Capitolo 2

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Fare pace quella notte è stato bellissimo, nessuno deiloro amici si è prodigato in incursioni inopportune e chiusi nella loro camerada letto Emma e Mattia si sentivano davvero in vacanza da soli. Ne avevanoapprofittato per aprire una bottiglia di vecchio vino rosso locale e avevanobevuto senza alcun pensiero, lasciandosi contagiare dalla magia delle bollicine,avevano riso tanto, provocandosi per il solo gusto di vedere le reazioni dell'altro.Lui le aveva ripetuto che era bellissima e lei dopo avergli dato del paraculoaveva troppo timidamente replicato che lo era anche lui, che lo amava da moriree che non lo avrebbe lasciato mai. Quelle promesse vennero ben presto seguitedal richiamo silenzioso dei loro corpi e solo alle prime luci dell'alba si eranoeffettivamente addormentati.
Quando la sveglia del cellulare inizia a vibrare sul comodino Mattia la staccacon una mano e ricaccia la testa indietro sul cuscino, vorrebbe dormire ancoraun po', ma le ha promesso una gita in barca e il tempo per poltrire è finito. Agiudicare dalla luce che entra dalla finestra deve aver posticipatoinavvertitamente la sveglia un paio di volte. Gira la testa verso il centro delletto e la vede dormire girata su un fianco, gli dà le spalle e il lenzuolo lacopre fin sopra il seno, è ancora nuda segno che non si è per niente svegliata.Si mette anche lui su un fianco e con le dita inizia a disegnare degli stranicerchietti sulla spalla della donna, prosegue verso l'incavo del suo collo econ le labbra si piega a baciarle il braccio.
<<Mmm ...voglio dormire>> si lamenta Emma a quel muto richiamofacendolo ridere.
Non le risponde ma continua a baciare i lembi di pelli lasciati scoperti epensa che se non si sveglia all'istante sarà dura frenare la voglia di lei chesta nascendo spontanea sotto il lenzuolo.
<<Matti...>> blatera piagnucolante riuscendo finalmente a girarsi. Sistende sulla schiena e gira il volto verso di lui, alzando di poco la testa perreclamare il suo buongiorno che lui non le fa di certo mancare.
<<Sveglia...>> le sussurra lui rubandole piccoli bacetti a stampo chefinalmente le fanno aprire gli occhi.
<<Ma che ore sono? Ci siamo addormentati da dieci minuti>> e sembrache quella mattina sia lei ad aver voglia di fare i capricci.
<<Te devi sveglià, so le dieci e dobbiamo andare>>
<<Mi potevi almeno portare la colazione>> sbuffa lei con la voce da bambina facendoleridere ancora di più. È strano per lui assumere quel ruolo inedito, di solito èlei la mattiniera della coppia ed è lei che prepara la colazione per entrambi ela porta in camera, riuscendo in un modo o in un altro a farlo alzare dal lettoquando vorrebbe poltrire un altro po'.
<<Vestiti che faccio il caffè>> le dice rubandole un bacio
<<Da quando sai fare il caffè?!>> lo sfotte lei iniziando asvegliarsi del tutto.
<<Infatti lo vado a comprà al bar... movite! Te voglio trovà pronta>>si alza dal letto e lei lo osserva. Completamente nudo cammina a suo agio per lastanza afferrando della biancheria pulita. Emma si attorciglia una ciocca dicapelli tra le dita e si appoggia meglio al cuscino per godersi quellapasserella imprevista, lo guarda dirigersi in bagno e deve lottare contro séstessa per non alzarsi e raggiungerlo sotto la doccia. Ha ancora vivido ilricordo della notte appena passata e un segno evidente sul suo petto dimostrache non era solo un sogno.
<<Vado al bar e torno, ancora cosi stai? Sbrigati >> le dice l'uomouscendo dal bagno vestito e profumato di tutto punto. Lei si alza, gli ruba unbacio e si infila in bagno a prepararsi.
Quando torna in camera con i due caffè inarca un sopracciglio e scuote la testanervoso.
<<Dov'è che staresti andando vestita cosi ?!>>
<<Cosa c'è che non va?>>
<<c'è che lo fai apposta per farme sbroccà, ecco che c'è! Vedi de cambiattese no il giro in barca salta insieme alla tua testa>>
<<Ma è un costume con un copricostume Matti>> dice trattenendo unsorrisetto divertito mentre lo vede sedersi
<<No Emma, è un pezzo di sotto che non copre un cazzo, un pezzo di soprache usavi alle elementari quando eri piatta e uno straccio pieno di buchi chepare magnato dalle tarme! Se lo chiamano copricostume deve coprì, no chenon copre un cazzo!>>
<<Dai non essere geloso>> prova a tenerlo buono la donna sedendosia cavalcioni sulle sue gambe.
<<Cambiati!>> le sibila l'uomo sulle labbra posando le mani sullesue cosce.
<<No!>> risponde la donna ridendo felice di portarlo all'esasperazione
<<Lo vedi che lo fai apposta e che litighiamo sempre per colpa tua! Cambiatida sola o ce penso io>> dice minaccioso
<<Prima dammi il mio caffè>>
<<Non ti do niente, ndo l'hai preso sto coso?!>>
<<Li avevo tra i costumi della prima elementare>> lo sfotte lei
<<Te se vede tutto>> e il suo sguardo imbambolato non scappa all'occhiodella donna.
<<Però ti piace>>
<<Si ma ora te lo togli>>
<<Ok! Ma se facciamo tardi è colpa tua >> risponde la donnainiziando a spogliarsi, pur rimanendo su di lui
<<OH che stai a fa.. non te devi cambià qua! Adesso te ne vai in bagno eti metti un bel costume intero, di quelli che te coprono tutte le chiappe>>le dice sculacciandola.
<<Ahià Mattia!>>
<<Muoviti!>>
<< No, non mi cambio. Dammi il caffè e andiamo!>> si impunta ladonna afferrando il bicchierino di carta con il liquido nero dentro
<<Appena qualcuno te guarda famo i conti>>
Sorseggiano veloci il caffè e lui continua a tenerle il broncio. La donnaprende la sua borsa da mare e poi gli afferra le guance con due dita e glilascia un sonoro bacio <<rilassati amore, saremo solo io e te in barca.Non mi vedrà nessuno>>.
<<Cammina va...guarda che roba, pare che devi sfilà per Playboy.>>
Chiude la porta della loro camera dietro le sue spalle e insieme scendono lescale trovando i loro amici seduti attorno al tavolo a fare colazione.
<<Porto la Brown a fare un giretto in barca>> dice contento
<<E la fai uscire di casa così? Te sei rammollito fratè>> diceCarlo non riuscendo a togliere lo sguardo dalla donna.
<<Rosciò, vedi de finilla.>> si lamenta l'uomo per poi incenerirela sua donna con uno sguardo che ha tutta l'aria di un "te l'avevo detto".
Venti minuti dopo arrivano al piccolo porto, Emma si lascia guidare da lui ecirconda il suo fianco con il braccio, pizzicandolo per attirare la sua attenzionee reclamare un bacio.
<<Che voi?!>> le chiede l'uomo divertito mettendosi su quell'espressioneda sbruffone che la donna adora.
<<Sei proprio stronzo! Ridi adesso che poi ti faccio vedere io>>
<<Ma che me fai vedè te? Che sei alta un metro e cinquanta>>
<<Stronzo! Vattelo a fare da solo il giro in barca Briga!>>
<<Erano mesi che non mi chiamavi Briga!>> nota lui divertito per lareazione della sua donna.
<<è questo che sei, il mio Mattia non mi prenderebbe in giro>> dicela donna per poi scoppiare a ridere di fronte allo sguardo eloquente di lui chela tira per un braccio e la bacia per farla stare zitta.
<<Il tuo Mattia – le fa il verso lui- ti porta a fare un giro con questa>>le indica una piccola barca a vela e la aiuta a salirci su.
<<Ma la sai guidare questa cosa?>>
<<Certo! È na barca mica un catamarano, non sarà più difficile di guidareuna macchina in piena Roma>> dice accendendo il motore
<<Esattamente quante barche hai guidato in vita tua, amore?>> e iltono con cui la donna fa quella domanda non è sicuramente dei più tranquilli.
<<Una>>
<<Quindi questa è la seconda volta?>>
<<No, Una ...questa!- le dice rubandole un bacio- anzi scendi in cabina cheho fatto preparare vino e roba da mangiare>>
<<Ma tu sei pazzo! Se non ci ammazziamo per colpa tua ti ammazzo ioappena arriviamo, questo sappilo!>>.
L'uomo ridacchia guardandola sparire oltre le scalette che conducono nellapiccola cabina, guarda il quadrante della piccola barca e fa schioccare le ditainiziando a canticchiare un motivetto di Francesco De Gregori "Guarda i muscoli del capitano, tutti diplastica e di metano. Guardalo nellanotte che viene, quanto sangue ha nelle vene."
E non si stupisce più di tanto quando due braccia sottili gli circondano lavita e lo abbracciano da dietro e una voce conosciuta canta con lui il resto diquella canzone. Gira di poco la testa per darle un bacio e la donna si muovelasciando che sia lui adesso ad abbracciarla.
<<Proviamo a non litigare?>> gli chiede mentre lui scuote la testae la bacia ancora
<<Ma io mi diverto troppo a litigare con te>>
<<Ma facciamo solo quello>>
<<Facciamo anche pace>>
<<Sto iniziando a sospettare che litighi apposta con me per poi farepace>>
<<Statte zitta>> la zittisce l'uomo punto sul vivo e mentre le lorolabbra si incontrano di nuovo spegne il motore e la trascina a prua per farleammirare il panorama.
<<Wow siamo in mare aperto da soli>> esclami la donna maliziosatogliendosi il copricostume
<<Esatto.. e tu me la devi ancora pagà per questo costume da Monaca diMonza che te sei messa>>
<<Perché non ti piace?>> chiede la donna maliziosa girando su sestessa molto lentamente.
<< E te devo pure risponne?>>
Mattia prende la bottiglia di vino e i bicchieri e si sdraia a terraosservandola come un gatto osserva la sua preda.
<<Sei consapevole che stai a giocà col fuoco e che te stai pe bruciàve?>>
<<Sono circondata d'acqua, mi basta tuffarmi per spegnere ilfuoco>> risponde a tono camminandosensualmente verso di lui fino a rimanere in piedi tra le sue gambe. Lo guarda negli occhi e inizia a mimare unlento e sensuale balletto canticchiando un motivetto spagnolo. Muove i fianchisensualmente, gira su sé stessa ondeggiando il bacino e alza le mani sopra latesta togliendo l'elastico dai capelli, lasciandoli liberi di ondeggiare.
<<Me stai a provocà?>>
<<Ballo per te, perché ti dispiace?>>
<<No... guardavo il tuo costume, non ti dà fastidio?>> chiede l'uomosornione.
La donna si gira di schiena e continuando ad ondeggiare tira via i laccetti delsopra del suo bikini. Si copre con una mano e si gira verso di lui lanciando ilcostume sul suo viso.
Mentre ride divertita per l'espressione che il suo uomo ha sul volto, Mattiacon uno scatto le afferra il polso e la tira su di sé.
<<Questo lo fai solo con me>> le sibila in un orecchio con tonopossessivo prima di morderle le labbra. E si chiede come faccia a bruciare digelosia anche in quel momento in cui sono da soli in alto mare. Si ritrova stesa su di lui, con lemani dell'uomo posate sul suo fondoschiena che la tengono ancora più stretta alsuo corpo. Annuisce a quelli che consideradeliri e prende a baciargli il collo, desiderosa di vederlo ricoperto dei suoisegni.
<<Non ho sentito – le dice l'uomo bloccandola e ripristinando il contattotra i loro occhi- embè?!>>
<<Si, solo con te- conferma la donna alzando gli occhi al cielo- adessoposso riempirti di succhiotti senza che mi interrompi per sta cazzo di gelosia?>>gli chiede divertita sapendo quanto lui odi essere marchiato in quel modo.
<<No, non puoi>> le risponde infatti con un sorrisetto da stronzo epresto lei si ritrovata immobilizzata sotto il corpo di lui, succube di veri epropri morsi.
Con le mani perse tra i suoi capelli inarca la schiena lasciandogli liberoaccesso a ogni parte del suo corpo. Sente le mani di lui accarezzarle ilfianco, il braccio, le gambe. E non capisce a cosa sia dovuta quella frenesia, starivendicando il possesso su di lei, sicuramente qualcosa deve averlo turbato.
<<Ehi...- lo blocca afferrando il suo mento con le mani- solo tu>>gli sussurri ad un passo dalle labbra vedendolo aprirsi in un sorriso sincero.Annuisce e riprende a baciarla, questa volta con meno foga ma non con menopassione.
<<Ti amo>> le sussurra all'orecchio come fosse un segreto da tenerenascosto ma che riesce ogni volta a scioglierla del tutto.
<<Quanto?>>chiede la donna con un sorrisetto divertito
<<Tanto-dice dandole un bacio- tanto- e le dà un altro bacio-tantissimo>>conclude tuffandosi sul suo petto.
La mano di lei scende sulla sua schiena, lo accarezza con le unghie, graffiandoloquando lui le morde la pelle, poi la sua mano scende più giù e inizia a giocarecon l'elastico del costume di lui.
<<Certo che sto costume fa proprio schifo amò>> dice lei facendogliuna pernacchia sul collo.
<<E tu non lo toccà se te fa schifo>> la prende in giro luistringendo la sua coscia nella mano.
<<sei mio, posso toccare quello che mi pare >> dice sicura sfidandolo con lo sguardo. E quellosguardo non gli lascia scampo, perché è chiaro a entrambi che ormai siappartengono.    

Nda. Avete visto che bel mare? È proprio piatto come una tavola... Che potrà mai succedere di terribile con un mare cosi bello e calmo?! 😂😂😂
Al prossimo capitolo.

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