CAPITOLO 17

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-Per fortuna le lezioni si svolsero in maniera veloce, nonostante non prestai minimamente attenzione per tutte e cinque le ore e fortunatamente il suo posto era vuoto, rivederlo sicuramente non mi avrebbe fatto bene, non sarei riuscita a star seduta sapendo che ci fosse lui. Non vedevo l'ora di tornare a casa, continuare a piangere nella mia camera che in momenti come questi sembra che sia l'unica in grado di capirmi.

Stavo per uscire dall'aula quando mi sentii tirare per un braccio. Mi girai e incontrai gli occhi di Jordan che mi scrutavano.

"Hope, ora mi dici cos'hai, sembri inesistente"

"Sono solo un po stanca, sono successe troppe cose in pochi giorni" mentii cercando di non guardarlo negli occhi altrimenti avrebbe capito che sotto c'era dell'altro.

"Non me la racconti giusta, ma per questa volta rimandiamo..anche io sono molto stressato dalla situazione di Cri e Katia.." disse con voce roca.

"Comunque oggi abbiamo pensato di andare in ospedale da loro, verrai con noi vero?" chiese Rose sbucando alla mie spalle.

"Ehm..ceto ci vediamo in pomeriggio allora", li salutai entrambi con un bacio sulla guancia.

Mentre scendevo le scale il mio iphone vibrò in tasca.

*MESSAGGIO DA BROTHER* -Sorellina sono fuori al cancello- risposi digitando velocemente un -Arrivo-

"Heilà" lo salutai mentre prendevo posto di fianco a lui e lui mise in moto.

"Tutto bene, vero?" mi chiese

"Meravigliosamente" risposi guardando fuori dal finestrino, sapevo perfettamente che il mio tono di voce non era stato il più sincero ma non potevo far altro, così alzai il volume della radio dove Rihanna cantava Stay -I want you to stay, Ohhh the reason I hold on, Ohhh cause I need this hole gone, Funny all the broken ones but i'm the only one who needed saving, Cause when you never see the lights it's hard to know which one of us is caving - e proprio queste parole riuscivano a spiegare il mio stato d'animo, proprio come mi sentivo io.

Amo la musica perchè è in grado di esprime ciò che io non riesco a dire, mi sembra strano come un cantautore che non mi conosce riesca a spiegare esattamente come mi sento.


Scendo dall'auto e subito il mio cane mi fa le feste, lui un altro che capisce come mi sento, sono cresciuta con questo cucciolo. Entro in casa e subito l'odore della lasagna invade le narici. Vado in camera mia poso lo zaino e mi tolgo le scarpe, mi lavo le mani e scendo giù. Entro in cucina  e saluto subito con un'abbraccio Domenique, e dopo un po mio fratello prende posto a tavola, essendo apparecchiata solo per noi due immagino che come al solito i miei non vengono a pranzo, d'altronde non è una novità, così chiedo a Domenique di pranzare con noi e dopo varie esitazioni accettò. Lei non è una semplice domestica, lei è come una nonna per me, mi ha sempre accudito, mi ha sempre capita e non mi ha lasciato mai sola.

"Mhuu" mugolai di piacere mentre mangiavo le lasagne sono squisite come sempre, mi mancavano.

Sia Will che Domenique si misero a ridere, prendendosi gioco di me.

"Uhh, sorellina sappiamo che mangeresti lasagne ogni giorno se dipendesse da te" 

"Apprezzo la tua ironia" risposi continuando a mangiare

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Sono in salotto sul divano a guardare un film a caso, fin quando mi arriva un *MESSAGGIO DA ROSE* - Peste, tra un po veniamo a prenderti, sii pronta- risi come al solito al nomignolo che mi aveva attribuito- la risposi subito *Sai che essere puntuale non è il mio forte, ma ci proverò :)*

L'importante  è  finire beneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora