<<Amore ma ti pare che ti incazzi senza motivo? Non l'ho guardata la cameriera, te lo giuro!>> ripete l'uomo alla sua donna che cammina verso il molo del piccolo porto vicino. Ancora una volta hanno litigato e quella che doveva essere una semplice vacanza per festeggiare il loro primo anniversario rischia di diventare l'epilogo finale. E questo in fondo è quello che succede quando non si riesce a dire di no agli amici e quella che doveva diventare una romantica vacanza in due, si appresta a diventare una sicura catastrofe.
<<Non è vero, l'ha detto pure l'amico tuo che continuavate a lanciarvi occhiate! Che ti pare che non l'ho vista la gomitata che ti ha dato per spingerti a provarci con lei?!>> risponde esasperata la donna mentre cerca di sfuggire alla presa dell'uomo sul suo polso.
<<Ma che stai a dì Emma?! Ma se Carlo ti adora e lo sai anche tu, m'ha dato una gomitata perché je piaceva a lui, mica pe me. E poi lo sai che so pazzo di te>> e gli basta tenerla stretta al suo corpo per vederla rasserenarsi, giusto il tempo di un bacio veloce sul collo, per riprendere di nuovo quella animata lotta verbale.
<<Che motivo c'era di portarsi dietro anche Carlo? Doveva essere la nostra vacanza>>
<<Potrei dirti la stessa cosa per Francesca e il resto delle tue amiche>>
<<Francesca è mia amica e poi ti ricordo che Fra non voleva venire e sei stato tu a pregarla in ginocchio visto che dovevi portarti tuo cugino e non volevi facesse il palo>>
<<Mio cugino è stato male e lo sai anche tu che non potevo lasciarlo a casa.>>
<<Eh certo.. hai sempre ragione tu tanto.>>
<<Vedi che quando sei ragionevole, siamo d'accordo>> le risponde l'uomo con un sorriso, riafferrandola per i fianchi e mentre i capelli biondi della donna sferzano l'aria, a causa della leggera brezza marina, loro due si perdono in quello sguardo tutto loro.
<<Sei davvero un idiota>>
<<Dai dammi un bacio>> le sussurra all'orecchio quell'uomo che ormai le ha fatto perdere la testa. I brividi si impadroniscono delle loro schiene e loro si stringono forte sentendosi al sicuro.
<<Potresti darmelo tu una volta tanto, devo fa sempre tutto io>> si lamenta la donna che non è ancora contenta di come sia finito quella breve discussione e ha ancora voglia di litigare con il suo uomo. Ma lui la bacia riuscendo finalmente a placare quel fiume di parole che sembrava non volerla abbandonare.
<<Sei prepotente e bugiardo, la stavi guardando quella>>piagnucola
<<Si la stavo a guardà perché c'aveva un bel culo>> risponde con tono sbruffone ottenendo un calcio sul ginocchio
<<Vaffanculo Mattia, lasciami! Non mi toccare. Non toccare il mio culo>>sbraita mentre lui la tiene stretta e scende con le mani sul suo fondoschiena.
Soddisfatto la osserva dimenarsi tra le sue braccia e ride divertito per quella reazione da matta a cui non rinuncerebbe per niente al mondo.
<<Oh stavo a scherzà!>>
<< Togli le mani!>>
<<è tutta roba mia, posso toccà quanto me pare!>>
<<Te lo scordi bello!>> replica a tono.
E lui le lascia baci umidi sulle labbra per chiedere accesso alla sua lingua. Il bacio diventa ben presto rovente e la loro discussione si trasferisce su un piano diverso che non ha bisogno di parole e le loro lingue che lottano in una battaglia senza fine, sembrano colpirsi a vicenda per volersi punire, riuscendo solamente ad ottenere tanta voglia di stringersi di più.
<<Torniamo a casa>> le sussurra ricevendo in risposta un mugolio scontento per aver interrotto quella danza di labbra.
Le prende la mano e la trascina via, con un sorriso complice che manifesta tutte le poco caste intenzioni che seguiranno nella loro camera.
<<Non puoi cavartela sempre cosi>> lo rimprovera lei ricevendo in risposta un risolino di scherno, perché lo sa bene che quando la guarda in quel modo lei perde la cognizione e diventa un'adolescente qualsiasi alla prima cotta. Ed è questo il pregio di questo loro matto amore, la differenza d'età diventa minima, lei può dimenticarsi di essere l'adulta della coppia e lasciare che sia lui a prendere in mano le redini della situazione, anche se questo vuol dire spesso trovarsi spalmati da qualche parte ad amoreggiare senza ritegno. Arrivati nella casa che avevano affittato per loro stessi e i loro amici si beano del silenzio che trovano e si guardano increduli.
<<Li ho ammazzati io, per sta solo con te>> le sussurra l'uomo all'orecchio mordendone l'estremità. E se non sapesse quanto sia attaccato a loro, potrebbe pure crederci.
<<Ti fornirò l'alibi quando verranno a interrogarci. >>risponde con tono malizioso la donna infilando le mani sotto la sua maglietta alla ricerca dei suoi addominali. Il contatto con la sua pelle è l'unica cosa di cui ha bisogno in quel momento, tira via la sua maglietta lasciandola nel passamano delle scale che si affrettano a salire per raggiungere la camera e armeggia con l'elastico del suo costume, sfiorando la sua intimità con un movimento apparentemente ma falsamente casuale.
<<Sta ferma o non ti ci facciò arrivà in camera...>> sbraita l'uomo dandole una sculacciata che la fa urlare di sorpresa.
Aprono la porta della loro camera, già pronti a indietreggiare verso il letto per perdersi nei meandri dei loro corpi, ma qualcosa distrugge i loro piani. <<Finalmente siete arrivati! Veniteve a sede, ce stanno le repliche di "The big bang Theory>> li accoglie caloroso James mentre tutti ridono vedendoli spaesati.
<<O il big bang lo volevate fa da soli?!">> chiede Francesca provocando l'ilarità generale.
<<Non li potevi ammazzare davvero?!>> sibila Emma con un sorrisetto falso mentre osserva Fulvio e Carlo sdraiati sul letto con ancora le scarpe addosso.
<<Ve lo dovete vedè per forza qua?!>> chiede Mattia tenendole ancora la mano.
<<Fratè la tv full Hd ce l'avete solo voi! Perché c'avete da fa? Sedetevi qua con noi>>.
E mentre tutti ridono i due innamorati si guardano sconsolati per un po'.
<<Va beh.. e sediamoci>> sbuffa Mattia sedendosi a terra, facendo poi accomodare la sua donna tra le sue gambe. Si rendono entrambi ben presto conto che la voglia di stare insieme non è per niente sopita e mentre tutti sono intenti a guardare la televisione commentando degli episodi che devono aver tutti visto chissà quante volte, loro ne approfittano per lasciarsi lievi carezze sulla pelle. Con gesti apparentemente distratti lei gli accarezza il ginocchio con le dita, la mano di lui si inoltra sotto la sua canotta bianca e si muove sulla sua pancia andando a giocare con l'ombelico e le lascia lascivi baci sul collo lasciato scoperto dalla coda scombinata della donna.
<<Se andassimo in bagno n'attimo?!>> le sussurra l'uomo all'orecchio vedendo la donna scuotere la testa in segno negativo.
<<Ma che te piace davvero sta cosa? A casa avemo i dvd, dai andiamo di là un pochino>> la stuzzica lui avvicinandola ancora di più al suo corpo per mostrarle la voglia che ha di lei. La sua donna gira lo sguardo quel poco che serve per guardarlo, si sta già facendo convincere da quella allettante proposta, in fondo potrebbe essere divertente.
<<No ma la cameriera di ieri sera era proprio bona>> sentenzia Carlo di punto in bianco ricevendo l'approvazione di tutti i maschi presenti, tra cui anche Mattia che annuisce e ride divertito.
<<Talmente bona che non te filava de pezza>> replica a tono Alessandra, un'autrice molto amica di Emma.
<<Da quando questo è diventato famoso, guardano tutti lui>> esclama Carlo sconsolato ricevendo l'occhiataccia di Mattia che a sua volta si becca l'occhiataccia di Emma.
<<Grazie fratè, sono stato 20 minuti a litigà co Emma per colpa tua... nte puoi sta zitto ve?!>>
<<Perchè deve sta zitto? Per coprire le cazzate che fai?!>>
<<Ma che cazzate amò, stavo con te ieri sera. C'eri pure te a quel tavolo eh! Non è che me puoi fa girà le palle in continuazione co ste paranoie del cazzo>> risponde l'uomo nervoso a causa dell'insoddisfazione di quel rapporto non consumato.
<<Emma davvero, era impegnato a guardare il cameriere che ci provava con te>> le dice Francesca.
<<Ha ragione l'amica tua, vogliamo parlà del cameriere che t'ha guardato le tette tutte il tempo? Per farse la foto te stava pure a toccà il culo a momenti!>>
<<Ma se aveva la mano sulla schiena. Era solo una foto!>> dice Emma alzandosi seguita subito da lui.
<<Non per questo c'era bisogno di ridere come una cretina e di uscì de casa più nuda che vestita>>
<<Prossima volta mi metto il burqua! Anzi hai qualche richiesta per il costume che devo mettermi domani? Preferisci che io metta una muta da sub?!>>
<<Preferirei stessi muta e basta!>>
<<Dai ragà, non litigate!>> interviene Fulvio
<<E tu che voi? Statte zitto che non so cazzi tua>>
<<E non rispondere male a tuo cugino>> lo rimprovera Emma
<<Lo so io come risponne a mio cugino, non c'è bisogno che me lo dici te che non c'entri un cazzo nei rapporti della mia famiglia.>>.
Uno schiaffo arriva diretto in pieno viso <<Eh certo, io non conto un cazzo. Sei proprio uno stronzo!>> prova a dire la donna con gli occhi che diventano lucidi.
<<Non volevo dire...>> ma non riesce a finire la frase che lei è già uscita dalla stanza seguita dalla sua amica. <<Grazie a tutti eh... ma non potevate cercarvi n'artra cazzata nella tv che ce sta giù? Giusto in camera nostra dovevate venì?! Bella vacanza demmerda>> sbraita chiudendosi in bagno lasciando sbattere la porta dietro di sè.
Mattia entra in bagno e si guarda allo specchio, non si piace quando tratta male la donna che ama. Ha sempre questa brutta abitudine di risponderle male e arrabbiarsi con lei per sfogare le frustrazioni della sua vita. Si sciacqua la faccia nel lavandino lì vicino ed esce dal bagno come una furia con l'intento di cercarla.
La trova in giardino, stesa sull'amaca con la sigaretta in bocca. Ha gli occhi chiusi e muove la testa a destra e sinistra seguendo il ritmo della musica che sta ascoltando dal suo telefono. Si appoggia ad un albero e la osserva per un po', memorizzando ogni singola espressione di quella donna e come ogni volta, gli sembra di scoprire qualcosa di nuovo. Si avvicina lentamente a lei, indeciso se stendersi al suo fianco con il rischio di cadere a terra o se piegarsi a baciarla. Propende per una terza opzione e le accarezza i capelli, togliendole dalle labbra una ciocca biricchina.
<<Se sei venuto a chiedermi scusa te ne puoi andare, scuse non accettate>> risponde la donna con gli occhi ancora chiusi.
<<Io non me devo scusà, semmai sei te che mi devi delle scuse per essertene andata in quel modo>>
<<è il minimo dopo quello che hai detto>> sbraita togliendosi le cuffie
<<Ma sei te che capisci sempre male>>
<<Non c'entro nulla con la tua famiglia. Praticamente non conto un cazzo! Che posto occupo nella tua vita? Cosa sono? La tua babysitter o la tua donna di servizio? >>
<<Lo vedi che non capisci come al solito>>
<<No ma continua...anzi guarda non t'ascolto più>> Si rimette le cuffie e l'uomo sbuffa, gliele toglie con forza e la guarda male.
<<La vuoi finì?>>
<<Finiscila tu>>
<<Se la finisco io la finimo male però>>
<<Tranquillo tanto domani prendo il primo traghetto e torno a Roma>>
<<Tu non vai da nessuna parte>>
<<Questo lo dici tu.>>
<<Io lo dico e tu lo fai. E adesso ti alzi da lì e mi dai un bacio, che ero venuto pe fa pace e me stai a fa incazzà di nuovo>>. E se la rabbia è passata a entrambi, provocarsi è più divertente, è per questo che la donna lo sfida con lo sguardo e scuote la testa.
<<Te lo scordi Mattia e trova dove dormire stanotte che con me non ci dormi>>
<<Dai dammi un bacio e non dì cazzate>> si avvicina a lei con l'intento di stendersi al suo fianco.
<<Ti ho detto di no e...togliti che pesi quanto una balena e finiamo a terra!>> risponde trattenendo a fatica un sorriso vedendo che si è già steso al suo fianco.
<<Vuoi fa pace?!>>
<<Voglio che mi tratti bene>>
<<Ma io ti tratto bene...>>
<<Non è vero e lo sai. Siamo venuti qui per festeggiare il nostro primo anno insieme e non facciamo altro che litigare>>.
<<e non rovinà tutto co sta pesantezza ogni volta. Lo sai che io so così cazzone, ma sai pure che ti amo da morì.>>
<<Non potresti dimostrarmelo un pochino di più?>> chiede lei ridendo e con le mani sta già tormentando la sua barbetta.
<<Te lo dimostro ogni notte- replica lui sornione rubandole un bacio- e ogni mattina>>
<< se riuscissi a dimostrarmelo anche ogni pomeriggio e ogni sera sarebbe perfetto>>
<<Stamò a parlà della stessa cosa Emmì?>>
<<Me sa di si>>
<< Avemo fatto una cazzata a portacce quegli stronzi dietro. Dovevamo partì solo noi senza imbucati in camera da letto, stamò a litigà per colpa loro. >>
<<Se li lasciassimo qui e andassimo da qualche parte solo noi? Che dici?>>
<<Dico che se può fa. Te porto a fa un giretto in barca.>>
<<E la guidi te? Co sta faccia?>>
<<E io so il capitano!>>
<<Amò al massimo puoi fa Capitan Findus con tutti i sofficini che te magni>> lo sfotte lei scoppiando a ridere divertita.
<<Mo te lo faccio vedè io er sofficino>> e in un attimo finiscono stesi a terra, con l'amaca che oscilla sopra i loro corpi. Mattia la riempie di solletico, facendola ridere sguaiatamente e mentre Emma lo implora di smetterla con quella tortura scalciando a destra e a manca, lui sta già progettando nella sua mente la loro breve escursione in barca.Che diceva quel suo amico prima della partenza? "Stai attento Mattì, che in quelle zone ci sono bufere improvvise. Il mare è traditore per chi non lo conosce bene..."
<<Naaahhh, ma io so er capitano!>>.
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Tempesta
Nouvelles<<Sono il capitano della nave- lo sfotte lei ripetendo quanto detto da lui prima che li sorprendesse una tempesta- deve essere per questo che mi trovo su un'isola disabitata senza cellulare, vestiti e soprattutto cibo!! >> <<guard...