CHAPTER 1

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Ohh che palle...
Ebbene si, inizio un nuovo capitolo della mia vita con un'esclamazione in lingua volgare che rappresenta proprio il mio stato d'animo per ciò che sta per accadere.

Mi sto per trasferire.

Dopo 2 anni di puro odio tra mia madre e mio padre, ovviamente rischiando che i servizi sociali mi portassero in un riformatorio a causa della mia cattiva condotta sia a scuola che in casa, mia madre ha deciso di firmare ufficialmente il divorzio consensuale e di prendere parte della paga di mio padre per mantenere me e mio fratello Logan di 10 anni.

In fine, come se non bastasse, per i suoi insulsi interessi personali ha conosciuto il mio attuale patrigno Dave, padre di altri 2 figli i quali nomi al momento mi sfuggono. So' soltanto la loro età e il loro genere: 17enne maschio e 13enne femmina.

"Un uomo di fascino incredibile" descrisse il mio nuovo " papà " mia madre mesi fa'. A quella frase mi venne il voltastomaco.

I servizi sociali mi hanno impedito categoricamente di vedere mio padre, il che non mi dispiace affatto dato che ha combinato solo guai e nell'intento di risolverli ne ha causati di più sostanziosi.

Ovviamente io, Daphne Connor di 16 anni nata in Indiana il 28 ottobre del 2001, ho imparato a distruggermi e a distruggere.

Mi distruggo ogni giorno, una sigaretta alla volta. Sì, a 16 anni con troppi problemi alle spalle devi pur sfogarti in qualche modo.

Mia madre ha cercato di mandarmi da uno psicologo che mi ascoltasse e che mi dicesse come smettere di fumare. Le ho riposto con un " Vaffanculo " sonoro e al contempo cordiale.

Io non sono malata, ho solo imparato ad odiarmi a modo mio. La mia testa bionda e i miei occhioni verdi prato non smetteranno mai di pensare che io non sono mai abbastanza per nessuno. Non c'è bisogno di qualcuno che mi ascolti perché ho imparato a soffocare le urla prima ancora che mi uscissero di bocca.

Nonostante faccio ribrezzo a mio padre che ha cerato di screditarmi agli occhi di tutti dicendo cose assolutamente false su di me come ad esempio che rubavo i gioielli a mia madre per venderli e comprarci la droga o che mi prostituivo sempre per lo stesso motivo , mio fratello mi ama.

Passo molto tempo con lui. Ad esempio in 1º superiore non avevo fatto molte conoscenze a scuola, così a posto di fare i compiti o uscire con quei pochi cristiani che mi cagavano portavo mio fratello a fare una passeggiata, a comprare un gelato, al parco a giocare. Voglio avere un buon rapporto con lui, so che lui sarà il mio unico e vero uomo, un uomo che, sia che lui lo voglia o meno, ci sarà sempre e comunque.

Bando alle ciance, partiremo da Roseville, una piccola città vicino Sacramento, diretti per Los Angeles. Le più vomitevoli 5 h e 33 min di macchina di tutta la mia vita.

Anche se non si direbbe dal mio carattere abbastanza scontroso, mi mancheranno i compagni di classe, dato che sono una di quelle persone " importanti" della scuola.

Partiremo precisamente verso la fine di Luglio, " Così avremo tutto il tempo di visitare la nuova città" afferma mia madre.

In verità vuole vedere il suo nuovo compagno prima per spupazzarlo e magari farci qualche centinaio di figli...

Non mi dispiace affatto lasciare la mia casa e la mia città natale. Quelle stupide 4 mura hanno i muri zuppi di brutti ricordi e c'è puzza di odio nell'aria. Non mi fa' stare bene quell'ambiente. È dannoso per tutti quanti.

Forse non sarà così sbagliato partire e lasciare tutto... In fondo nessuno ci perde niente...

To be continued...

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