Arrivati a casa mi sono chiusa subito in camera. Ho acceso il telefono e incominciai a leggere i messaggi che non avevo letto .
"Peccato , mi dispiace per tuo padre. Ma mi chiedo non potevi restare tu sull'asfalto?"
"Oddio Noemi come mai non sei morta tu?"
"Dovevi morire tu, tu che fai schifo e non servi a nulla. "
Troppi messaggi e troppa gente che non desidera altro che la mia fottuta morte.
Non vi preoccupate. Adesso ci penso.
Prendo la lama del taglierino e incomincio a tagliarmi i polsi e piangere dal dolore. Tutti mi prendete a parole. Non esiste una persona che riesce ad accettarmi per quella che sono. Anzi c'era , ma per colpa mia è morto.
È morto invece dovevo morire io.
Fa nulla adesso mi suicido sola.
Prenderò una videocamera e mi filmerò e darò a tutti questa grande soddisfazione.
-Noemi scendi è pronto vieni a cenare.
_Non mi va, non ho fame e non voglio scemdere. Voglio restare in camera a riposare.
In fretta presi tutto e mi sono messa in bagno.
Prendo in fretta il disinfettante e lo passo sui miei polsi, vado in camera e prendo una felpa pulita. Metto le cuffie e vado a letto.Domani sarà unaltro giorno, forse.
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L'ADOLESCENZA UCCIDE.
Teen FictionGiovani persone trattate come bambini, da cui ci si aspetta che agiscano come adulti.