Dove Yoongi è un completo tsundere.
ー i capitoli sono finiti nelle bozze, sto riscrivendo tutta la storia, spero apprezzerete comunque come la sto cambiando. grazie della pazienza e leggete i nuovi capitoli !
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Dopo quell'avvenimento, comunque, non successe più nulla di eclatante.
Passarono i minuti, i minuti poi diventarono ore, che a fine viaggio conclusero per essere due giorni.
Giorni nei quali Jimin non tentò in modo esagerato di attirare l'attenzione del maggiore, ma provò a fare del suo meglio. Anche se non risultò assolutamente nulla, in quanto Yoongi puntualmente l'ignorava.
Anche in modo esplicito.
Per dire: Jimin poteva anche mettersi a ballare nudo a ritmo di macarena dinnanzi a questi, che l'avrebbe trattato come una molecola d'aria.
Comunque, tornando al punto principale, arrivarono alla baita di proprietà Jung.
Il salotto accogliente e caldo era davvero bello. Il pavimento era in parquet, abbastanza chiaro, mentre i muri erano fatti di legno scuro, il complesso trasmetteva un calore confortevole.
Due settimane qui, eh?, si rese conto, passando accanto al tavolo che poteva ospitare diverse portate di cibo.
«Uhm, Hoseok, le camere dove sono?» chiese Jungkook, entrando e lanciando via le sue scarpe piene di neve.
Il ragazzo a cui era stata posta la domanda non rispose subito, fece un sorrisetto, guardando i suoi amici.
«In quel corridoio a sinistra.» indicò col dito poi «Sono due stanze, in entrambe ci sono quattro letti. Naturalmente uno non lo utilizzeremo.» spiegò brevemente.
Guardò tutti i ragazzi, uno ad uno, prima di proferire «I posti si scelgono in base a chi arriva prima in camera.»
Ci fu un breve silenzio.
Jimin guardava sicuro Taehyung, avevano già deciso.
Il biondo riprese lentamente il borsone che prima aveva appoggiato, e ー guardando il suo migliore amico ー iniziò a correre.
Jin notandoli prese per il braccio Namjoon, tirandolo e iniziando a seguire quei due per i posti.
Yoongi sbuffò, guardando Hoseok «Speri veramente che io mi metta a correre per un fottuto posto?»
Fece spallucce «Beh, è per un letto.»
Il corvino buttò a terra il suo borsone, togliendosi le scarpe e chiudendo la porta d'entrata.
«Non ascolterò le tue cazzate, un letto è un letto, indipendentemente da dove si dorma.»
Jungkook, che era rimasto lì, sghignazzò «Oh è così? "Un letto è un letto".» ripeté, imitandolo «Anche un letto affianco Jimin è un letto come un altro?»
