Capitolo 4

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Eren's pov.

I rumori, o meglio i gemiti, divennero più forti, si sentirono chiramente due timbri di voce diversi. Uno maschile e uno femminile.

"Ma che?!"

Restai immobile sul divano, con gli occhi spalancati e arrossendo da solo. Non posso crederci. Il corvino è con una ragazza, nella mia stanza, a fare...cose sconce?

Non seppi il motivo, ma in un certo senso mi diede fastidio sapere che lo stava facendo con una ragazza.

"Ah sii! Continua, ancora!"

Mi portai le mani a coprire le orecchie, più imbarazzato che mai. Ma i gemiti della ragazza e del corvino si sentivano ugualmente, così come il cigolare del letto, e lo sbattere di pelli violentemente.

A quanto pare Levi ci va giù pesante, pensai.

Erano passate due ore ormai. Il corvino e quella ragazza non avevano neanche accennato al fermarsi e io stavo disperatamente cercando di studiare, senza riuscire a ricordare una parola dopo aver letto solo un rigo.

Sbuffai, stando quasi per impazzire e mi alzai dal divano arrabbiato, lanciando il libro a terra.

Ora mi sentono.

Entrai bruscamente in stanza, osservando la scena che mi si era parata davanti disgustato. Levi era sopra la ragazza mentre spingeva energicamente e lei era sotto mentre toccava il petto del corvino e gemeva come una vera puttana.

Appena la ragazza si accorse di me, cominciò ad urlare cercando di coprirsi con il lenzuolo e il ragazzo sopra di lei cominciò a sbraitarmi contro.

"Che cazzo fai, stupido moccioso?!"

Si tolse da sopra la ragazza e si coprì dalla vita in giù con il lenzuolo.

"Mentre voi fate..cose sconce, io nell'altra stanza cercavo di studiare, ovviamente con scarsi risultati dato che questa puttana urlava come se stesse morendo."

La ragazza mi guardò male e rivolse uno sguardo a Levi, che intanto guardava me a mascella serrata e con gli occhi più cupi del solito.

"Levi! Difendimi!"

Gracchiò la ragazza mezza nuda, mentre il corvino la guardava indifferente.

"Esci."

La ragazza lo guardò sbalordita.

"Ma-"

"Sta zitta ed esci."

Lo disse con una tale calma, che stavo quasi cominciando a pentirmi di averli interrotti.

"Sei solo uno stronzo!"

Ulrò la ragazza raccogliendo i vestiti, senza vergognarsi d'esser nuda, e uscendo dalla stanza.

Levi si infilò i boxer e si avvicinò a me con sguardo minaccioso.

"Perché ci hai interrotti?"

Lo guardai male.

"Andiamo Levi. Era da due ore che stavate... scopando e io non riuscivo a studiare. Ma poi, due ore, senza mai fermarsi. Soffri di eiaculazione ritardata per caso?"

Mi permisi di stuzzicarlo un po', vedendo la sua espressione ancora più dura.

"Il mio cazzo funziona perfettamente, moccioso."

"Mh, io avrei dei dubbi."

Assunsi una finta espressione pensante.

E in poco tempo mi ritrovai spiaccicato al muro, con il corpo del corvino premuto sul mio.

Sorpreso dalla situzione arrossii, poggiando le mie mani sul suo petto per spingerlo via, ma lui non si mosse di una virgola e avvicinò il suo viso minaccioso al mio.

"Vuoi vedere cone te li faccio passare i dubbi?"

Spinse il suo bacino verso il mio, facendomi percepire qualcosa di duro. In quel momento andai a fuoco.

"Spostati."

"Allora ritira ciò che hai detto riguardo al mio cazzo."

Spinse di più verso il mio corpo, mentre io cercavo di stare calmo per non farmi prendere da un'altro attacco di claustrofobia e intanto il suo..coso eretto lì sotto non faceva altro che mettermi a disagio.

"N-no, se lo penso perché dovrei ritirarmelo?"

Lo guardai dritto negli occhi, mentre lui si avvicinava al mio orecchio.

"Perché altrimenti sarai tu stesso a controllare se il mio cazzo ha qualche problema o meno."

Spalancai gli occhi e tentai di allontanarlo da me, ovviamente con scarsi risultati.

"E va bene, il tuo coso non ha nessun problema. Contento di essertelo sentito dire?"

Mi guardò  inespressivo, come sempre, per poi abbassare lo sguardo sui miei pantaloni leggermente più stretti di prima per poi riportarlo sul mio viso che ora era completamente rosso e con lo sguardo rivolto alle sue labbra, al semplice scopo di non guardarlo negli occhi.

Mi alzò il viso con due dita, spingendo delicatamenete sotto il mio mento e costringemi a guardarlo negli occhi.

Questi, presero una sfumatura bluastra e gli angoli delle sue labbra ora erano leggermente rivolti verso l'alto.
Mi guardò intensamente e non potei non notare quanto gli stesse bene quell'acceno di sorriso sul volto.

"Sei solo un moccioso, con gli ormoni a mille che non sa ancora ciò che vuole."

Non capii a cosa si riferisse con l'ultima frase, ma intuii che era comuqnue riferito ai miei ormoni, che impazzivano per Levi

Il cirvino si allontanò dal mio corpo, lasciando lì, ad ammirare i suoi muscoli e sovrappensiero. Con un'erezione nei pantaloni che andai a coprire quasi subito abbassando la maglietta e rifugiandomi in silenzio in cucina.

Mi buttai sul divano, non prima di aver raccolto il libro ormai stropicciato da terra e averlo posato poco dopo nello zaino.

In quel momento era notte fonda e non sarei stato in grado di studiare, quindi mi rassegnai, decidendo di andare impreparato il giorno dopo per affrontare i test.

*********
Ero a mensa. Questa mattina mi sono risvegliato con la schiena a pezzi, dato che la sera prima mi ero addormentato sul divano.

Presi qualcosa da mangiare e tornai in camera.

I test di oggi erano andati male, fui sicuro di aver preso delle F a quasi tutte le verifiche.

Quel pomeriggio, avevo molto da studiare. Avevo intenzione di chiedere una mano a Farlan, ma ancora non si era fatto vivo da ieri sera.

Mi sistemai alla scrivania della camera che condividevo con il corvino e aprii i libri provando a studiare, anche se dopo poco entrò Levi, mentre io avevo la testa fra le mani con lo sguardo rassegnato sui libri.

Si sedette sul suo letto senza proferire una parola e guardando il suo cellulare. Ma di colpo un'idea mi balenò per la mente e non esitai a sputarla fuori.

Mi girai di scatto con la sedia verso Levi, che mi rivolse uno sguardo annoiato e poi presi un profondo respiro, sperando che il ragazzo sul letto non lo prendesse per un patetico ragazzino in cerca di disperato aiuto.

"Levi. Mi aiuti a studiare?"

Spazio me:

Mi scuso se il capitolo è corto, i prossimi saranno sicuramente più soddisfacenti.

Compagni di stanza ~||ERERI||~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora