Like a rolling stone

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<<Ma che sta facendo?>>
<<È da ieri che sta tra le nuvole ignorando tutto il mondo>>
<<Oiiii Fraaa?>>
<<Fra?>>
<<Francesca?>>
<<Ma non sono un artista...ahaha...>>
<<...>>
<<Tu non capisci...lui mi ha scr->>
<<Si, ti ha scritto nome e cognome con "ma non sono un artita ahaha>>
<<E anch->>
<<Si, avete anche scritto insieme Wish you were here>>
<<EH MA LUI È->>
<<E si, sappiamo anche questo, lui è B>>
<<E QUINDI È OVVIO CHE SONO NEL MIO MONDO A PENSARE I NOMI DEI NOSTRI FIGLI>>
<<A me non sembra una cosa tanto normale>> ride Alessandro.
<<Come se dare un nome al pene di Christian lo fosse>> rido aprendo il portone della scuola.
<<Sarà, ma è una cosa carina>>
<<Nah è solo volgare e inquietante>>



Eccolo. È Lì.
È seduto sulle scale con il suo basso posto in una custodia nera, e sta parlando con i suoi amici e una ragazza.
WAIT
Una...RAGAZZA??
E sembra anche super carina, ma che dico, è assolutamente bellissima.
E ORA COSA FACCIO?
Devo assolutamente allontanarla da lui.
Idea.


È una cosa folle si, ma non per me.
Mi diriggo a passo deciso vicino alla campanella e mi guardo intorno.
Non c'è ancora nessuno dato che sono le 7:40 solo che....NON CI ARRIVO.
COME FACCIO AD ESSERE COSÌ BASSA? E PERCHÉ LA MIA ALTEZZA DEVE PER FORZA INTRALCIARE TUTTI I MIEI STUPIDI PIANI?
Ok. Calma Francesca.
Cammino a passo svelto cercando di non far rumore fino ad arrivare all'aula più vicina, ovvero la 1D.
Trascino un banco senza badare a tutto il rumore che sto facendo.
Cerco di salirci sopra per arrivare a quel bottoncino rosso.
Il banco tremolava tutto e la mia testa diceva di scendere immediatamente, ma dato che ero già lì non potevo fare altrimenti, non voglio che qualcuno mi porti via il mio B.
Esito la prima volta, la seconda, la terza e poi il mio indice spinge il bottone.
DRIIIIN.



Corro a rimettere il banco a posto e ritorno da Alessandro che ha iniziato a farmi domande come "dove cazzo sei stata?" o "perché la campanella è suonata 15 minuti prima?".
Ovviamente io annuivo tacendo, mentre i miei occhi erano fissi su B e i suoi amici che si salutavano.
La ragazza invece lo saluta con un bacio sulla guancia e un sorrisetto stampato in faccia.
ALLORA FORSE É LA SUA FIDANZATA?
Nah, si sarebbero baciati sulle labbra.
MA ALLORA PERCHÉ SI SONO SALUTATI IN QUEL MODO?
Fatto sta che ormai la campanella è suonata, e anche se in anticipo dobbiamo entrare in classe.




<<Oh come mai la campanella è suonata prima?>>
<<Ciao Valeee>>
<<Ciao Ale, ciao Fra>>
....
<<Che ha?>>
<<Non lo so, è da quando siamo entrati a scuola che non parla, annuisce solo.>>
<<Fraaa??....>>
Val tira fuori una busta di taralli e la apre davanti a me.
<<Quindi non li vuoi?>> accenna un sorriso malizioso, è ovvio che si sta prendendo gioco di me.
<<Non ho fame.>>

<<COSA?!>>
<<È MALATA, FORSE HA L'INFLUENZA>>
<<Aspetta, ci riprovo>>

...

<<Fra, sono i tuoi taralli preferiti stupida troia..che hai?>>
<<Ho detto che non ho fame. Cosa ti sfugge?>>
<<Perché stai così?>>
<<Guarda che se qualcuno ti ha fatto qualcosa lo picchio io>> sorride la ragazza con occhi preoccupati.
<<Non ho nulla e nessuno mi ha fatto niente, è solo...una giornata no, ecco>>
<<Ma->>
Il prof di religione entra in classe e interrompe Valentina.


<<Allora sorelline e fratellini, prima di parlare insieme riordino il registro online, voi fate silenzio>>

Valentina mi passa un foglio coperto per metà dal suo quaderno per nasconderlo.

"Che succede? Anche se ti va male qualcosa, come un brutto voto, non sei mai così giù, anzi, ripeti <<la prossima volta andrà meglio ora voglio il ciboo>>. Perché stai male? Con me ne puoi parlare"

Non è che non mi fido di Vale, solo che io non mi ritrovo nel ruolo dell'amica che si fa aiutare.
Insomma, sono io che ho sempre aiutato lei.
Non voglio stressarla con i miei problemi, né voglio metterla in difficoltà consolandomi in qualche modo impossibile

Per fortuna interrompe tutto il professore che inizia a parlare facendo fare strani movimenti alla penna che ha tra le dita.

<<Allora ragazzi, oggi parliamo del dialogo.
So che è strano, ma ormai avete capito che preferisco parlare di queste cose cercando di aiutarvi invece di spiegarvi religione.
Il dialogo è molto importante, che sia con i genitori, con degli amici, con dei parenti, con i professori, o semplicemente con persone estranee. È la comunicazione che fa vivere l'uomo, ricordatevelo.
Non c'è assolutamente nulla di male nel mettere a nudo le vostre emozioni o i vostri pensieri raccontandoli ad una persona.
Ricordatevi che la gente, anche se non tutta, può capirvi. Tenete presente che ascoltando le vostre parole, una persona può darvi un parere personale su quello che avete esposto, e non vi fa piacere il sol fatto che pensi delle cose sensate per rispondervi? Pensa a voi e alla vostra situazione, o alla vostra domanda, al vostro pensiero, o addirittura a come continuare una conversazione.
Non vi ritenete speciali ad essere pensati da una persona? Non vi viene quel sorrisetto? Oh lo vedo, vi sta venendo.
Anche se non lo sapete molta gente pensa alla vostra esistenza, a voi, si preoccupa per te, si, per te, non è una cosa bellissima?
E non vi sentite bene sapendo che magari la vostra esistenza, la vostra persona occupa totalmente la mente di qualcuno?
Io penso sia una cosa sensazionale.
Sono al centro dei pensieri di mia moglie, dei miei figli, e dei vostri in occasioni come queste dove voi vi starete chiedendo "questo dove vuole andare a parare?".
Il dialogo è importante anche per le spiegazioni. La vostra mente fa tutto da sola, ma a volte può sbagliarsi, forse non è come voi credete e state fraintendendo tutto. Vi è mai successo?
Chiedete sempre spiegazioni, o almeno cercate di ricavarle, d'altronde non siamo perfetti ed è normalissimo confondersi.
Bene. A questo punto credo sia finita l'ora. Faccio l'assegno e vi lascio parlare gli ultimi cinque minuti che tra poco dovete fare ricreazione.
Per casa fate una riflessione su questo e poi portatemi, non firmato, un pezzo di carta con su sopra il vostro problema più grande, e in classe cercheremo di risolverlo. Ovviamente non verrà rivelato il vostro nome perché è in forma anonima. Io vado ragazzi, non fate troppa confusione.>>


Frainteso?
E se fosse davvero così?
D'altronde io non so nulla di lui.
Si metterebbe con una come lei?
...
Certo che si...è bellissima...
Però...
È superficiale? Forse non le piace..
Devo fare le mie ricerche ho capito.
Ma intanto...


"No, non è nulla, mi è giá passato, andiamo a stalkerare per i corridoi?..Ah e per la cioccolata calda scrocchiamo i soliti cinquanta centesimi ad Ale?"

Almeno ti ho risposto Val.

Il disagio di avere un ragazzo rocketDove le storie prendono vita. Scoprilo ora