 2

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Eren's pov

"Eren, Eren... dai svegliati, oggi cominciano le lezioni."

"Mh, ora mi alzo."

Schiusi gli occhi e sbadigliai stiracchiandomi contemporaneamente, per poi vedere un Farlan già pronto e profumato davanti ai miei occhi. Sgranai gli occhi, presi il cellulare guardando l'ora e mi alzai velocemente dal letto. Mancava solo un quarto d'ora all'inizio delle lezioni.

Mi precipitai verso l'armadio, presi un jeans nero non troppo stretto e una semplice maglia Bordeaux, con delle vans nere.

Intanto Farlan mi salutò uscendo dalla porta d'ingresso.

Entrai nel bagno, mi feci una doccia in cinque minuti, non badai al fatto che lasciavo goccioline d'aqua ovunque una volta uscito e mi asciugai con una asciugamano che poi lasciai a terra. Mi cambiai e lavai i denti velocemente sporcando il lavandino di dentifricio e uscito dal bagno, presi gli orari, lo zaino che avevo preparato la sera prima e le chiavi uscendo dalla stanza.

Ormai erano le otto e mezza e le lezioni erano partite già da dieci minuti, inoltre impiegai un quarto d'ora solo per trovare l'aula in cui si sarebbe tenuta la lezione di letteratura.

Arrivato in classe mi scusai per il ritardo, e la professoressa, dopo essermi seduto tra i miei nuovi compagni, annunciò che a partire già da domani ci sarebbero stati dei test per verificare che nessuno avesse materie arretrate.

Detto ciò la prof. Ci disse di contiare a leggere il brano che avevano interrotto al mio arrivo.

Mi feci passare una scheda e provai a portare il segno, sperai che la professoressa non mi interpellasse per leggere. Non volevo che si sapesse della mia dislessia già il primo giorno di scuola, così tentai di rimanere il più nascosto possibile.

La prima giornata di lezioni non era andata poi tanto male, tralasciando il fatto che non ero stato capace di interagire con nessuno.

A ora di pranzo decisi di non andare a mensa, dopotutto non avevo un granchè fame così me ne tornai in stanza.

Durante il pomeriggio mi dedicai allo studio, almeno fino a quando non entrarono Farlan e Levi in cucina, mentre io ero sul divano.

"Allora Eren, è da un po' che sei sui libri. Che stai studiando?"

Farlan interruppe il mio ripassare sottovoce come un robot in crisi.

"Emh.. informatica."

Levi si girò verso di me, con una tazza in mano per poi rivolgermi la parola.

"E ci stai capendo qualcosa?"

A quel punto lo guardai male e abbassai lo sguardo sul libro senza guardarlo veramente e vedendo che tardavo a rispondere continuò.

"È da mezz'ora che ripeti lo stesso paragrafo."

Farlan mi guardò curioso, a quanto pare Levi aveva già capito.

"Fatti i cazzi tuoi."

Perché doveva prendermi per il culo adesso, non poteva starsene in camera a fare l'asociale (?)

" Hai ragione, dopotutto che mi fotte di un moccioso che non sa neanche leggere."

Scattai il capo nella sua direzioni con gli occhi sgranati. Come poteva essere così cattivo.
Mi guardava negli occhi, senza scomporsi minimamente. E in quel momento capì anche Farlan.

Mi alzai dal mio posto in fretta e mi parai di fronte al corvino.

"Come osi. Sei solo uno stupido prepotente."

Compagni di stanza ~||ERERI||~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora