¦Prologo¦

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Tokyo, 6 Dicembre 2162

Vennero ritrovate, nel giardino di un tempio visitato dal pubblico, alcune steli, sopra cui erano dipinte antiche pitture rovinate dalle intemperie, tra cui pioggia e vento.
Dopo un giorno intero passato a scavare con attenzione, gli operai finalmente riuscirono ad estrarle dal terreno.
Le steli vennero trasportate con la massima cura al Museo Internazionale di Tokyo, dove una equipe di archeologi se ne sarebbe occupata presto o tardi. Non appena furono spolverate e ripulite dal terriccio, furono sottoposte a numerosi test, fra cui una visione ai raggi ultravioletti, nella speranza di poter capire cosa rappresentavano quelle misteriose pitture. Nelle settimane successive, cominciarono a scorgere qualcosa nell'oscurità della loro ignoranza: uno scorcio sul lato destro della quarta stele, raffigurante un uomo. No, raffigurante un corvo. No, raffigurante un uomo dalle fattezze animalesche, qualcosa di mai ritrovato prima. Vennero chiamati i migliori archeologi, biologi, ornitologi e esperti in anatomia, per cercare di comprendere cosa fosse quella strana e enigmatica creatura. Da ciò che si poteva intravedere da tal disegno, la figura era in tutto e per tutto un umano, se non per alcuni particolari alquanto significanti: su gran parte del torace e delle spalle, erano presenti appezzamenti di piume nere molto vistosi; sulla schiena invece, si trovavano delle linee, anch'esse nere, che si diramavano all'altezza della scatola toracica, percorrendo ogni costola, sembravano uno strano tipo di tatuaggio. Ma, la cosa che sorprese di più tutti i presenti, era che al posto di un paio di semplici scapole, erano presenti delle ali molto ampie, più della creatura stessa.
Ma purtroppo, oltre a quello, non si poté riuscire a scorgere molto.
Gli anni passarono, e per la scarsità di prove e denaro, il progetto venne abbandonato in un archivio segreto, custodito in una camera blindata nei sotterranei del Museo, assieme alle steli e alla misteriosa creatura. Alcuni archeologi avevano ipotizzato che fosse stata tutta una messinscena per fare esordio ai notiziari, altri che fosse stata una bravata di alcuni delinquenti.
In parole povere, ormai nessuno credeva più nell'esistenza concreta di quelle steli, tranne un archeologo. Un'archeologo di nome Takeda Ittetsu , il quale era convinto di poter provare la passata esistenza di queste creature. Passó la sua intera vita a osservare le steli, studiare libri e libri in cui ci potesse essere anche un minimo di conoscenza in più su quest'enigmatico mistero.
E finalmente, riuscì a trovare qualcosa: quella creatura, assomigliava in maniera spropositata alle Arpie descritte in alcune opere della mitologia greca e romana. Molti tratti descrittivi coincidevano, ma quegli strani tatuaggi presenti sulla schiena e sul torace.. non venivano descritti, in nessun modo.
Che potessero essere qualcosa di magico? Qualcosa che potesse trasmettere dei poteri che quelle Arpie descritte nelle opere non avevano? Forse queste creature si erano evolute negli anni, per affrontare le nuove necessità che incombevano?
Il giovane archeologo dai capelli castano scuro, ci pensó più e più volte, facendosi una miriade di domande, ma non riuscì ad attribuire alcun fine logico a quelle insolite linee nere. Però, fu davvero entusiasta di trovare quelle descrizioni; per lui fu come trovare una pesante pepita d'oro proprio davanti ai suoi piedi.

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Spazio Autrice
Bene bene bene.. ecco a voi il Prologo.
Spero vi piaccia😊
~Saretta

Chronicles Of Harps ¦ 雨 ● Haikyū AU Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora