L'importante è finire bene

CAPITOLO 22

Stavo ammirando ciò che avevo davanti ai miei occhi, dove mi trovavo. Era davvero un bel posto...

Presi la mia valigia e la trascinai fino all'entrata della casetta che avevo davanti, non era molto grande ma era davvero graziosa per passare un weekend tutti insieme. Passare del tempo con la propria famiglia è sempre un bene, e a me è sempre piaciuto nonostante non l'ammettessi..

Continuavo a guardarmi intorno, vedevo i volti delle persone che avevo intorno, mia madre che era impegnata al telefono per lavoro, mio padre che trasportava alcune valigie, mio fratello con lo sguardo un po' cupo, Alec che continuava a fissarmi impaurito non capendo cosa stavo pensando.. 

Mi distolsi dai miei pensieri e presi le chiavi per aprire la porta. Aprendo la porta trovai un salotto grazioso, lasciai la valigia vicino al divano e continuai a camminare lungo il corridoio che avevo d'avanti. Gironzolai per il corridoio osservando le varie camere da letto che c'erano,  adoravo scegliere la camera in base al panorama migliore. Scelsi la camera che mi aveva colpito di più, aprii la finestra e rimasi a guardare il lago che si vedeva benissimo, adoravo ancora di più questo posto. Andai a prendere la mia valigia lasciata in salotto, li trovai tutti gli altri che stavano conversando e mi accorsi che non mi ero ancora presentata alla sorella di Alec, così decisi di essere educata 

"Piacere Hope" dissi, sorridendogli e ponendogli la mano

"Piacere Jocelyn" disse lei stringendomi la mano 

"Bel nome" dissi osservando i bambini al suo fianco, mi abbassai alla loro altezza

"E voi come vi chiamate?" chiesi gentilmente, erano così belli 

"Viola e Leo" dissero continuando ad osservarmi.

"Io sono Hope" dissi scompigliando i capelli al piccolo Leo.

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"Papà io ho già scelto la mia camera" dissi andando verso di lui che era seduto sul divano 

"Hope, ovviamente la condividerai con Will"..

"No" dissi furiosa "Non ho mai condiviso la mia camera con nessuno, e poi lui è disordinato al massimo.." dissi sedendomi accanto a lui 

"Stai forse parlando di me?" sbucò mio fratello dalla porta d'ingresso

"Dovremmo condividere la stanza.." dissi ormai arresa, mentre lui mi guardò sorridendomi, irritandomi ancora di più.

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Stavo per uscire fuori per visitare un po' la zona quando Jocelyn mi chiese che se per me non c'era alcun problema, avremmo potuto condividere la stanza. Era un'ottima idea, avrei potuto conoscerla meglio.

"Si" dissi tornando nella stanza e facendogli segno di seguirmi.

"Bella scelta" disse appena varcò la porta.. 

"Grazie" dissi mentre toglievo la roba dalla valigia

"Sei diversa, da come ti ha descritta Alec.." 

mi fermai di colpo a quelle parole, lui gli aveva parlato di me?!..cercai di mostrare disinteresse, ma invece stavo morendo di curiosità, volevo sapere cosa gli avesse raccontato su di me.

"Wau, allora mi avrà descritta come un mostro?" cercai di essere divertente

"Tranquilla, non ha espresso nessuna parola negativa.." concluse sorridendo

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Mentre stavamo sistemando i nostri vestiti nell'armadio entrò la signora Juliette.

"Ragazze dovreste andare a fare la spesa, nel frattempo noi organizziamo qualcosa per questa sera" disse cordialmente

"Certo Sign..Juliette" 

"Mia madre ti adora" mi confessò poco dopo Jocelyn 

"Si?" chiesi sistemando le ultime magliette

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"Donzelle, ci tocca andare a fare la spesa" disse Alec interrompendoci mentre si buttava sul letto

mi girai e lo fulminai con lo sguardo, mentre lui si metteva le mani dietro la nuca, sorridendo soddisfatto.

"Normale che tu fratello, non mi fa entrare in camera? Si è chiuso dentro, penso che stia parlando con la sua ragazza, scambiandosi frasi smielate.." concluse con faccia disgustata 

e io non potei non ridere, era troppo buffo, sembrava un bambino imbronciato.