Regina tornò al municipio. La lunga camminata, nonostante i tacchi, l'aveva aiutata a calmarsi e riflettere. Le risposte alle domande che la assillavano, così ovvie, eppure così assurde, la sconvolgevano. Era possibile che Emma provasse effettivamente qualcosa per lei? Che fosse attratta da lei l'aveva sempre saputo, ma tutta quella gelosia, la sua reazione nei confronti di Mal... Possibile che non si trattasse solo di attrazione fisica? Che la Salvatrice, senza rendersene conto...? No. Emma era sua amica, lo aveva detto lei stessa. Amica, nulla di più. Eppure...
Regina aprì la porta dell'ufficio, e sobbalzò nel trovarsi di fronte Malefica. La donna era seduta sulla sua scrivania, le lunghe gambe accavallate, lasciate scoperte dallo spacco del lungo vestito nero. Regina si portò una mano al cuore.
«Mi hai fatto prendere un infarto, Mal...»
La bionda stirò le labbra carnose in un sorriso.
«Scusa. Ti stavo aspettando.»
«L'ho notato...» replicò il Sindaco osservandola, curiosa. Fece qualche passo verso di lei mentre domandava: «Che ci fai qui?»
Malefica sorrise di nuovo. Seguiva ogni suo gesto, con l'atteggiamento di chi è convinto di essere il gatto, non il topo.
«Ieri te ne sei andata così in fretta. La Salvatrice ti tiene impegnata, eh?» ridacchiò. Regina roteò gli occhi sospirando.
«Emma non mi tiene affatto impegnata. È una donna adulta, sa...»
«Non prendiamoci in giro, Regina. Sappiamo entrambe che ti interessa.»
La mora incontrò il suo sguardo, studiandolo. In quegli occhi cerulei cercò rancore, rabbia, gelosia, anche un minimo di odio, ma niente. Malefica era tranquilla, forse come mai prima d'ora. Seria, sì, ma non triste, né rancorosa. Le labbra di Regina si incurvarono lievemente verso l'alto. Ecco. Proprio lì, di fronte a lei, seduta sulla sua scrivania, c'era la sua amica. Una vera amica. E proprio grazie a lei, seppe che le risposte più assurde, eppure così ovvie, alle sue domande, erano vere. Emma non era sua amica, non lo era mai stata. La sua gelosia nei confronti di Robin, per quanto mascherata, quella nei confronti di Mal, per nulla mascherata, erano state solo le più recenti delle prove di ciò. In quell'istante Regina realizzò che, sebbene lo avesse negato a se stessa, la gelosia che Emma non riusciva a nascondere era identica a quella che lei stessa, al contrario, era capace di occultare completamente agli occhi della Salvatrice. Ma non a quelli di sua sorella. Sorrise ancora, rendendosi conto del modo contorto e per certi versi sadico di sua sorella di volerla aiutare. Zelena la conosceva bene, l'aveva spiata per tutta la vita. Sapeva di Mal, del loro passato insieme.
«Che hai tanto da sorridere?» le chiese proprio lei, Malefica, la sua ex amante, la sua migliore amica. Regina rialzò lo sguardo su di lei, raggiante.
«Devo parlare con Emma.» rispose. Il drago annuì sorridendo.
«Direi che è giunto il momento.»
YOU ARE READING
Shots
FanfictionUna "serata tra ragazze", qualche drink di troppo e il gioco sbagliato. O, forse, quello giusto.