Innamorata del figlio di Lucifero 2

Capitolo 3

•Alex•
Sto volando verso il castello con Ginevra.
«Oggi vado a trovare mia nonna, visto che mi secca sentire gli adulti parlare volevo sapere se volevi venire, almeno non mi annoio».
«Perché no» risponde sorridendo.
Passiamo a casa di Ginny per avvisare il padre e andiamo al castello, i miei genitori sono già pronti per partire.
«Viene anche Ginny» dico.
«Ok, le tue sorelle non possono venire, sono a letto con la febbre, a loro penserà Sasha» dice mia madre.
===================
Arrivati al castello di nonna io e Ginny decidiamo di andare a fare un giro per il paese.

Stiamo passeggiando per le strade e continuo a sentire voci su di me come : "È il figlio dell'ex principe Alec?" oppure "Allora ha veramente le ali nere" e anche "È strano". Non lo sopporto più.
«Calmati Al»
«Come faccio a calmarmi se tutte queste persone continuano a giudicarmi?!» dico chiudendo la mano in un pugno.
«Calmati»
Faccio un gran respiro.
Non era la prima volta che mi giudicavano per le mie ali, è anche per questo che ho solo Ginny come amica.

«Scusi?» dice una vocina alle mie spalle.
Mi giro e mi ritrovo davanti una bambina dai capelli viola e con gli occhi azzurri. Aveva i capelli legati in una treccia ed era magrissima, aveva le guance rosa e una giochetto in testa, era adorabile.
«Ha un pezzo di pane da darmi, per favore?» era carina e anche educata.
«Non ho mi porto dietro da mangiare, tieni però» le dico dandole 20 monete «Vanne a comprare un po'» finisco sorridendo.
«Grazie!» dice saltellando felice verso un negozio.
Dopo un po' senti tirarmi la maglietta e mi ritrovai dietro la stessa bambina.
«Tieni» mi dice dandomi un pezzo di pane.
«Grazie, ma tienilo tu».
«Grazie!» dice sorridendo e correndo da una donna con un neonato in braccio e dandole il pane. Dev'essere la madre.
«Sei davvero dolce a volte» dice Ginny sorridendo.
«Grazie».
+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+
•Alec•
Sto entrando nel castello con Judi. E deserto, non ci sono guardie, soldati, cameriere o chiunque altro.
«Alec guarda!» dice mia moglie indicando un uomo a terra.
«Che cosa le è successo?» chiedo all'uomo.
«È-è stata l-lei» dice indicando il portone che portava alla sala del trono.
Chiude gli occhi.

Apriamo la porta.
Suo trono c'è seduta una donna, con una benda all'occhio, capelli e occhi rossi, due katane, no, non può essere lei...
«Fratello, quanto tempo» dice facendo un sorriso maligno.
«C-clarissa...!»

•••Spazio Mio•••
Tun! Tun! Tun! Che l'ansia sia con voi, Amen. È tornata la sorella di Alec, qua non finirà bene, me lo sento, vabbé, ci vediamo lunedì.

P. S.
Se volete sapere i giorni in cui aggiorno, lì ho scritti nell'extra, ora mi dileguo!