Capitolo 4

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Beverly
Dopo pranzo andammo subito a lezione , marika aveva la macchina  per cui non avevamo problemi , non dovevamo aspettare la metro e potevamo muoverci come volevamo, l'unico fastidio era il traffico che comunque ci costringeva a partire almeno un quarto d'ora prima, se non di più da casa. Ci sorbimmo  due ore di microbiologia e altre due di biochimica , erano due materie che mi piacevano ma erano  anche abbastanza toste. Dovevo cominciare a studiare e mettermi alla pari , altrimenti non ce l'avrei mai fatta a dare gli esami a giugno e non potevo assolutamente lasciarmi due esami arretrati , avevo intenzione di laurearmi per tempo, oltre che per me stessa anche per i miei genitori che  facevano tanto e almeno questo glielo dovevo.
<< sono distrutta>> disse marika mentre entravamo in macchina <<due materie così una dopo l'altra sono deleterie>> <<a chi lo dici, ho la testa che mi scoppia>>dissi allacciando la cintura << Bev cosa facciamo? Torniamo a casa o andiamo a prenderci un' aperitivo?>> chiese << aperitivo, così prendiamo un' po' d'aria, siamo dalle 2 chiuse nell'aula>>dissi << perfetto andiamo al TopOne in centro ?>> << si si, così vediamo se vengono anche Anna e simo>> risposi << ok , scrivi sul gruppo così' lo leggono entrambe >> disse uscendo dal parcheggio. Presi il telefono aprii la chat coinquiline e scrissi il messaggio ''noi abbiamo finito ora, stiamo andando a prendere un aperitivo al TopOne venite ?'' la risposta di Anna mi arrivò dopo pochi secondi '' si, 5 minuti e ci avviamo'' visualizzai e  posai il telefono,<< ci aspettano li>> dissi a marika << con la puntualità di Anna dubito che saranno loro ad aspettare noi>><< in effetti>> dissi ridendo. Anna era una ritardataria cronica, ci metteva due anni per prepararsi e anche quando era pronta in anticipo riusciva a fare tardi , come facesse e cosa facesse ce lo siamo sempre chieste, ma nessuna era mai riuscita a capirlo .

Quando arrivammo al locale  stranamente le trovammo già lì sedute ad aspettarci << Anna mi sorprendi, simo ti ha trascinata fuori di casa?>> disse ironicamente marika mentre prendevamo posto<< ah ah ah simpatica,eravamo già in giro >> disse < ah ecco mi sembrava strano>> rispose marika << dove siete state ??>> chiesi<< a fare un giro per negozi, la mia collega organizza un festino nella sua villa , e mi serviva un vestito , non mi sono salita ancora nessun vestitino leggero>> rispose simo mentre Anna faceva segno al cameriere di avvicinarsi << lo hai trovato?>> chiesi guardando il menù posto al centro di ogni tavolo << c'è qualcuno carino , ma volevo chiedere a marika se mi accompagna al centro commerciale domani pomeriggio, magari trovo qualcos'altro>> rispose rivolgendosi a Marika che stava fissando qualcuno al tavolo dietro di noi e si girò solo quando sentì il suo nome << come ? Parlavi con me ?>> disse come se fosse da tutt'altra parte << ha chiesto se l'accompagni al centro commerciale domani pomeriggio>> disse Anna alzando la voce per attirare la sua attenzione  <uh si , possiamo andare tutte , tanto nessuna ha lezione domani pomeriggio>> rispose senza distogliere lo sguardo dal tavolo dietro << mari ma cosa ...>>dissi facendo per girarmi anche io,ma il cameriere mi bloccò << possiamo ordinare? >> << si>> dissi << per me un aperol>> << per me una cedrata >> disse Anna << anche per me , ma senza ghiaccio >> aggiunse simona << e per lei signorina cosa porto?>> disse rivolgendosi a Marika che probabilmente non si era nemmeno accorta che fosse arrivato<< o mi scusi, quello che ha preso lei>>, disse indicandomi << perfetto >> disse il ragazzo  << sono venti in tutto>>  , prese i soldi che avevamo messo sul tavolo e si allontanò .<< Marika ma si può sapere cosa cavolo sta guardando?>> disse Anna,marika  non fece in tempo a  fermarci che tutte e tre ci girammo verso il tavolo che stava fissando da quando ci eravamo sedute. C'erano un ragazzo e una ragazza , lei aveva lunghi capelli scuri ma era di spalle quindi non riuscivo a vederla in viso, lui era in parte coperto dalla ragazza ma non feci fatica a capire chi fosse, l' avrei riconosciuto in mezzo a una folla di milioni di persone... Alessio era a due tavoli di distanza da me , non era cambiato per niente, forse solo un po' più magro rispetto all'ultima volta, ma sempre bellissimo. Mi resi conto che nonostante i mesi trascorsi senza di lui quello che provavo non era cambiato,mi era bastato rivederlo per rendermi conto che lo amavo ancora e che non avrei mai smesso di farlo, nello stesso tempo però sentii un senso di nausea  che mi risaliva su per lo stomaco, stava sorridendo a quella ragazza e le teneva la mano. Due sentimenti contrastanti cominciarono a farsi largo dentro di me, da un lato c'era l'amore per il ragazzo che non avevo dimenticato e che aveva reso meravigliosi 4 anni della mia vita, dall'altro invece c'era l'odio e lo schifo per quel ragazzo che mi aveva abbandonata in spiaggia neanche fossi un animale e che non aveva perso tempo a rimpiazzarmi. Il sentimento di odio prese il sopravvento, quel bastardo pezzo di merda, non meritava il mio amore , non meritava tutte le lacrime che avevo versato quando era andato via, non meritava proprio  niente da me ,se non  disprezzo, non ero un giocattolo da prendere e lasciare quando ci si stanca , avevo dei sentimenti lo avevo amato e lui sapeva quanto , mi avrebbe dovuto dare almeno una spiegazione,almeno una cazzo di spiegazione me la meritavo,anche un '' non ti amo più'' mi sarebbe bastato , ma il silenzio era stato straziante. Per mesi mi ero torturata la mente cercando la motivazione del suo gesto, mi davo la colpa , forse non ero stata capace di amarlo come avrei dovuto, forse avrei dovuto dargli più certezze riguardo il nostro futuro, forse l'avrei dovuto appoggiare di più riguardo la sua scelta di trasferirsi invece che riversargli addosso la mia paura di perderlo, forse .. forse… forse… troppi forse e troppe domande rimaste senza risposta, non ebbi neanche il coraggio di fargliele quelle domande , avevo paura di quale sarebbe stata la sua risposta oppure che la risposta non sarebbe mai arrivata. Solo in quel momento mi rendevo conto del perché non mi avesse dato spiegazioni. Era ovvio si sentiva con un altra e non sapeva come dirmelo, lo stronzo mi tradiva e non aveva avuto le palle per dirmelo in faccia , era caduto in basso troppo in basso. Mi sentivo una stupida, per aver perso cosi tanto tempo dietro a lui, per essere stata male , per averlo amato e per amarlo ancora , ma era arrivato il momento di cambiare, di andare avanti, e questa volta per davvero, non volevo più essere triste, infondo la vita era una ed era troppo breve per essere sprecata così, avevo intenzione di iniziare a vivere, di fare tutte le cose che non avevo mai potuto fare mentre stavo con lui, avevo intenzione di divertirmi come tutti i ragazzi della mia età. Da qual momento sarebbe iniziata  la mia vita universitaria , quella vera, quella fatta oltre che di studio di feste,di serate in discoteca, di ragazzi e di cazzate.
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<Beverly ti senti bene ? Vuoi che andiamo via>> sentii dire a marika, quando mi girai a guardarla vidi che avevano tutte e tre una faccia preoccupata, chissà per quanto tempo ero rimasta  a guardarlo immersa nei miei pensieri visto che loro avevano già quasi finito i loro drink e io non mi ero nemmeno accorta che li avesse portati .<< ehm no ,scusate e che..>> << non devi scusarti  Bev>>dissero quasi in coro.. << lo abbiamo riconosciuto tutte , è Alessio vero??>> disse Anna << si è lui>> << beh scusami tanto cara ma adesso lo odio ancora più di prima >> disse Simona << non c'è bisogno di odiarlo, gli daremmo troppa importanza , lasciamolo li nella sua miseria,e brindiamo a una nuova vita , alla mia nuova vita>>dissi prendendo il mio bicchiere, tutte e tre si guardarono stupite ma  alzarono ugualmente i bicchieri quasi vuoti.  << a una nuova vita>> brindammo.


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