La sveglia sul mio cellulare suona, puntata come sempre alle sei di mattina e mi strappa dal sonno facendomi cadere dal letto, ho sempre avuto l'abitudine di mettere una suoneria molto forte, perchè in passato mi è capitato più volte di non sentire la sveglia con il risultato di essermi svegliata alle dieci di mattino durante i giorni di scuola. Mi stiracchio e scendo dal letto con il corpo indolenzito, vado in cucina prendo una sedia, ci salgo sorpa per raggiungere il mobie più in alto, dove si trova una scatola la apro e prendo una manciata di biscotti, ripongo la sedia al suo posto e ritorno in camera mia, apro l 'armadio e chiudo gli occhi immaginandomi cosa potrebbe piacere a un ragazzo che indossa camicie -sbottonate- e pantaloni a cavallo basso, alla fine scelgo un paio di leggins neri a cui abbino una maglietta lunga attilata, di colore rosso con le mie Nike Air Force nere mi vesto e nel frattempo mangio i biscotti. Esco da camera mia e vado a lavarmi in bagno, ma senza che me ne accorgessi mi scontro con mio papà-Alexia?- sento la sua voce, genitile e familiare
- Papà ti ho svegliato?- i suoi capelli ricci e mori in questo momento sono scompigliati, i suoi occhi mi osservano ancora impiastricciati dal sonno -In realtà sì, ma sono curioso di sapere com'è andata con quel ragazzo- con mio papà ho smepre avuto un rapporto molto stretto e oltre che farmi da padre ha fatto anche la parte che doveva avere mia mamma se non fosse successo quello che è successo, lui non mi ha mai fatto mancare nulla neppure quando, a undici anni mi sviluppai ed ebbi i primi dolori da ciclo, mi è sempre stato molto vicino e per questo gli sarò sempre grata- Quale ragazzo?.. ah sì Christopher . E' andata bene mi sono divertita- mi sorrise che io ricambio, contenta che non abbia fatto altre domande, entro in bagno e mi lavo la faccia e i denti. esco di casa, vado alla fermata del bus e mi siedo sulla piccola seggiola che si trova nella maggior parte delle fermate del bus. Socchiudo gli occhi mentre il viso magnifico di Christopher mi compare sotto le palpebre. Lui non è il tipo di ragazzo che piace a tuo padre, lui è il tipico ragazzo cattivo, senza regole, non capisco cosa trova di bello in me. Ho sempre avuto una teoria, sin da quando ero alle medie ho creduto nel fatto che ci forssero i ragazzi fighi -che vanno con le ragazze fighe- e di certo non con le sfigate come me, che di solito dovrebbero stare con gli sfigati, come una linea con due fini opposti, e senza nulla in mezzo. Ecco, Christopher è il figo e io la sfigata.
qualcuno mi tira una gomitata - Ahi!- osservo Elex, seduto accanto a me con aria accusatoria - A che stavi pensando?- Elex, o Elexsandra è il tipo di ragazzo con cui io dovrei stare, lui non è brutto, per nulla, solo che per via del suo nome da femmina spesso veniva preso in giro. -Non stavo pensando a nulla- un anno fa lui ci aveva provato con me, ma l' avevo riufiutato, dopo poco abbiamo stretto amicizia, scoprendo di avere più cose in comune di quanto imaginassimo entrambi. Però a differenza mia, Elex non era più vergine... da un bel po, lui con i suoi occhi verdi i capelli biondi fa colpo su tutte le ragazze, anche se non aveva un fisico scolpito, io non ho mai avuto nessuna di queste caratteristiche, anche se ho sempre creduto di essere una ragazza carina.
Il bus arriva, come al solito in ritardo e pieno di persone, per qui sono costretta a schiacciarmi contro qualche ragazza e a qualche ragazzo che mi osservano con aria irritata.
Scendo alla fermata di fronte alla scuola con Elex alle calcagna - Sei sicura che sia tutto apposto?- questa volta è lui a osservarmi con aria preoccupata - Tranquillo non è successo nulla- continua a osservarmi -Okay, se ci vediamo sta sera ti racconto- si lancia un occhiata in giro, come se aspettsse qualcuno - No, sta sera sto con Wendy- ah la sua fidnazata, una delle tante volevo dire, c'è stato un breve tempo in cui si era fidanzato con due ragazze, a me non mi è mai piaciuto infilarmi nella sua privacy, per questo non gli dissi mai nulla, però quando lui ha avuto bisogno dei miei consigli io ci sono sempre stata, e ora che io ho bisogno di lui... lui non c'è - Allora la prossima volta evita di chiedermi cosa c'è che non va, evita di cercarmi come se fossi tua madre quando vai nei casini!-
me ne vado e mi siedo davanti all'entrata della scuola, prendo il telefono dal mio zaino e gioco con uno giochino, per passare il tempo - Ciao- la voce vellutata e profonda di Christopher che si siede accanto a me -Ti ho disturbata?- ha i capelli spettinati e gli occhi arrossati -No, e comunque hai l'aria di uno che ha passato la notte in bianco- mi osserva, come accorgendosi solo in questo momento del mio aspetto stanco e disordinato, torna a guardare davanti a sè -Dopo aver dormito solo tre ore ed essermi svegliato alle sei di mattina per venire in un posto di cui non mi importa nulla- si rigira di nuovo verso di me - Mi sembra una cosa logica-ridiamo entrambi di gusto quando Christopher torna serio mi chiede - Perchè hai litigato con quel ragazzo?- sospiro -Ha preferito andare dalla sua tipa che restare con me- mi sento un egoista, anche se Elex è uno stronzo certe volte.. io gli voglio bene e non posso impedirgli di andare dalla sua ragazza se è quello che vuole -Di questi tempi non ci si può più fidare di nessuno- Christopher mi guarda di sottecchi, pensieroso, come se ci fosse di più di quello che vorrebbe farmi credere, come se volesse avvertirmi. Sento un brivido attraversarmi schiena
- Di te mi posso fidare?- lui lascia la domanda in sospeso finchè la campanella che segna l'inizio della giornata suona e si fionda nei corridoi.
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Imprison
Fiksi Ilmiahnessuno può immaginare come sia terribile avere un padre come il mio. Mi ha fatto provare cose che nessun' umano dovrebbe provare , ma quando l'unica persona che ti è rimasta della tua famiglia è un padre maniaco non puoi fare altro che dare tutto ...